domenica, dicembre 23, 2007

Tutti più buoni a Natale



Tanti Auguri di Buon Natale a Tutti !!

E mettetevi il casco che le strade in inverno sono scivolose :-)

martedì, dicembre 18, 2007

Hanno rubato la bici di Camilla!


"qualcuno stasera ha distrutto il palo sotto casa mia e mi ha rubato la bici, questa e' la foto, e' quella cromata con i cerchi verdi, per favore guardatevi in giro, ci tengo molto in quanto mio unico mezzo ... senza sono fritta; e poi e' stato anche un mezzo regalo e buon ricordo insomma rivoglio la mia bici.
Per favore se la vedete anche e bay e cose varie fatevi sentire ... grazie mille a tutti.
Cami"
La bici è stata rubata a Milano e non dovrebbe essere difficile da riconoscere, specie le ruote dal momento che sono gli unici deep-V verdi in Italia!
Occhi aperti!

lunedì, dicembre 17, 2007

Crazy for Aerospoke


Tutti pazzi per le ruote Aerospoke, prima che esplodesse la moda della ruota anteriore a razze tra i fissati, la ditta era sull'orlo del fallimento, ora non riesce a stare dietro alle richieste. Impossibile trovarle, tempi di attesa dichiarati intorno alle 2-3 settimane, in realtà abbondantemente superiori al mese, su ebay.com si trovano usate a cifre superiori al nuovo.

Per ingannare il tempo nelle attesa della consegna per fortuna c'è photoshop guardate cos'hanno prodotto i fissati inglesi:
http://www.londonfgss.com/discussion/2995/you-look-arrospok/#Item_0
e fatevi due risate :-)

venerdì, dicembre 14, 2007

Kanye West rides a Vigorelli


C'è una voce incontrollata su bikeforums.net, pare che il rapper Kanye West sia andato da Trackstar a New York e abbia comprato una Cinelli Vigorelli.
Non mi chiedete se è vero, ma sono comparse delle foto photoshoppate veramente divertenti ... utilizzando la mia bici, si proprio la mia (con il nasto adesivo della telecamera di ibcbulk), che è l'unica Vigorelli coi colori 2008 che si trova in rete.
Per la cronaca Pharrell Williams and Vincent Gallo a quanto pare possiedono entrambe una Brooklyn Machine Works Gangsta.

giovedì, dicembre 13, 2007

Luci Knog Frog


Le luci di notte sono fondamentali, in bici in città l'importante non è tanto illuminare, quanto per farsi vedere dagli automobilisti.
Pedalando in città e si ha la sensazione di non avere la necessità di lampadine di vario genere, ma bisogna tener presente che per un automobilista, accecato dalle luci del cruscotto e attraverso il parabrezza sempre un po' sporco, vedere una bicicletta senza luci di notte è difficilissimo.
Per questo utilizzo i sistemi a LED sono perfetti, consumano poco e brillano come si deve.
Fino ad ora trovare delle lucine piccole, semplici e leggere pensate per il ciclista urbano, che non fossero il solito prodotto plasticoso e fragile stile supermercato, era veramente difficile.
Knog è una ditta australiana che ha creato il classico prodotto che quando lo vedi pensi: "che cosa ci voleva a farlo prima?"; le Frog sono: belle, semplici, funzionali, leggere e resistenti all'acqua.
Si fissano direttamente sulla bici senza supporti intermedi più o meno permanenti, questo significa che le potete spostare da una bici all'altra smontandole in un attimo e non rimangono supporti "monchi" sul telaio.
Un solo interruttore a pressione ben protetto sotto il corpo di silicone (acceso, lampeggiante, spento), sembra un particolare banale, ma rispetto ad un cursore a più posizioni, aperto alle intemperie, come spesso mi è capitato di vedere su altre luci è un bel passo avanti.
La Knog Frog è come dovrebbe essere una bici fissa, poca roba, ma fatta veramente bene.
E per tutti i "fescion victims" ci sono ben 12 colori tra cui scegliere.

martedì, dicembre 11, 2007

Crono Graziella


C'è una nuova Graziella da corsa in circolazione, questa volta è la Bee-cycle di Lorenzo "lollop41".
Un rottame e tanta buona volontà, queste Grazielle "messe giù da gara" sono spettacolari.
Altre foto su :http://www.flickr.com/photos/lollop41/

venerdì, dicembre 07, 2007

giovedì, dicembre 06, 2007

Prezzi telai da pista


Questo telaio Colnago negli Stati Uniti si venderebbe ad una cifra tra i 700 e i 1000 dollari, che al cambio attuale significa tra i 500 e i 700 euro.
Come termine di paragone un telaio "generico" in valide tubazioni in acciaio costruito oggi costa in Italia 350-400 euro verniciato monocolore.
Ovvio che tutti noi e sottolineo tutti, soprattutto chi scrive, vorremmo spendere pochissimo, anche meno, per una bici bellissima, ma purtroppo la roba bella costa.
Ovvio che si può fare una valida fissa anche con un vecchio telaio da corsa con pochi soldi, ma non è questo il punto.
La domanda è: qual'è il prezzo "giusto" per un telaio come questo, usato, ma in condizioni ottime, oggi nel nostro paese?

martedì, dicembre 04, 2007

Mondiali di ciclocross singlespeed


Non mi piace il ciclocross, lo considero una inutile via di mezzo tra la strada e il mountainbike, MA se a Portland, in una delle città più folli e bike friendly degli Stati Uniti, organizzano i "mondiali" di ciclocross singlespeed ... il risultato non può che essere uno spettacolo formidabile.

Su singlespeed-italy il resoconto di Dabbo su com'è andata.

lunedì, dicembre 03, 2007

Manubri Deda


I manubri dichiaratamente concepiti per un uso in velodromo sono davvero pochi, escludento il materiale d'epoca gli unici attualmente in produzione e di relativa facile reperibilità sono l'italiano Deda e il giapponese Nitto.
I manubri Deda Pista e Crono Nero mi sono sembrati subito l'ideale per una bici moderna con tubi grossi in alluminio come la Vigorelli: neri, oversize .. queste pieghe sono cattive di brutto.
La piega Pista è enorme, su un manubrio da corsa oltre alla larghezza si misura il reach e il drop, il primo è di quanto il manubrio sporge in avanti, il secondo è quanto il manubrio scende rispetto all'orizzontale.
Su una normale piega da corsa il reach è intorno agli 80-90mm e il drop tra 135 e 145mm, sul Pista il reach è 109mm e il drop 173mm, questo significa che il manubrio è veramente grosso e comporta una posizione molto aggressiva in avanti e estremamente areodinamica in presa bassa.
Il Crono Nero è un manubrio con le corna normalmente usato nelle gare a cronometro, triathlon e inseguimento in pista, tutte quelle specialità dove l'areodinamica è tutto, è anche molto amato dai ciclisti urbani perchè le prese avanzate permettono una posizione molto aggressiva e un notevole controllo.
Il manubrio si differenzia da molti altri poichè la parte orizzontale ha un profilo non tondo, ma piatto (alare), le prese anteriori puntano drammaticamente verso il basso permettendo di mettere tutto il peso sulla ruota anteriore della bici e trasformandola in una perfetta macchina da skid.

Devo ancora provarli per bene, ma questi manubri sono veramente belli e decisamente "senza compromessi", costruiti per una cosa sola: andare veloci!

venerdì, novembre 30, 2007

Foto "I love Mi"


Spettacolare foto scattatami durante l'alleycat dal grande Andrea Schilirò.
Le altre foto in ordine sparso su flickr:

lunedì, novembre 26, 2007

Video "I love Mi"



Prima della partenza della "I love Mi", Michele "ibcbulk" ha montato sulla mia bici una telecamera, questo è quello che è venuto fuori.

mercoledì, novembre 21, 2007

"Come va la Vigorelli?"


In molti me lo hanno chiesto e sinceramente quello più curioso da sapere come andava la bici ero proprio io.

Sulla carta
Il telaio è in alluminio con forcella in carbonio, quindi molto più rigido e nervoso dell'acciaio a cui sono abituato e anche molto più leggero, geometria semi slooping con angoli del telaio intorno ai 73° più vicini a quelli di una bici da corsa classica che non ad una pista come la Supercorsa Pista della stessa Cinelli o la mia Dazzan che ha angoli vicini ai 75°, il rake della forcella e di 35mmn meno di una bici da corsa da 45mm, anche se si trovano forcelle da pista con solo 25mm e anche meno.
L'ideale non esiste, ogni mezzo grado in più o in meno cambia la reattività del telaio, ma quale sia il valore migliore in assoluto è difficile stabilirlo.
Ci avete capito qualcosa? Poco? Anch'io.

Sulla strada
In effetti, come potevano lasciar supporre le specifiche tecniche la Vigorelli è più nervosa di una bdc, ma non così tanto come altri telai da pista, e sinceramente all'inizio sono rimasto un po' deluso; nel primo giro di prova dopo aver finito di montarla mi sono reso subito conto di non avere a che fare con una katana nervosissima come la Dazzan che gira quasi solo spostando il peso del corpo, però è molto più giocosa, i dossi per rallentare la velocità che tanti problemi danno con altre bici con questa si trasformano in rampe di lancio e saltare gli ostacoli diventa facile quasi come con una MTB.
Dove la Dazzan a volte, per le sua cattiveria, diventa fin troppo impegnativa e instabile, la Cinelli non tradisce mai.
Anche in skid la Vigorelli è più stabile della Dazzan.
Tutto calcolato, visto che si tratta di una bici da usare in strada per diverse ore e non in pista per delle frazioni di pochi minuti la scelta di angoli non particolarmente estremi è decisamente corretta.
Il telaio è rigido, e meno male che mi sono un po' stufato di vecchi telai in acciaio che sotto il mio dolce peso flettono, e tanto, specie in surplace, dove è apprezzabile le flessione anche semplicemente spostando il peso da un pedale all'altro.
Paradossalmente ho apprezzato questo telaio proprio dove pensavo di soffrire di più, cioè tra pavè e rotaie, temevo di patire come un fachiro indiano su un letto di chiodi e invece sembra che la bici voli, come un hovercraft su un cuscino d'aria; in confronto la Bottecchia (telaio in acciaio da corsa oltretutto un pelo grande quindi, in teoria, molto più stabile) era un disastro totale.
Probabilmente la forcella in carbonio fa molto bene il suo lavoro, ma ritengo che molto dipenda anche dalla leggerezza del telaio, non sono un malato del peso, ma la bici, anche montata con componenti pesantucci, è veramente una piuma.
Si legge spesso che l'alluminio è troppo rigido e quindi poco confortevole per un uso cittadino, ma per quello che ho provato fino ad ora non c'è nulla di più sbagliato, almeno per quanto riguarda questo telaio.

In definitiva penso che la bici sia perfetta per il "pistard urbano" (se proprio volete degli angoli più verticali potete sempre montare una ruota più piccola da 650c all'anteriore "MASH style", così ci fate anche barspin), con il manubrio riser da MTB è semplicemente perfetta in città, anche se prossimamente voglio provarla con una curva da pista e, ovviamente, un'altra ruota anteriore ... indovinello: il nome della nuova ruota anteriore inizia con la "A" e me l'ha portata Gina di King Kog da New York.

martedì, novembre 20, 2007

La mia prima alleycat senza freni


Avevo già usato la Dazzan da pista in acciaio alla alleycat torinese, ma lì ero l'organizzatore e quindi non conta, questa volta invece ero alla partenza come partecipante e l'idea di aggiudicarmi il premio come migliore "out of town" mi stuzzicava parecchio.
Ce l'avrei fatta a correre una gara con percorso sconosciuto con una bici senza freni che avevo finito solo pochi giorni prima e non avevo praticamente mai provato seriamente (per lavoro avevo passato buona parte della settimana fuori casa)??
L'esperienza con la fissa senza freni ce l'ho, ma un conto è girare nella propria città alla velocità che si vuole e un conto partecipare ad una alleycat.
Ho scelto di partire col rapporto più agile (49-19) perchè pensavo di dovermi muovere molto nel traffico e un rapporto più duro alla fine sarebbe stato molto faticoso, prima della partenza ricontrollo tutte le brugole, speriamo in bene.
Partenza velocissima e inizio ad insultarmi perchè faccio fatica a stare dietro a Rombolo, avrei dovuto mettere il 17 dietro, la bici mi sembra troppo lenta, l'impostazione freestyle (manubrio alto) non mi aiuta, comunque procedo a passo costante, il traffico di Milano è incasinato come al solito, ma per certi versi è meglio di Torino perchè qui le auto sono molto più lente.
Su via Torino verso il Duomo la Cinelli finalmente si scatena, nello stretto inizia a lavorare come deve, il manubrio riser da MTB e la ruota anteriore leggera sono uno spettacolo per passare tra le rotaie del tram, il telaio leggerissimo vola sul pavè (sarà la forcella in carbonio?), se non che ... problema serio, sono un cretino , non ho controllato le brugole dell'attacco manubrio che avevo smontato il giorno prima, sono lente e il manubrio gira su se stesso quando prendo delle buche.
Al Duomo, intanto che mi firmano il foglio, Andrea Hekto mi passa una brugola e stringo il tutto al volo, l'angolazione è approssimativa, ma sono salvo!
Sto ancora pensando al manubrio, davanti a me c'è Fabio, un SUV in seconda fila, il taxi non riesce a passare e inchioda, Fabio si blocca di colpo, blocco i pedali, ma sono a meno di un metro da lui e tocco la sua bici con la ruota anteriore, nulla di grave, sento un rumore che non riesco ad individuare, sembra tutto in ordine, finalmente capisco che è la telecamera che Michele "ibcbulk" mi ha montato col nastro americano sulla bici che si muove un po'.
Col freno mi sarei fermato, forse, in tempo, comunque la colpa è mia che dovevo stare più attento e non aspettare a frenare all'ultimo.
Per il resto nessun problema, in tutta la gara (più di un paio d'ore scatenate per Milano) ho bloccato la posteriore per frenare non più di 5 o 6 volte per il resto mi sono limitato a controllare la velocità semplicemente opponendo resistenza sui pedali senza skiddare.
Solo una volta, in discesa verso Porta Venezia, un freno mi avrebbe fatto comodo per controllare la velocità.
Con una fissa la tecnica è riuscire a mantenere la velocità costante senza strappi, la bici da pista è per sua natura agilissima (angoli più verticali e rake forcella ridotto rispetto agli altri tipi di bici) ed è in grado di aggirare gli ostacoli senza doversi fermare e ripartire di continuo, anche per questo la scelta di rapporto più agile è stato molto utile per mantenere il ritmo specie nelle fasi finali in cui la stanchezza iniziava a farsi sentire.
Sono partito un po' timoroso, ma veramente soddisfatto di come è andata.

lunedì, novembre 19, 2007

I Love Mi


Figata, arrivo con Cronoman e Stefy in piazza 24 Maggio alle 16:05, penso di trovare le solite 20 persone e invece ... cazzo c'è un mare di gente, bici strafighe ovunque, tantissimi telai pista senza freni, sembra la partenza di una vera alleycat americana, come quello che si vedono in internet, moltissimi "out of town", tanti stranieri, questa volta i milanesi sono in netta minoranza.
Mi guardo intorno, è un vero spettacolo.
Camilla è incasinata, anche lei non si aspettava così tanti partecipanti, alla registrazione viene fornita una bottiglietta di plastica vuota e la lista dei primi 4 checkpoint, seguiranno altre liste.
Come al solito la mia personale tattica è trovare dei compagni tra gli indigeni per non perdermi immediatamente, studio il percorso con Rombolo, non è difficile bisogna solo capire quale strada è meno incasinata per il primo checkpoint, una cascina in periferia dove riempire la bottiglietta di latte ad un distributore automatico.
Tutti pronti bici a terra ... alt, fermi tutti, bisogna togliersi una scarpa che viene buttata in un mucchio comune, al via bisogna ritrovarla e mettersela al volo, è una megarissa, riesco a prenderla tra i primi e inizio ad inseguire Rombolo anche se lo perdo subito al primo semaforo, mi raggiungono Luca "Conan", "Zanna", Matteo "Secre" e Fabio "Badboy" con cui proseguo la gara.
Dopo un po' di casino arriviami alla cascina imboscatissima, aspetiamo che un paio di signori comprino il latte e finalmente riusciamo a riempire le nostre bottiglie; il gruppo procede compatto nel traffico cittadino da un punto all'altro fino al quarto in stazione centrale sfidando il traffico, ma soprattutti il pavè e le temibili rotaie del tram.
Qui lo sconforto, scopriamo che i checkpoint non sono 4+4 ma c'è un terzo gruppo di 4 checkpoint e forse ancora di più, Luca che ha tirato fino ad ora molla il colpo, con gli altri compriamo del ciccolato e della barrette al volo per rifocillarci e ripartiamo.
Nessun punto è particolarmente scomodo o incasinato ma si tratta di un continuo avanti e indietro per Milano spesso ripassando addirittura per le stesse strade.
Inizia a fare seriamente freddo, è buio e c'è un botto di traffico, procediamo comunque con velocità costante incociando spesso altri concorrenti (ma saranno davanti o dietro di noi) fino all'ultimo punto della seconda lista.
Ormai è tardi, tanto non vinciamo e siamo piuttosto stanchi ed infreddoliti per cui decidiamo di andare direttamente all'arrivo cioè al cinema Mexico.

Alla fine ha vinto Roberto "Rombolo" che nonostante l'età continua a dar la paga a tutti i ragazzini; in totale, a fare tutti i checkpoint, erano 55 km, qualcuno di più qualcuno di meno a seconda del percorso, gli iscritti quasi 50, sicuramente il più grande evento di questo tipo fino ad ora in Italia, il che fa ben sperare per il futuro, la maggior parte non ha completato la gara, ma non è questo che conta, l'importante era esserci, sfidarsi nel trafico, conoscere nuovi amici e sopratutto divertirsi!

venerdì, novembre 16, 2007

Bicycle Film Festival Milano

Stasera, ma soprattutto sabato e domenica a Milano c'è il Bicycle Film Festival.
Si tratta del principale evento italiano di ciclismo urbano, non solo per i film, ma soprattutto per il contorno: alleycat "I love Mi" con ricchissimi premi, urban velodrome e concerti sabato sera.
Ritengo che sia una occasione da non perdere, ci vediamo domani!

Per info: http://bicyclefilmfestival.com/2007_site/milano/

mercoledì, novembre 14, 2007

Cinelli Vigorelli - finita!


In realtà l'ho finita nel weekend, non ho neppure avuto il tempo di fare una foto e nei giorni scorsi sono stato fuori casa per lavoro, quindi ve la presento solo ora.
Telaio Cinelli Vigorelli XL sella Cinelli "vintage" recuperata nella polvere del solito negozietto, manubrio riser in acciaio da dirt tagliato a 45cm e dotato di manopole da BMX con flangia, guarnitura Campagnolo "vintage" (avrei preferito qualcosa di più moderno , ma non sono riuscito a trovare ciò che volevo), ruota posteriore su mozzo taiwanese flip-flop fixed-fixed, pedali da MTB con gabbiette in plastica (lo so ci andavano le gabbiette in alluminio e cinghietti in cuoio, ma incredibilmente mi trovo meglio con questa soluzione).
Rapporto 49-17 (77.8" di sviluppo) e 49-19 (69.6") con 17 e 19 skid patches rispettivamente.
Ci sono ancora un po' di cosette da sistemare per bene, ma è pronta per l'alleycat di sabato e questo è quello che conta.

giovedì, novembre 08, 2007

Cos'è una Alleycat Race


Difficile dire come funziona una corsa di gatti randagi perchè non esiste una formula fissa, ogni alleycat race è differente, di base c'è una partenza conosciuta, un arrivo, non sempre conosciuto, e, di norma, anche un certo numero di punti intermedi chiamati checkpoints.
Una alleycat race è una corsa nata spontaneamente nell'ambiente dei bike messenger e tesa a simulare il loro lavoro giornaliero, ogni giorno è diverso e per questo motivo ogni gara è differente.
Il percorso di solito è reso noto pochi minuti prima della partenza se non addirittura durante la gara, per cui il senso dell'orientamento diventa più importante della semplice pedalata e in molti gare, oltre al vincitore assoluto, viene premiato anche il miglior "out of town": il miglior straniero che ovviamente, non conoscendo la città, ha avuto maggiori difficoltà rispetto ai locals.
Spesso esiste un "tema" della corsa come i rapinatori della Milano Violenta o le coppiette della Bulli a Pupe, ma non è necessario, a volte nei checkpoint basta farsi firmare un foglio, altre bisogna fare cose strane, tipo bere alcolici, cambiare una camera d'aria di una bici, indossare vestiti buffi, insomma spazio alla fantasia e alla cattiveria degli organizzatori.

Come i bike messenger utilizzano bici differenti a seconda dei propri gusti e preferenze si può correre con qualunque tipo di velocipede, dalla bici da corsa alla mountainbike, la fissa è utile se non indispensabile solo nelle garette successive alla main race.

mercoledì, ottobre 31, 2007

Skid patches


Skiddare rovina le gomme, questo lo sappiamo tutti, quello che è importante è rendere l'usura regolare, per questo è necessario capire cosa sono i punti di sgommata e quanti se ne hanno a disposizione considerando il rapporto montato sulla propria bici.
Per semplicità si considera che i pedali durante ogni skid siano sempre nella medesima posizione, quindi ad esempio sempre il destro avanti con le pedivelle orizzontali.
Per trovare quanti punti di skid ci sono su un particolare rapporto si usa la formula del minimo comune denominatore tra denti della corona e denti del pignone.
Ad esempio il rapporto 48-16 si può ridurre a 3-1 questo significa che ad ogni giro completo della corona anteriore corrisponderanno 3 giri della ruota posteriore, il che tradotto implica che ogni volta che si skidda la ruota sarà sempre nel medesimo punto con una conseguente usura estremamente irregolare.
Per contro un rapporto molto simile di 47-16 non si può ridurre in alcun modo (47 è un numero primo) per cui ad ogni skid la ruota si può trovare a contatto con il suolo in ben 16 punti differenti con una usura molto regolare della gomma.

sabato, ottobre 27, 2007

Alleycat races Roma e Milano



In occasione del Bicycle Film festival ben 2 Alleycat races organizzati dalla premiata ditta Candida Donzella-Dirty Hekto con ricchissimi premi.
Portare borsa, lucchetto, penna e mappa della città, ci sarà da divertirsi!

venerdì, ottobre 26, 2007

mercoledì, ottobre 24, 2007

Tutti vogliono ...

Tutti vogliono le alleycat, le velocity ... però innanzitutto le deve organizzare qualcun'altro, poi, ovviamente, devono esser comode, nella città in cui si abita che di spostarsi non se ne parla neanche, anche se sarebbe bello ci fosse gente anche dall'estero, iscrizione ovviamente gratis, ma con dei bei premi anche per chi non vince.
Idem per la fissa ... tutti vogliono la fissa, ma che sia praticamente nuova, in acciaio, con le congiunzioni e con le cromature, esteticamente bellissima e tutta montata Campagnolo pista, ma deve costare poco, massimo 50 euro, che tanto 'sta roba si trova nei cassonetti dell'immondizia e i negozianti la regalano al primo che passa.Però siccome non è così e bisogna sbattersi, cercare il negozio giusto, farsi amico il negoziante in questione, rompergli le palle per convincerlo ad andare a cercare nel retro quei pezzi dimenticati, girare per i mercatini, meglio limitarsi al lamento oppure, peggio ancora, pretendere che lo faccia qualcun altro, sempre, ovviamente, aggratis.

Ma iniziare a smettere di pretendere ed provare a muovere il sederino??

domenica, ottobre 21, 2007

And the winner is ...


Dario, secondo e terzo a pari merito Marco "Pepperoni" e Roberto "Rombolo", i quali hanno poi anche vinto rispettivamente Trackstand e Slow Race.

Gara bella cattiva, partenza da Piazza Castello, 6 checkpoint: monumento Fausto Coppi davanti al Velodromo (con arrivo obbligato dalla passerella sul Po), stazione metropolitana Porta Susa (obbligatorio entrare da un lato e uscire dall'altro), Piazza San Carlo, interno castello medioevale dal Valentino, Cooperativa "il Triciclo" di via Arbe, Stadio Olimpico (ex Comunale) e infine arrivo al villaggio olimpico del Lingotto con arrivo obbligato attraversando la passerella pedonale sopra la ferrovia.
Partenza velocissima, su corso Regina Margherita i semafori fanno una bella selezione, il canadese Tim, davanti a me, si prende un rischio pazzesco con un rosso pieno, bello il primo check con inchiodata sulla ghiaietta; veloci verso Porta Susa, passo tra le auto e Charlie dietro di me mi urla e lo perdo, i binari del tram a Porta Palazzo sono davvero infidi, giro al Rondò della Forca e sono alla stazione, Max mi da il biglietto sotto lo sguardo perplesso del bigliettaio della metro.
Troppo traffico in centro, mi blocco per piazza San Carlo, per il Valentino è invece una passeggiata, bellissimo l'ingresso al castello; qui decido di rientrare nei panni di "organizzatore dell'evento" e andare con Michele "ibcbulk" direttamente all'arrivo.
Il primo a comparire, tutto solo, è Dario, dopo poco Tim che però non arriva dalla passerella e quindi deve rifare il giro, secondo e terzo appaiati Marco "Pepperoni" e Roberto "Rombolo" che hanno praticamente fatto tutta la gara insieme.

giovedì, ottobre 18, 2007

Trailer BFF

ecco a voi il trailer dell'edizione italiana del Bicycle Film Festival

lunedì, ottobre 15, 2007

Carne al fuoco

Ultimamente non scrivo molto sul blog perchè ho molto da fare.
Innanzitutto c'è l'alleycat, sembra semplice trovare 4-5 punti sparsi per la città da raggiungere in bicicletta, ma non lo è affatto.
Bisogna fare un percorso abbastanza lungo ma non troppo, difficile ma non pericoloso, evitando vialoni supertrafficati e prediligendo stradine strette e un po' incasinate.
Poi c'è da considerare la struttura della città, Torino è quadrata e si rischia di fare un percorso troppo monotono senza neppure una curva.
Mi auguro solo che il risultato sia soddisfacente.

L'altro oggetto di lavoro è il telaio Vigorelli, ho montato un po' tutto ma manca la guarnitura che non riesco ad avere nei tempi che avevo sperato, sono comunque contento perchè dopo un un po' di tentativi ho trovato una accoppiata attacco-manubrio che mi soddisfa.
Ho anche trovato un nome: "Buh", che poi nella lingua tutta sua del mio pargoletto di 19 mesi corrisponde al colore blu che adora; dal momento che la colorazione 08 del vigorelli è per metà blu ho pensato di mettere cerchio posteriore, spessori della serie sterzo e manubrio dello stesso colore, sella e, spero, manopole sono bianche, il resto è nero; l'effetto cromatico risultante è veramente bello.

venerdì, ottobre 12, 2007

20-10-07 15:30 Piazza Castello



Per tutto quelli che hanno votato: non ho la bici adatta: c'è bisogno oltre ai corridori anche di qualche volontario per i checkpoint

lunedì, ottobre 08, 2007

Assurdità


Assurdo girare per Torino su una bici in acciaio con geometrie impiccate da pista, senza alcuna predisposizione per i freni, color "arancione lavori stradali", con delle ruote spaiate perchè le Campagnolo Record pista le tengo come reliquia di un passato perduto.
Ancora più assurdo perchè chi usava questa bici in pista vent'anni fà, nello stesso periodo era anche fidanzato con quella fantastica fanciulla che ora è mia moglie.
Tutto molto assurdo, ma ha ancora senso usare questa parola in una città dove ci sono degli immensi coccodrilli e delle tartarughe in plastica colorata davanti alla stazione ferroviaria??

venerdì, ottobre 05, 2007

20 Ottobre Alleycat Torino

La data presceltà è sabato 20 ottobre ore 15.30.
Una partenza, un numero ancora da definire di checkpoint intermedi e un arrivo.
Di seguito trackstand, skids e una allegra "incursione" alla pista sopraelevata del Lingotto, dove le simpatiche guardie probabilmente ci butteranno fuori quasi subito.
Se siete interessati a partecipare o a dare una mano per i checkpoint scrivetemi.
PS. Sarebbe carino se qualcuno venisse a fare un po' di foto.

giovedì, ottobre 04, 2007

Cinelli Vigorelli


Babbo Natale è arrivato con un po' di anticipo quest'anno e ha portato un bel telaio bianco e blu.
Non vedo l'ora di montarlo!!

lunedì, ottobre 01, 2007

Le fisse dell'Interbike


Tutte le fisse dell'Interbike ... ed erano veramente tante; le tendendenze sono:
- Carbonio, carbonio e ancora carbonio (carissimo ed inutilizzabile in strada)
- Acciaio "come quello di una volta" (moltissime bici replica di modelli di 30 anni fa)
- Fisse per le masse (tutte le ditte di bici hanno una o più fisse e compaiono continuamente nuovi marchi)
- Colore ovunque (dall'anodizzazione agli adesivi per i cerchi)

La mitica Fixed Gear Gallery vi offre tutte le bici fisse e qualche altra stranezza della fiera di Las Vegas:
http://www.fixedgeargallery.com/reports/interbike2007/day1/index1.html

venerdì, settembre 28, 2007

Interbike Las Vegas


L'Interbike è insieme all'Eurobike la principale fiera di materiale ciclistico al mondo.Guardando un po' di foto sul solito Flickr (mettere "interbike" su search e selezionare "most recent") si vedono un po' di cose degne di nota.
Dal momento che nei settori "classici": corsa e MTB non c'è veramente più nulla di inventare (unica degna di nota la trasmissione a cinghia in gomme della Spot sulle sue singlespeed), l'interesse si è spostato verso tutte quelle realtà fino ad ora trascurate, primo tra tutte le tanto maltrattate "city bike" complice anche il sempre crescente prezzo della benzina negli Stati Uniti.
Molta attenzione nel design che spesso deriva in componenti solo belli e non necessariamente utili come le gomme colorate.
Piccoli costruttori che fanno a spintonate per guadagnarsi fette di mercato in settori fino ad ora assolutamente trascurati come le bici da carico, moltissime le imitazioni del sistema Xtracycle con l'allungamento del carro posteriore, ma anche tante pieghevoli e realizzazioni "di design" tra cui fanaleria integrata nel telaio.
Si tratta di vedere quali realizzazioni siano realmente valide destinate a durare nel tempo o e quali delle semplici mode passeggere.
Queste i migliori sets della Interbike su flickr, complimenti ai fotografi

mercoledì, settembre 26, 2007

MTB Fixed


E' un po' che ci penso, qualcuno lo fa, pochissimi al mondo, però la cosa mi prende un casino: una MTB fissata da usare fuoristrada come una vera mountainbike, magari con le ruote da 29", assolutamente rigida e col solo freno davanti rigorosamente meccanico (perchè il brakeless su sterrato è veramente troppo da folli).
I primavera ci sono i compionati di singlespeed a Pavia, ora devo solo vedere come modificare la Jane per farci stare delle ruote tassellate.

lunedì, settembre 24, 2007

V 10 - Fatta


Questa volta non sò praticamente nulla del percorso, giovedì e venerdì stavo male e avevo la febbre, sabato me ne sono stato tranquillino, l'unico modo di finire la gara era scegliere le persone giuste da seguire :-)
Il percorso è piuttosto lungo, chi dice 50 Km, chi addiritture di più, ed è definito e conosciuto fino all'edicola dell'angolo Ricciarelli-Dolci, dove ci sarà comunicato il punto di arrivo estratto a sorte da una serie di bigliettini.
Alle 06:00 al Vigorelli ci sono i "soliti noti", qualcuno si presenta con bici ipertecnologiche in carbonio con tanto di 20 rapporti, altri con pista senza freni.
Alla partenza lasciamo andare i leprotti della situazione e i ci facciamo guidare da Lord Zanna verso nord, su viale Padova becchiamo Conan che è arrivato tardi alla partenza e stà correndo da solo, pedalando verso il checkpoint vediamo tutti gli altri che ritornano, mi sà che Zanna l'ha allungata un po'; dopo via Fosse Ardeatine il gruppo si modifica, sorpassiamo un po' di gente, il mio socio torinese Marco Pepperoni molla il colpo e stà con il tranquillo Zanna, mentre Conan ci guida verso le nebbiose stradine della periferia sud, siamo in 5: io, Conan, Matteo, Lanerossi e Coco.
Tutto abbastanza bene, rimango indietro prima a causa di un pullman e poi su un cavalcavia mi si bloccano le gambe e perdo il gruppetto.
Ok, mi sono perso, al solito, e non ho la minima idea di dove diavolo sono.
Chiedo info per direzione fiera all'unica persona in vista: un cinese che stà finendo di lavare la macchina ad un distributore chiuso, mi dà le indicazioni corrette e dopo pochissimo me lo trovo dietro che mi segnala di seguirlo perchè pensa di non essersi spiegato bene.
"Dietro motore" mi porta in circonvalla e mi saluta, chiedo ancora e intanto mi raggiunge un ragazzo di Monza alla sua prima Velocity che si è, anche lui, miseramente peso; grazie ad un paio di "ghisa" arriviamo subito all'edicola dove ci comunicano che l'arrivo è una minuscola stradina in città studi; in quel momento arriva Conan col gruppetto, così ripartiamo tutti insieme.
Perdiamo quasi subito il Monzese e al parco Sempione anche Coco e Lanerossi; in 3 raggiungiamo l'arrivo dove sono già arrivati in molti, ma ne mancano ancora.
Vincitori Pigi e Scatta, per tutti gli altri una splendida cavalcata in città.

giovedì, settembre 20, 2007

Rivista "Abitare"


La rivista di design "Abitare" pubblica questo mese un articolo di 3 pagine estremamente tecnico, specie considerando che non è rivolto ad un pubblico di ciclisti, sulla bici da pista in città.

Per vedere l'articolo potete vedere le foto dell'amico ibcbulk su flickr che ringrazio pubblicamente per la segnalazione:
http://www.flickr.com/photos/ibcbulk/1382354525/

Tra i link anche questo blog :-)

lunedì, settembre 17, 2007

Pensieri sulla V 10

L'ultima edizione, io la seguo in rete da molto tempo, troppo, ho partecipato solo alla V09 l'anno scorso, dicono che è l'ultima, la formula forse è vecchia; personalmente preferisco le alleycat races, di pomeriggio, con la luce, il traffico, percorso corto e intensissimo, molti checkpoint, e poi garette e casino, c'è più tempo per giocare e divertirsi, per ridere e scherzare; preferisco le alleycat ma domenica prossima all'ultima Velocity ci sarò.
Prima dell'alba a vedere una Milano che dorme ancora e in qualche caso non è ancora andata a nanna, a spingere sui pedali a dare tutto per niente, perchè nelle Velocity non si vince nulla se non la possibilità di dire "io c'ero".

A tutti quelli che mi dicono che bisognerebbe organizzare, fare, anche a Torino, a tutti quelli che seguono solo dal PC, a tutti quelli che hanno la fissa e a tutti quelli che per mille motivi diversi non ce l'hanno ... domenica mattina svegliatevi presto.

martedì, settembre 11, 2007

V 10


23 settembre, ore 06:00, Milano

mercoledì, settembre 05, 2007

Considerazioni sull'Eurobike


Guardando le foto della fiera di Friedrickshaffen ho cercato di farmi un'idea del mercato per il 2008 e mi è sembrato che la parola che meglio si adatta per descrivere l'edizione di quest'anno sia: "differenziare".
Bici in carbonio, in acciaio, in titanio, in alluminio, in legno; bici fisse, single speed, cambi integrati nel mozzo, gearboxes sequenziali, eccentrici, runbikes per bimbi senza pedali, trasmissioni a cinghia o inglobate nel telaio, insomma veramente un po' di tutto e per tutti i gusti, difficilissimo non trovare la propria bici tra tutte quelle esposte.
Da notare come per la prima volta al fianco di soluzione nuove e ipertecnologiche c'erano bici semplici ed essenziali "come quelle di una volta" (alcuni stand esponevano addirittura bici d'epoca).
I grandi fabbricanti si sono resi conto che non si può tralasciare nessun cliente, anche quello più strambo, fino a 2 anni fa qualche grande ditta considerava i ruotoni da 29" da MTB assolutamente inutili affermando che mai e poi mai sarebbero state prodotte delle 29ers, le stesse ditte ora hanno non uno ma diversi modelli con questo standard di ruote.
Idem per le fisse dal momento che praticamente tutte le case costruttrici hanno a catalogo un modello "da pista", resta solo da vedere quali modelli gli importatori intaliani decideranno di far arrivare sul mercato, si perchè non è detto che se la ditta XY, regolarmente distribuita nel nostro paese, ha una bici che vi piace questa sia per forza importata.
Interessante anche vedere sempre più realtà di piccole aziende con pochi modelli iperspecializzate in prodotti "di nicchia" e per questo molto attente alle esigenze degli appassionati.

domenica, settembre 02, 2007

Eurobike: tutte le foto


Per chi non c'è stato (come me) un bel po' di foto della manifestazione, ce n'è per tutti i gusti:

venerdì, agosto 31, 2007

Nuova Cinelli da pista all'Eurobike


Tra le prime foto dall'Eurobike spicca questo spettacolare telaio Cinelli da pista "come quelli di una volta" in acciaio con congiunzioni e tutte le cromature nei punti giusti, una vera "chicca" per appassionati del genere.
Altre bellissime foto dell'amico Matthias "Cerrotorre" di mtb-forum:

giovedì, agosto 30, 2007

Eurobike


Oggi apre la fiera Eurobike di Friedrichshafen, la più importante fiera europea nel settore bici (la più importante del mondo insieme all'Interbike di Las Vegas) dove verranno presentate tutte le novità in campo ciclistica per la stagione 2008.
Il sito ufficiale della fiera è:
mentre per vedere in rete le novità bisognerà seguire i vari forum sparsi per la rete alla ricerca di belle foto ed informazioni utili.
La speranza è che tra roba in tecnocarbonio, fibre spaziali, freni a disco idraulici a rotore flottante e nuove soluzioni per ammortizzatori di ogni tipo ci sia anche un po' di spazio per le biciclette.

martedì, agosto 28, 2007

L' ign"I"oranza


L'altra sera sfogliavo in edicola una rivista di bici, alcuni articoli sembravano piuttosto interessanti e nonostante io non spenda soldi in riviste di ciclismo da molto tempo (internet è gratis ed è più comoda) stavo per comprarla quando la mia attenzione cade sulla posta dei lettori.
In una lettera un appassionato chiede se è possibile montare una corona da 36 denti al posto di quella da 39 su una guarnitura standard Shimano (quindi 130 BCD).
Ora tutti quanti sappiamo che la risposta è molto semplice: non si può fare semplicemente perchè non ci stà.
Il giornalista invece inizia la sua articolata risposta con una bella marchetta citando il catalogo di una ditta del settore "molto attenta alle esigenze dei ciclisti" (ditta che non citerò perche trattasi della realtà in assoluto meno seria di tutto il panorama italiano, il cui responsabile è stato addirittura bannato da bdcforum e bikeforums) dove stranamente la suddetta corona non esiste, probabilmente perchè, azzarda il giornalista, il suo utilizzo è "tecnicamente sconsigliabile" (parole sue) e solo in un secondo tempo viene ipotizzato che forse, ma dico forse, una corona da 36 è troppo piccola per un girobulloni di 130mm.
Ma non è finità qui; nella lettera successiva un lettore lamenta formicolii alle mani durante la pratica della bici da corsa, problema piuttosto diffuso causato normalmente (come la maggior parte di dolorini vari) da una posizione non corretta sulla bici; anche qui la risposta è assurdamente folle, invece di un controllo sull'altezza di sella e manubrio, invece di consigliare del nastro più spesso, degli inserti in gel o l'uso dei guanti; il consiglio dato è di muovere frequentemente le dita della mano, se non passa è meglio fare una visita medica specialistica (e magari basta invertire l'attacco manubrio a costo zero!)

Complimenti, mi immagino la serietà con cui sono scritti gli altri articoli; ovviamente la rivista in questione è rimasta in edicola.

giovedì, agosto 23, 2007

Giro bulloni


Dovendo affrontare la conversione di un vecchio telaio da strada è importante considerare il tipo di pedivelle che monta in modo da verificare se è possibile sostituire le corone, spesso consumate, con altre nuove magari con diverso numero di denti.
Nel tempo si sono susseguiti diversi standard, col passare degli anni le corone si sono rimpicciolite fino ad arrivare allo standard attuale denominato compact.

Quello che differenzia le varie guarniture e che permette di identificarle rapidamente è il "giro bulloni" o in inglese "bolt circle diameter" abbreviato in BCD, ovvero il diametro dell'immaginario cerchio che passa tra i bulloni della guarnitura.

Abbiamo quindi in ordine decrescente di misura:
- 151 mm vecchissimo Campagnolo (pre '67) (corona minima 44 denti)
- 144 mm vecchio Campagnolo (corona minima 41 denti)
- 135 mm odierno Campagnolo e Miche Pista (corona minima 39 denti)
- 130 mm odierno Shimano e Sugino Pista (corona minima 38 denti)
- 110 mm "Compact" (corona minima 33 denti)
- 74 mm standard per corona interna per tripla stradale comune alle corone esterne da 135, 130 o 110 mm (corona minima 24 denti)

lunedì, agosto 20, 2007

Surf


Inutile, non riesco a farmi piacere le bici col cambio, utili certamente in molte situazioni, ma ... troppa roba, troppe complicazioni, rumorini, usura, regolazioni ... probabilmente è lo stesso motivo per cui adoro il manubrio della mia brakeless, senza leve, comandi ed altri orpelli, probabilmente perchè mi piacciono gli sport dove l'attrezzo è semplice ed essenziale, come il surf, lo skate o lo snowboard.
Attività dove ovviamente è necessaria una accurata attenzione alla propria tavola, ma come dice il nome stesso ... è una tavola, è solo un semplice fantastico pezzo di legno (anche il surf in origine era il legno).
La tecnologia è all'origine, nello shape della tavola, nella selezione dei legni, nei procedimenti costruttivi, una volta che il prodotto è finito bisogna solo metterci della parafina, del grip, della sciolina e montarci i track o gli attacchi con 8 viti in tutto ... e cercare di non romperlo subito.

Nel caso ve lo stiate chiedendo ... no, purtroppo non ho fatto surf questo weekend :-(

venerdì, agosto 10, 2007

Campionati di Dublino


Siete tutti curiosi di sapere com'è andata?
L'approssimativa organizzazione dei campionati all'ultimo momento si è accorta di non avere i permessi per svolgere la "main race" nel centro della città per cui ha ripiegato su un percorso su erba e sterrato in un parco (!), come se non bastasse ci si è messa la pioggia a peggiorare le cose.

Comunque questo è il racconto di Andrea "Hekto":
"hey..ciao!!!! ...beh, diciamo che è andata abbastanza bene anche se l'organizzazione faceva assolutamente cagare!!!!!la main race era quasi tutta su terra e colline ... cosa che sinceramente mi è piaciuta una cifra visto che io ho sempre saltato su terra con la bmx, quindi mi sono trovato a ollare in giro e prendere i dossi a palla pure con la mia .. hahaha!!! ... ma non mi sono qualificato x la finale ... erano i primi 4 di ogni gruppo e io sono arrivato 11 su tipo 30 persone.. cmq visto che non è il mio lavoro, non mi lamento...il xcorso era bello da ragionare!!!! ... skids e trackstand niente da fare ovviamente... essendo ad un campionato mondiale c'è stata gente che downhill ha fatto non so se + di 600 metri di skid ... assurdo!!!! .... alleycat invece da paura, solo out of towners x renderla un pò complicata .. qualificazioni sotto un diluvio universale e sono arrivato terzo quindi sono passato in finale la sera dopo dove sono arrivato secondo!!!!! ... quindi questo è stato il risultato migliore!!! ... poi hanno fatto la gara di bunnyhop ed il primo (BUUUUUHHH!!!!) è uno con la bmx che non c'entrava un cazzo e secondo me non doveva entrarci un cazzo!!!! secondo ted shred, quello che gira singlespeed brakeless e io l'unico col fisso che ha ollato non so se 50 o 55 cm!!!! ... premiazioni xò solo x le main race e robe varie ... non hanno premiato l'alleycat xchè era organizzata senza sponsor e cmq hanno fatto cagare organizzativamente come ti dicevo!!!!"

martedì, agosto 07, 2007

Lucchettaggi folli 1


Foto trovata in rete.
Catenone piuttosto pesante con lucchetto, legato SOLO al portapacchi della bici, è bastato semplicemente smontarlo dalla bici (2 bulloncini dietro e 2 viti davanti) per pedalersene via belli tranquilli.

giovedì, agosto 02, 2007

Campionati di bike messengers a Dublino


Questo weekend a Dublino ci sono i 15esimi compionati del mondo di bike messengers.

tra i partecipanti, unico italiano, un volto conosciuto ... Andrea "Hekto".
L'amico ora è a Londra, e ... vabbè lascio parlare lui:
"noi siamo a londra x il pre event e domani dublino ... qui un sacco di gare fighe .. alleycats allucinantememnte lunghe e skids e footdown estremi!!! ... e in un alleycat su + di cento xsone ho fatto 5 e primo out of town .... quindi da pauraaaaa!!! .. beh, spero ci vediamo a milanox un po di garette che stiamo organizzando.... YO!!!!"

martedì, luglio 31, 2007

Tricks


Non sono nato col ciclismo su strada e tantomeno con la pista, quello che ha cambiato la mia visione dello sport è stato lo snowboard, per questo i "tricks", le "manovre" mi piacciono un mondo.
Per questo con la fissa adoro gli skids e mi sto impegnando sul trackstand senza mani (con discreto successo).
In foto Andrea "Hekto" barspin (notare la ruota piccola da 650c all'anteriore)

venerdì, luglio 27, 2007

Porca putt ...


"Porca puttana!"
Questà è l'unica cosa che ho pensato quando questa mattina ho aperto la pagina di uno dei miei siti preferiti http://trackosaurusrex.com/

Questo tipo sta girando altissimo in una bowl dannatamente verticale con una bici da pista con una coppia di ruote in carbonio da millemila euro ... anche fosse photoshoppata fa paura lo stesso ... chissà cosa pensa il tipo in skate sulla destra?

martedì, luglio 24, 2007

Gear inches


Affrontando il montaggio di una bici monorapporto e ancora di più di una fissa è necessario trovare il rapporto giusto.
Dal momento che la patria della fissa in città, piaccia o no, sono gli USA, trovo personalmente più comodo parlare in pollici o inches (se la cosa non vi piace moltiplicate per 2.54 per ottenere il valore secondo il sistema metrico decimale).
E' opinione diffusa che il rapporto ideale per iniziare a girare in città sia intorno ai 70", quindi qualcosa come 42-16 con ruote da corsa 700c o 28".
Personalmente ritengo che con una bici leggera e un minimo allenamento si possa spingere tranquillamente una combinazione che sviluppi intorno ai 75", il mio rapporto preferito sulle bici che costruisco per altri è 42-15.
Sopra questo valore il rapporto inizia ad essere veramente duro da spingere e sopra gli 81" (ovvero un rapporto di 3 a 1 tra corona e pignone) eccessivo per un utilizzo cittadino.
Sotto i 70" la bici è un vero giocattolo, facile da skiddare e da usare brakeless, ottimo per il surplace e le partenze ai semafori, ma risulta troppo corto se si vuole andare veloci.
Per la cronaca le mie 2 fisse sono montate:
La Bottecchia veloce per alleycat races 46-16 (77.6")
La Kona agile per giocare 39-16 (65.8")

lunedì, luglio 23, 2007

Giacomo


Giacomo, mio figlio, 17 mesi la settimana prossima, ormai gira tranquillamente in bici a colpi di mezza pedalata alla volta (le gambe sono ancora un po' troppo corte per la pedalata completa).

Sono troppo contento!!

mercoledì, luglio 18, 2007

200

Data storica: lunedì 16 questo blog per la prima volta dalla sua creazione ha ricevuto più di 200 contatti in un giorno!!

Grazie a tutti.

La fissa di Marco "Pepperoni"


Marco "Pepperoni", il meglio fotografo di bici (e ovviamente di altro) di Torino e non solo ha finalmente completato la sua fissa.
Per vedere alcuni dei suoi lavori fotografici potete visitare la sua pagina di flickr
http://www.flickr.com/photos/marco_vittur/

lunedì, luglio 16, 2007

La fissa di Vincenzo


Questa è la bici che ho assemblato per Vincenzo.
Partendo da un classico telaio da corsa in acciaio a forcellini orizzontali, ho lasciato la ruota anteriore originale e sostituito la posteriore con una nuova assemblata con mozzo fisso Bike Positive, sostituite le 2 corone con una singola da 42 denti e montato un pignone da 15; attacco corto e manubrio flat da MTB ottimi per l'utilizzo cittadino e un freno anteriore con leva a destra su specifica richiesta.
Il telaio è avvolto con vecchie camere d'aria per non danneggiarlo con frequenti "lucchettaggi" e renderlo meno appetibile per i ladri.

giovedì, luglio 12, 2007

Lucchetti Kryptonite


Sono arrivati!

Se siete interessati contattatemi via e-mail

mercoledì, luglio 11, 2007

Forcellini


Per il corretto finzionamento di una bici monorapporto, sia essa a ruota libera oppure fissa è necessario che la catena sia correttamente tensionata.
Per ottenere tutto ciò è necessario che i forcellini posteriori del telaio permettato di spostare avanti e indietro la ruota, questo è possibile se essi sono orizzontali e non verticali.
Forcellini orizzontali aperti posteriormente (vedi foto) si trovano sulle bici nate monomarcia, dalle pista alle BMX, aperti anteriormente sulle vecchie corsa, o sulle bici da passeggio.
Con i forcellini perfettamente verticali tipici delle bici moderne è praticamente impossibile tensionare correttamente le catena; è possibile con varie prove di corone e pignoni ottenere il cosiddetto "magic ratio" o rapporto magico in cui la catena è tesa nell'unica posizione offerta dai forcellini verticali, ma dopo poco tempo i perni che collegano le varie maglie si usurano col risultato che la catena si allunga e non è più tesa.

Risultato: il telaio DEVE avere i forcellini orizzontali.

venerdì, luglio 06, 2007

Jane


Questa è Jane, diminutivo per "geneticamente modificata", l'ultima incarnazione della mia prima MTB, una Kona Cinder Cone in acciaio del 1992; originali sono rimasti: telaio, forcella, serie sterzo e movimento centrale.
L'ho fissata per la prima volta nel febbraio dell'anno scorso, ora mi sono stufato dei gommoni da 26" e ho montato delle ruote da 700c x23, un manubrio riser da MTB tagliato a 50 cm, pedivelle corsa Campagnolo e un tranquillo rapporto 39-16 (65 gear inches, 16 skid patches), ottimo per surplace e cagate tipo slalom skids e footdown.
Inoltre con un rapporto così agile il "senza freni" è semplicissimo e la bici è un vero giocattolo iperdivertente nel traffico cittadino.
Per la cronaca con queste ruote è possibile montare i Vbrakes tramite appositi archetti adattatori o al limite un freno caliper long reach sfruttando i fori per i parafanghi, ma visto l'utilizzo, la bici per il momento rimane brakeless.

giovedì, luglio 05, 2007

Gomme gratis


Lo skid o sgommata con una fissa è una operazione deleteria per le gomme che si usurano con estrema rapidità, il che comporta una continua considerevole spesa in copertoncini nuovi.

La soluzione ideale sarebbe farsele regalare, ma da chi?
Molto semplice: molti appassionati di bici da corsa, gente che spende un sacco di soldi per la propria passione, sono molto pigri in fatto di manutenzione e spesso con la scusa di un controllo e una manutenzione fanno cambiare le gomme al negoziante che accumula coperture usate in notevoli quantità.
Per lo più si tratta effettivamente di materiale arrivato al termine della propria vita, ma si trovano facilmente gomme non particolarmente usurate e "quasi nuove" (specie l'anteriore).
Sono gomme che comunque il negoziante deve buttare via e se glielo chiedete per favore, facilmente, ve le regala volentieri, chiaramente dureranno meno di quelle nuove, ma siccome non le avete pagate e comunque erano destinate ad essere buttate, potete skiddarci senza alcun rimorso!

martedì, luglio 03, 2007

Un anno di blog


E' passato un anno da quando ho iniziato a scrivere su questo blog, l'idea me l'ha data involontariamente Riccardo che voleva modificare le sua bici e non sapeva a chi rivolgersi, ho iniziato a scrivere perchè ci ho messo un mare di tempo (quasi un anno) a recuperare i pezzi e le nozioni tecniche per assemblare la mia prima fissa, molto spesso sono stato tentato di abbandonare tutto perchè non riuscivo ad avere quello che mi serviva e non avevo nessuno che mi aiutasse, ho quindi pensato di mettere in comune le mie esperienze per aiutare "i nuovi arrivati".
Devo dire che sono contento di questa esperienza, il mio "giocattolo" nel suo piccolo funziona, calcolato che la maggior parte dei blog non vengono letti da nessuno a parte chi scrive devo dire che sono contento di sapere che "la fuori" c'è un po' di gente che ha voglia di leggere quello che scrivo e che mi legge più o meno assiduamente.
Sono contento di aver aiutato persone vicine e lontane ad assemblare e a pedalare su una fissa o a rimettere in funzione vecchie biciclette.
Ieri su mtb forum mi è stato rivolto uno dei complimenti più belli: "....@ Aldone, complimenti per il Blog, e' da li che mi e' nata la voglia di questa bike."
Se qualcuno ha assemblato una bici, in questo caso una single speed su telaio da MTB, perchè ha letto il mio blog, allora stò facendo veramente un buon lavoro.

Grazie a tutti.