lunedì, marzo 31, 2008

1899 Schwinn Track Bike


Da un catalogo del 1899 ecco a voi il modello di punta per utilizzo in velodromo, la cosa più divertente è che su bikeforums l'utente Scooper si è divertito ad analizzare le geometrie.

Gli angoli sono intorno ai 67.5°, con rake forcella di 65 mm e carro posteriore di 47 cm, praticamente delle geometrie da downhill se calcoliamo che una moderna bici da pista ha angoli intorno ai 73°-74°, rake di 25mm e carro posteriore di 40cm.

venerdì, marzo 28, 2008

Lucchettaggi folli 3


Questa foto è stupenda; innanzitutto il lucchetto è attorcigliato solo intorno al reggisella, questo significa che basta sfilare la sella per portarsi via la bici; il cavo è abbastanza molle per cui perdendoci un po' di tempo, una spira alla volta si riesce a far scorrere sopra la sella per liberare la bici, ma soprattutto il lucchetto è legato ad un palo poco più alto della bici stessa per cui è necessario alzarla di mezzo metro per poter pedalare via tranquilli senza neppure toccare il cavo di acciaio.
La foto sembra fatta a mo' di scherzo, ma ho già visto molte bici lucchettate in questo modo, solo ieri un lunghissimo lucchetto a cavo passava semplicemente intorno al manubrio, addirittura fuori dai cavi dei freni (la bici si poteva liberare in 10 secondi a mani nude senza alcun attrezzo) e spesso ho visto cavi intorno al solo reggisella magari con sgancio rapido ... poi non lamentatevi se vi rubano la bici.

mercoledì, marzo 26, 2008

Ruota piccola all'anteriore


E' da un po' che ci voglio provare, mettere una ruota piccola da 650c all'anteriore di una mia fissa e farci una bici da street-freestyle.
L'altro giorno, visto che l'anteriore della Dazzan aveva un po' di gioco sul mozzo ho preso una ruota da 26" da MTB che avevo in giro, ci ho montato la gomma più piccola che avevo in officina, una 1.4"; come diametro la ruota è più piccola di una 700c, ma è più cicciotta e sui lati la gomma è molto vicina alla forcella, comunque ci stà senza problemi.
Ho montato una corona da 42 denti al posto di quella da 47, il pignone dietro è rimasto da 16, e ho messo un manubrio riser da MTB tagliato a 45cm al posto della piega da pista.
Risultato, appena fuori dal Garage sono riuscito di nuovo a fare surplace senza mani, grazie alla ruota più spessa e agli angoli più verticali che mettono più peso sull'anteriore.
Una rapida commissione poco distante da casa è il modo migliore di provare subito il nuovo assetto; subito si capisce che c'è qualcosa di strano, la geometria già molto radicale di questo telaio è ancora più cattiva, la bici risponde molto bene ma è anche diventata un po' difficile da gestire, ai semafori è talmente facile il surplace che faccio fatica a tenere entrambe la mani sul manubrio, ma in velocità ci vuole tutta molta attenzione per tenere la bici dritta, ogni minimo movimento sullo sterzo e si sente che la bici se ne vuole andare per i fatti suoi a destra e a sinistra.
La gomma da 1.4" è decisamente piccola per gli standard da MTB, ma rispetto alle 23c è enorme e assorbe bene le buche e l'asfalto sconnesso.
In assoluto la bici è più divertente e ben si presta a fare freestyle (poi la ruota da 26" in questione è bella tosta e quindi non patisce), ma per un utilizzo generale la ruota piccola è decisamente da sconsigliare perchè troppo instabile.

domenica, marzo 23, 2008

John Cardiel


Quando ho iniziato a fare snowboard nel 1994 c'era già una tavola pro model con il suo nome sopra.
E' stato uno dei più grandi snowboarder e skater, ma ora un incidente gli ha fottuto una gamba, così ha scoperto la fissa, nonostante una caviglia praticamente bloccata gli impedisca di skateare può pedalare benissimo e gira da paura esattamente come in tavola.
Su Epicly Later'd c'è un documentario ad episodi sulla sua vita, guardatelo tutto, ma in particolare gli episodi 1, 15 e 16.

martedì, marzo 18, 2008

Bici da Bersagliere


Ma chi è il pazzo che userabbe una bici a ruota fissa in fuoristrada? I bersaglieri nella prima guerra mondiale.
L'esemplare della foto è semplicemente magnifico: telaio biammortizzato (!) e smontabile, trasmissione a ruota fissa con il solo freno anteriore e gomme piene antiforatura.

lunedì, marzo 17, 2008

Wall Street Journal?


Il Wall Street Journal parla di bici fisse? No, però c'è un articolo online molto interessante su come stanno cambiando i tempi.
Le auto non interessano più ai giovani giapponese, solo il 25% degli uomini giapponesi di età compresa tra i 20 e i 30 anno desidera una automobile, mentre la percentuale era del 48% nel 2000.
Sorpendende che gli intervistati dichiarino che l'automobile è vista come non necessaria e "uncool" (ovvero non figa) poichè inquina e crea troppo traffico.Complice una rete di trasporti pubblici all'avanguardia e una enorma diffisione di pc e internet che riduce la necessità di spostamenti fisici le auto in Giappone non si vendono più.
Chiaramente l'articolo è scritto per un quotidiano economico e quindi vede la riduzione delle vendite di auto come un problema, ma la lettura è comunque decisamente illuminante.
L'unica nota negativa è che nonostante la vendita interna di automobili sia scesa del 31% dal 1990, le esportazioni sono aumentate del 30% (almeno qui a Torino non si sono mai vista tante auto e in particolare auto Jap come nell'ultimo periodo)

mercoledì, marzo 12, 2008

Deda Crono Nero


Ho difficoltà a parlavi di questo manubrio perchè non so come esprimere quanto mi sia innamorato del Crono Nero.
Quando ho iniziato a guardare le fisse anni fà, mi ha subito colpito il manubrio a corna di bue o bullhorn, me ne sono fatto uno tagliando e girando una vecchia piega da strada Cinelli e mi sono trovato malissimo, ho preso un Nitto RB018, ma non l'ho mai montato (è ancora imballato nella sua scatola, qualcono lo vuole comprare?), poichè ho deciso che il bullhorn non faceva al caso mio.

Poi ho avuto tra le mani il Crono Nero, l'orizzontale è piatto a profilo alare, particolare che in altri manubri provati in precedenza non mi aveva entusiasmato e le "corna" sembrano rivolte un po' troppo verso il basso, sento già qualcuno di voi che stà dicendo: ma non hai detto che ti piace? Aspettate che ci arrivo ...
Comunque l'ho nastrato e montato sul Vigorelli e la prima impressione è stata: beh, non è così male, pensavo peggio.
L'attacco da 120mm montato era un po' troppo lungo e basso e non riuscivo ad impugnare bene le corna mentre l'orizzontale piatto è stato subito perfetto e molto comodo per le mie grosse manone.
Ho montato un attacco più corto e più alto, rivisto l'inclinazione e ... cazzo questo manubrio è perfetto!
L'orizzontale, per quanto non sia stato nastrato è comodo, ma molto comodo e il palmo delle mani si appoggia veramente bene sull'alluminio piatto; le corna che puntano verso il basso sono uno spettacolo quando si tratta di spingere in piedi sui pedali, poichè l'inclinazione porta il corpo molto avanti, tutto sulla ruota anteriore, in una posizione estremamente aggressiva e potente, il profilo alare irrobustisce e rende super rigido il manubrio.
Nei lunghi rettilinei ci si allunga abbastanza bene sulla bici.
Ai semafori le mani scivolano dall'orizzontale alle corna per facilitare prima il surplace (con la posteriore "scaricata" è più semplice) e poi lo scatto felino appena la strada è libera.In queste condizioni il manubrio (accoppiato all'ottimo attacco Deda Newton) non si muove e non flette, complice i materiali, la forma e le dimensioni oversize e la differenza con un manubrio "chop 'n' flip" è drammatica.
L'unico problema è che il Crono Nero mi piace talmente tanto che non ho nessuna voglia di smontarlo dalla bici per sostituirlo col Deda Pista che sta prendendo polvere in garage :-)
Nota: la foto risale al primo montaggio, appena possibile la sostituisco.

lunedì, marzo 10, 2008

Lucchettaggi folli 2


Trovata in rete su flickr, bellissima!

mercoledì, marzo 05, 2008

Freestyle e ruote



Enrico di Cagliari mi ha fatto notare questo video, quello che lo ha più impressionato di tutto il filmato sono le condizioni pessime dei cerchi che girano veramente storto.
Primo: questo tipo è stra-super-fottutamente bravissimo, i trick sono spettacolari.
Secondo: telai e ruote da pista non son fatte per saltare su e giù dagli scalini per cui preparatevi prima o poi a romperli, altrimenti prendetevi una BMX che forse è meglio.

Comunque, anche l'utilizzo su strade cittadine dissestate tra buche, pavè, binari mette a dura prova le ruote.Qualche consiglio se volete fare freestyle con una bici da pista, validissimo anche se non lo fate, ma temete di trovarvi a breve con le ruote irreparabilmente storte.
- Meglio partire con ruote belle toste, il che significa cerchi robusti e non superleggeri, a profilo alto, 32 o addirittura 36 raggi incrociati rigorosamente in terza; il montaggio radiale usatelo solo se volete spaccare tutto e subito.
- Imparate a sistemare le ruote, meglio utilizzando un centraruote un po' serio e prendendovi tutto il tempo che vi serve (altrimenti rischiate di finire con una ruota messa peggio di quando avete iniziato).
Una ruota leggermente storta prendendo botte non può fare altro che peggiorare e tanto, una controllata periodica ritensionando i raggi, è indispensabile.
- Non sono i salti che storcono le ruote, sono gli atterraggi pessimi, atterrando dritto il cerchio è sollecitato, ma nel modo corretto, se si atterra storti, il cerchio si piega; quindi iniziate per gradi e cercate soprattutto di girare puliti.

lunedì, marzo 03, 2008

Monster Track 2008 Main Race CANCELLED

Gli organizzatori della Monstertrack hanno deciso di cancellare la main race, in pratica la fine di un'era.
La Monstertrack è da sempre l'alleycat race più importante al mondo, si tiene nel mese di marzo a New York, dove molto spesso le condizioni sono proibitive con freddo intenso e molto spesso neve, requisito fondamentale: si può partecipare solo con bici a ruota fissa senza freni, da cui appunto il nome pista mostruosa.
Motivo della cancellazione: visto l'elevato numero di partecipanti diventa impossibile gestire correttamente la gara e siamo preoccupati per la sicurezza dei partecipanti.
http://cyclehawk.com/

In altre parole: non vogliamo che qualcuno si ammazzi così come purtroppo è successo l'altra settimana a Chicago.Per chi ancora non lo sapesse durante l'alleycat "Tour Da Chicago" uno dei ciclisti del gruppo di testa, Matt Manger-Lynch di 29 anni, ha attraversato un incrocio col rosso, è stato centrato in pieno da un automobile ed è morto sul colpo.
http://www.chicagocuttincrew.com/

Le alleycat race sono nate per scoprire chi era il messenger più veloce, solo che un messenger passa tutta la giornata nel traffico pedalando come un pazzo e una corsa nel weekend nelle medesime condizioni non è pericolosa, tutto diventa fottutamente pericoloso quando dei non esperti si sfidano in strada e soprattutto quando per vincere si perde il rispetto verso il traffico e verso se stessi e i semafori rossi diventano la norma.