giovedì, febbraio 26, 2009

Forum www.fixedforum.it


Gli amici bolognesi Ciaba e Richard non sapendo bene cosa fare hanno pensato di creare un forum italiano per gli appassionati di fissa.
L'iniziativa è decisamente lodevole anche perchè i due si sono sbattuti non poco per creare questa cosa.
Il forum è attivo ormai da una decina di giorni in versione provvisoria, ma solo ora il dominio è ufficiale e registrato.
Che altro dire: accorrete numerosi!!
http://www.fixedforum.it/

martedì, febbraio 24, 2009

Ogni tanto i freni servono


In particolare quando giochi col pignone flip-flop, non tensioni correttamente la catena e questa salta via, in discesa, brakeless e a 55 km/h!
Per fortuna Ted Shred insegna: piede sulla ruota posteriore!

venerdì, febbraio 20, 2009

Fixed Flow



Quando ho letto sul blog di Prolly che stava per uscire un nuovo video di Charge ho pensato che fosse l'ennesima compilation di trickettini fatti dai soliti noti.
Poi l'ho visto e ho capito che c'è qualcosa di nuovo e diverso.
Non è un utilizzo della bici in strada a velocità folli come in Mash, ma neppure tricks e basta come in Bootleg Sessions, non ci sono alleycat races, nè messengers in giro per la città.
Ci sono 3 persone che si divertono in bici, non impazziscono per chiudere manovre assurde (a parte un wallride fatto con una naturalezza disarmante), non rischiano la vità prendendo a sportellate automobili nel traffico.
E ci sono 3 bici, semplici che permettono di giocare in strada e sullo sterrato, senza freni, senza tante storie.
Lo sapete, mi piacciono i tricks, ma secondo me non devono essere fini e se stessi, passare delle ore dentro un park non mi è mai piaciuto.
Ieri sera sul tardi sono uscito in bici, volevo spendere un po' di tempo per imparare finalmente a pedalare all'indietro, non ci sono riuscito, perchè non avevo voglia di starmene li fermo, volevo pedalare un po'.
Stavo rientrando e mi sono fermato ad un semaforo rosso in trackstand, è arrivato il verde e prima di partire ho buttato un barspin, così in mezzo alla macchine, coi piedi nelle gabbiette, per gioco, e poi sono tornato a casa, felice.

Saint Valentine Massacre: la classifica finale


Enry, il vincitore, al Checkpoint del Maglio
Classifica completa:
1 Enry
2 Marco
3 Gab
4 Ciuf
5 Alberto
6 Simone
7 Luca
8 Max
9 Carlo
10 Fulvio
11 Simone
12 Francesco
13 Giacomoz
14 Nicola
15 Marco
16 Victor
17 Eneko
18 Luca Milano
19 Andrea
20 Simone
21 Bog
22 Francesco
23 Marcos
24 Giovanni
25 Michele
26 Defacto
27 Corrado
28 Claudio
29 Danx
30 Daniele
31 Giovanni

giovedì, febbraio 19, 2009

La fissa definitiva


Non posso che inchinarmi davanti a questa splendida fissa francese di fine '800.

martedì, febbraio 17, 2009

lunedì, febbraio 16, 2009

Ringraziamenti


Un sacco di gente ha contribuito al successo del Massacro di San Valentino.
Innanzitutto la cosa che ha funzionato a meraviglia è stata la collaborazione tra Bicifissa e la neonata crew torinese 10Cento, un lavoro di squadra che ha permesso di mettere insieme tutti i tasselli alla perfezione.
Successivamente è doveroso ringraziare gli sponsors che si esposti finanziariamente mettendo fior fiore di premi, prima di tutto Ovidiu col suo nuovo negozio Cycle Center, che tra buoni sconto e pezzi di bici è stato strageneroso, Cinelli con manubrio, sella, nastri e in anteprima italiana le nuove magliette, Iuter con un interessante pacco di capi di abbigliamento, i ragazzi di 10Cento che hanno stampato un bel po' di T-shits, Traffic Kills da cui in extremis sono arrivate un po' di borsine e Promosport che ha offerto il rinfresco all'arrivo.
Grazie mille a Matteo di Skateboarding's Finest, a Gianluca di The Soul, a Marco di Cusati Bike, a Enrico di Promosport, a Marco di paramanubrio.blogspot e alla mia splendida moglie Stefy per aver gestito i checkpoints e l'arrivo.
Grazie a Victor e al Puddhu per il party serale.
Grazie a tutti quelli che hanno scattato foto, se le mettete su flickr o simili per favore giratemi i links altrimenti mandatemele via mail che tutti quanti le vogliono vedere!
Ovviamente tutto lo sbatto per organizzare sarebbe stato totalmente inutile se VOI non aveste partecipato numerosi.
Grazie a Tutti!

domenica, febbraio 15, 2009

I dati del Massacro

53 partecipanti, come alla prima I love Mi e la Lord of the Cog, solo la scorsa I love Mi #2 ha fatto di più (ben 112).
Solo in 31 hanno fatto tutto il percorso nei termine e nei tempi stabiliti.
Per la cronaca i chilometri totali erano 37.4 calcolati con Google Maps e Enrico, primo classificato, ci ha messo "solo" un'ora e 35 minuti.

Partenza come ben sapete da Piazzale Valdo Fusi, tutti schierati, ma i manifesti con l'elenco dei checkpoints non ci sono, sono da Skateboarding's Finest in Via San Massimo 5, via partite!!
Il negozio è a 3 minuti in bici dalla partenza, ma mentre alcuni si limitano a seguire il flusso di chi sa dov'è, altri si fermano spersi a cercare Via San Massimo sulla cartina.
A questo punto si tratta di arrivare a 4 checkpoints in ordine libero in Torino, ovvero:
- 8 Gallery (in mezzo a zona ristoranti) Via Nizza, 262
- Cusati Bike Via Lesegno 75
- The Soul Centro Piero della Francesca Corso Svizzera 185
- Cortile del Maglio (interno cortile) Via Vittorio Andreis 18
per poi ritornare da Skateboarding’s Finest.
I punti sono a semicerchio intorno al centro per cui conviene partire dal Lingotto o dal Maglio e farli in sequenza.
Dopo un'oretta Ciuf e Gab rientrano belli belli da Skateboarding's e ... sorpresa non è finita, bisogna andare da Cycle Center in Via Nicomede Bianchi 29.
La cosa più divertente sono state le facce dei partecipanti a questo punto, specie qualcuno che aveva appena speso tutte le energie per arrivare fino a qui.
Da Cycle Center un'altra sorpresa: da veri bike messengers bisogna prendere un pacco di dimensione variabile a seconda dell'ordine di arrivo e portarlo da Promosport in Piazza Borromini 76.
I pacchi non erano enormi, ma nemmeno piccolini e in molti casi Ovidiu è stato costretto a legarli col nastro adesivo direttamente sulla schiena dei corridori.
Primo all'arrivo, tutto solo, Enrico (Enry Mega Drop), dopo alcuni minuti Marco, Gab e Ciuf, poi alla spicciolata Alberto, Simone e tutti gli altri.
Minifesticciola grazie ad Enrico di Promosport che aperto il portellone del suo fuoristrada parcheggiato davanti al negozio ha tirato fuori birre e bevande varie per tutti quanti.
(continua ...)

giovedì, febbraio 12, 2009

Per l'alleycat di sabato

Per l'alleycat di sabato ricordatevi di portare:

- bici (ovvio)
- penna o biro o matita o pennarello, insomma qualcosa per scrivere
- lucchetto per la bici
- borsa da messenger o zaino o cartella o portapacchi o simili
- 3 euro per l'iscrizione

Per tutti quelli che sono in dubbio, non sanno se venire oppure no, fidatevi ... vi conviene venire, fosse altro perchè ci sono più di 30 premi da dare e se non ci siete voi me li tengo io!

martedì, febbraio 10, 2009

Gomme blindate antiforatura


Sabato ho di nuovo forato, capita, però che palle, quando in strada usavo ancora la MTB avevo montato le Maxxis Hookworm da street con relativa camera da downhill, pesavano una tonnellata, ma almeno stavo al sicuro dalle forature.
Le gomme da 700x23c che usiamo di solito sono pensate per la bici da corsa, quindi leggerezza innanzitutto, oltretutto lo spazio per inserire nel pneumatici strisce protettive in kevlar è veramente poco e le gomme da 700c con un po' di protezione sono di solito da trekking con sezioni sopra i 32c.
Aggiungiamo che le gomme posteriori a girare senza freni si bruciano abbastanza in fretta e ha poco senso spenderci molti soldi anzi, se possibile, come ho già scritto è meglio prenderla aggratis (http://bicifissa.blogspot.com/2007/07/gomme-gratis.html)
Che fare quindi? Blindare una normale copertura da corsa.
Si prende una gomma ormai troppo usurata per essere utilizzata normalmente e si tagliano via i cerchietti rigidi sui bordi, in questo modo risulta più stretto e morbido.
Di seguito si inserisce lo stesso tra il copertoncino buono e la camera d'aria e il gioco è fatto.
Detto così sembra semplice, metterlo in pratica lo è ancora di più, il risultato è un bel po' di gomma in più a proteggere la sottile camera d'aria a costo zero anche se ovviamente la ruota risulta più peasante.
Funziona? Boh, ho appena montato il tutto sulla posteriore del Vigorelli, la provo e poi vi so dire :-)

lunedì, febbraio 09, 2009

Organizzare un'alleycat race


Organizzare una alleycat sembra una cosa piuttosto semplice, in fondo che ci vuole, basta prendere 4-5 punti a caso sulla cartina della città, una partenza, un arrivo e il gioco è fatto e in effetti, tirato ai minimi termini, la cosa è così.
Per fare un'alleycat divertente però bisogna pensare ad una distanza "giusta", non troppo corta e neppure troppo lunga, ad un giro che sia abbastanza vario e non inutilmente rischioso, coi checkpoints non troppo facili da trovare, meglio se incasinati, trovare una formula nuova e divertente che differenzi la gara dalle altre, insomma bisogna perderci un po' di tempo tra google maps e pedalate in città, nonchè reperire dei volontari per gestire i checkpoints!
Poi bisogna fare il flyer, le spokecards e ovviamente i manifesti da consegnare alla partenza coi punti da raggiungere.
In ultimo, ma non certo meno importante se si vuole fare una cosa figa, trovare degli sponsor che gentilmente mettano in palio dei premi per i partecipanti, operazione che può rivelarsi piuttosto semplice o estremamente complessa e snervante a seconda dei soggetti interpellati.
Ciliegina sulla torta, non è male se si trova pure un locale dove trovarsi dopo la gara a bersi qualcosa e fare un po' di casino.
Devo dire che ci sono TUTTI i presupposti perchè la gara di sabato venga veramente bene e di questo ne sono molto, ma molto felice, a questo punto manca solo una cosa: VOI!
(nota di servizio: se ci fosse qualcuno anche senza bici che ha voglia di fare un checkpoint comodo comodo si faccia vivo via mail)

giovedì, febbraio 05, 2009

MKE Geo


La cosa più importante di un telaio è la geometria, se la geometrie è buona, e il materiale non è scadente, la bici funzionerà bene, se la geometria è fatta a caso, la bici risulterà una merda.
Se io potessi vieterei la vendita dei telai se non la geometria degli stessi non è pubblicata sul sito di chi lo vende o non è disponibile.La geo del nuovo MKE da freestyle è molto, ma molto particolare.
Per semplicità mia le considerazioni che seguono sono riferite ad un telaio adatto a me che sono 1 e 88 con 90 cm di cavallo.
Normalmente un telaio da pista o da corsa è pensato per essere utilizzato con un attacco manubrio piuttosto lungo, se il telaio è grande parliamo di qualcosa intorno ai 12 cm e un manubrio che "sporge in avanti" sia esso da crono, corsa o pista, questo significa un telaio tendenzialmente corto, nel mio caso con un orizzontale intorno ai 58cm.
Se invece di un pista volessi una MTB, montata con un manubrio dritto o rialzato e, secondo l'uso comune un attacco relativamente corto da 8-9 cm, dovrei orientarmi su orizzontali sopra i 61cm per avere una lunghezza totale similare.
Una bici da freestyle sia essa con ruote da 20", 24", 26" o 700c funziona meglio con attacchi cortissimi da 4 a 6 cm e risers pronunciati.
Partendo da questo presupposto la Milwaukee ha geometrie che si discostano totalmente da quello che siamo abituati a vedere, la Large ha un gigantesco orizzontale di 63 cm!
Ho iniziato una discussione con Prolly sul suo blog:
Il telaio MKE è studiato per attacchi corti e quindi è più lungo, la cosa mi lascia un po' perplesso, ma ha la sua logica.
Attualmente il mio Vigorelli (orizzontale di 575mm) è montato con un attacco da 60mm per trickeggiare, ma onestamente in questo modo diventa un po' troppo corto e spaccaschiena se usato regolarmente in strada, mentre è perfetto con un attacco da 110mm.
Due conti: 575+110=685mm (misura ideale per me); 685-630(orizzontale telaio MKE)=55mm; ovvero il Milwaukee con un attacco da 55mm (che è praticamente lo standard in BMX) sarebbe per me perfetto per la strada e i tricks.
Solo il tempo dirà se la geometria del Milwaukee è destinata a diventare il nuovo standard oppure una stranezza che verrà dimenticata in pochi mesi, nel frattempo mi toccherà escogitare qualcosa per farmi un'idea più precisa.

lunedì, febbraio 02, 2009

Telai da freestyle


Quando in autunno sono comparse in rete le foto delle bici delle 2 grandi esposizioni Eurobike ed Interbike e anticipazioni dei nuovi modelli 2009 sono rimasto un po' deluso, speravo vivamente che qualcuno progettasse e producesse un telaio veramente hardcore concepito per un utilizzo urbano veramente aggressivo e freestyle.
Troppo facile produrre l'ennesimo telaio con geometrie tradizionali in acciaio a tubi stretti, quanti ce ne sono ormai in Italia? qualche decina, più o meno tutti uguali e anche di macchine da corsa in alluminio e carbonio il mercato offre svariati modelli.
Ma se voglio una bici da trattare veramente male, da saltarci giù dagli scalini, sbatterla per terra senza tante paranoie, trickare a più non posso in stile BMX non so dove andare a parare, che telaio prendere ... fino ad oggi.
Nelle scorse 2 settimane sono stati presentati 2 prodotti veramente pensati, studiati, ragionati e costruiti per un solo scopo, il freestyle con la fissa e sono il Charge Scissor e il nuovo telaio Milwaukee (o più semplicemente MKE).
La cosa più spettacolare è che questi telaio sono stati disegnati ascoltando i riders e chiedendo loro cosa diavolo volevano.
Il Charge è progettato in collaborazione con Superted e La Marche, mentre l'MKE da un po' tutta la crew nordamericana di Bootleg Sessions, tra tutti: Prolly e Burd, che, per inciso, sono i miei due riders preferiti.
Il freestyle è una disciplina nuova, le persone che meglio possono definire quali sono le migliori geometrie sono quelli che fanno questo sport, non i progettisti più o meno validi delle varie aziende che fino ad oggi hanno disegnato MTB o bici da corsa e non conoscono realmente quello che è la fissa urbana.
Se non si è capito queste bici mi piacciono e tanto, mi piacciono perchè sono diverse da quello che offre il mercato, perchè sono veramente pensate per uno scopo preciso e non "fatte a caso" come spesso succede, perchè c'è passione, perchè sono create da piccole realtà che credono veramente in questa cosa.
So che molti di voi non concepiscono i tricks, che la fissa non è fatta per codesti giochetti, se è per questo non lo era, almeno quando è stata concepita la BMX, ma anche lo skateboard o lo snowboard.
Il livello si sta alzando, il mercato offre troppi prodotti, vedremo quali ditte riusciranno a fare le differenza.