venerdì, giugno 25, 2010

40


40, minchia, da oggi sono ufficialmente vecchio.

giovedì, giugno 24, 2010

Ancora sul telaio


Il telaio è IL cuore, la parte fondamentale della bici, tutti gli altri componenti sono per così dire accessori.
Un telaio da pista, leggero, scattante e veloce, lo sarà sempre, sia montato più o meno correttamente da pista, sia con un manubrio da MTB, sia con delle ruote assurdamente pesanti come le Aerospoke, certo la scelta dei componenti esalterà o penalizzerà le caratteristiche del telaio, ma quelle sono e quelle rimarranno.
Per fare una bici si parte dal telaio, punto, non il contrario.
Quando leggo cose tipo, "allora il telaio nero e poi una bella coppia di Aerospoke", il telaio non importa, l'importante è che ci sia una coppie di ruote "che fanno figo", oppure "vorrei una bici come quelle che girano a Londra, col telaio bianco, le ruote ad alto profilo rosse e la sella Brooks Honey", della serie di tutta la bici l'unico componente che merita di avere una marca è la sella (modello preciso non importa, quel che conta è il colore), sicuramente importante, ma non certo il fondamento di una bici correttamente montata.
Per carità avere la bici bella è ... bello e fa più apprezzare il suo uso, ma la bici nasce per essere pedalata, non guardata.
La scelta del telaio è fondamentale, sia per tipologia (non potete pensare di fare una fissa da tricks col telaio da passeggio del nonno), sia per la misura (che deve essere corretta), e soprattutto un telaio cesso non può trasformarsi in una bici meravigliosa solo perchè c'è uno o 2 componenti giusti.
Comprereste per andare a correre delle scarpe da cerimonia di 2 numeri più piccole? o le prendereste senza neppure saperne la misura esatta scegliendole solo in base al colore?
Non penso proprio, ma è quello che molti fanno con la fissa.

venerdì, giugno 18, 2010

Sulla strada ci sono anch'io


Questa mattina mi ha colpito una pubblicità vista su un autobus; la scritta recita: "sulla strada ci sono anch'io" ed ho subito pensato agli utenti più deboli come pedoni e ciclisti, ma no l'immagine è di un cervo ... un cervo? a Torino? e quando cazzo mai si è visto un cervo sulle strade del centro? già mi immaginavo un'allegra combriccola di cervidi fare vasche in via Roma il sabato pomeriggio.
In realtà si tratta di una campagna di sensibilizzazione da parte della provincia di Torino sugli incidenti di notte sulle strade extraurbane con fauna selvatica ungulata (Cinghiali, Cervi, Caprioli, Camosci, Daini).
Sono quindi andato sul sito della provincia per capire bene di cosa si tratta e ho scoperto che se di notte, in auto, stirate un cinghiale che tranquillo se ne passeggia per i fatti suoi, la colpa è del cinghiale, la regione infatti ha un fondo per rimborsare "i cittadini che, loro malgrado, hanno subito un danno a causa dell'impatto con un ungulato che ha invaso la sede stradale"; come se gli animali volontariamente si scagliassero contro le auto per provocare loro danni.
Attendiamo ansiosamente una patente a punti per ungulati che non rispettano il codice stradale e attraversano fuori dalle striscie zebrate, che poi la zebra è un ungulato pure lui, gliel'avrà detto al cinghiale dove bisogna attraversare?
Se ne volete sapere di più:
http://www.provincia.torino.it/speciali/2010/incidenti_con_ungulati/

giovedì, giugno 10, 2010

Come e dove compro una fissa?


A volte mi arrivano mail disperate di persone che vogliono a tutti i costi una fissa e non sanno come fare, dove comprarla.
Sinceramente non capisco; 4-5 anni fa trovare una fissa era veramente difficile, io ci ho messo mesi per recuperare un telaio della mia misura e una ruota da riadattare, altri mesi per aspettare un mozzo da pista, ma ora è ben diverso.
Non posso dire di conoscere perfettamente tutta l'Italia, ma per la parte che conosco, posso affermare che, ovunque viviate, ci sono almeno 2-3 negozi di bici nelle immediate vicinanze.
Ora, almeno uno di questi, sarà concessionario Specialized, Giant, Kona, Cinelli, Olmo, Pinarello, Colnago, Fuji, Bianchi, Ridley, Cannondale?
Bene, TUTTE queste aziende, e ne ho dimenticate tante altre, hanno una fissa a catalogo, anche più di una, se non c'è fisicamente in negozio, si può facilmente ordinare, facile, no?
Seconda possibilità: la stragrande maggioranza dei negozi in questo paese è nata ed è specializzata in bici da corsa; se non siete dei nani da giardino o dei giganti e se non le hanno buttate via tutte, facilmente ci sarà da qualche parte, magari nel retrobottega, un telaio o una
bici di 20 anni di vent'anni fa della vostra misura, basta far ordinare una coppia di ruote complete da pista da Miche, Gipiemme, Ambrosio, Montalbetti per convertirla e il gioco è fatto.
Poi c'è internet, ci sono i negozi online, c'è Fixedforum con una sezione mercatino dove si trova praticamente tutto, insomma, non è difficile, certo bisogna stare attenti alle fregature, ai prezzi assurdamente alti, ma le possibilità sono talmente tante che non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Ma quello che mi fa cadere le palle è quando la richiesta "dove compro la fissa" arriva da qualcuno che abita a Milano ... a Milano??
Tutto il movimento della fissa in Italia nasce a Milano, le Velocity, le prime alleycat (e per un bel po' di tempo anche le uniche), si sono tenute nel capoluogo lombardo e la maggior parte dei fissati italiani vive li.
A Milano ci sono gli unici negozi in Italia nati e specializzati in fisse, la totalità dei ciclisti sa perfettamente cos'è una fissa ed è ben contento di vendervela, come cazzo fate a non sapere dove andare a comprare una bici fissa?
Inizio a pensare che forse, in realtà, una fissa non la volete veramente, perchè aprire Google e metterci dentro "negozi di bici" e il nome della città dove vivete non è così difficile ... o no?
No, meglio aspettare che aprano una succursale di Brick Lane Bikes sotto casa.
Ok, sono stato un po' duro, ma oggi come oggi è veramente facile comprare una fissa, basta volerlo.

martedì, giugno 08, 2010

Longboard in Madrid

MADRID LONGBOARD from Juan Rayos on Vimeo.

Forse non c'entra un cazzo con la fissa ... o forse no, comunque questo video è bellissimo, vedete voi se ci trovate delle similitudini coi video di fisse.

lunedì, giugno 07, 2010

Sui telai da tricks

Tom LaMarche's amazing hop from swoo on Vimeo.

Vedo già qualcuno che storce il naso; ancora tricks, ma la fissa non è fatta per i tricks, etc.
Calma.
Un telaio cosidetta "da tricks" è un telaio in acciaio bello robusto, con la forcella che barspinna, un carro disegnato per poterci mettere ruote con gomme almeno da 32-35c e un orizzontale più lungo per usare attacchi manubrio corti.
Una buona parte di fissati considera questi telai inutili, tanto i tricks vengon meglio con la BMX, vero, vero anche che con una fissa ci puoi fare freestyle, ma non solo visto che è certamente più polivalente di una biemme, ma non è questo il punto.
A me questi telai son sempre piaciuti, e ora che ce l'ho posso affermare che dovrebbero essere maggiormente presi in considerazione soprattutto da chi NON è interessato ai tricks.
Perchè?
Innanzitutto si tratta di telai la cui robustezza è a prova di bomba, sicuramente più adatti all'uso stradale di un pista puro che nasce per correre in un catino lischio come la seta, dove a meno di cadute non prenderà mai colpi, non metterà mai le ruote dentro buche o binari, non salterà mai giù da marcipaiedi e scalini, non verrà mai lucchettato grezzamente a pali e ringhiere.
In città, le gomme larghe possono essere un grande vantaggio, certo, pesano più delle gommine da 23c, ma ammortizzano le asperità e sono meno propense ad infilarsi nelle rotaie dei tram; di solito la gomme stessa è più spessa quindi meno rischio di forature e maggiore tresistenza all'usura da skid prolungati, e si trovano in versioni antiforatura, molto usate in Nordeuropa, ma anche tassellate da ciclocross se volete provare lo sterrato e chiodate per ghiaccio e neve.
Un attacco manubrio corto unito ad un manubrio riser da MTB, rende la bici più controllabile ed agile nello stretto e l'orizzontale più lungo vi permette di montarlo senza spaccarvi la schiena con una posizione in sella troppo compressa.
La bici baspinna e a voi non ve ne frega nulla, e allora, nessuno vi obbliga a farlo, la quasi totalità dele MTB tecnicamente barspinna, ma nessuno trickeggia mentre sale sui sentieri di montagna, semplicemente la forcella è più lunga rispetto ad una normale da pista, ma non esiste alcuna controindicazione alla cosa.
L'unico reale problema è che alcuni, non tutti, in realtà pochi, telai da tricks non sono predisposti per montare i freni, ma è un problema facilmente risolvibile scegliendo telai che lo permettono o prendendo una forcella dall'altezza corretta adatta allo scopo.
Se non siete grammomaniaci, non vi importa una bici che pesa un pochino di più, volete una bici comoda, polivalente adatta ad ogni tipo di strada, vi spaventano un po' le gomme troppo strette, vi stuzzica l'idea di provare qualche trick o magari un po' di fuoristrada, queste bici sono per voi ... anche se non saltate come LaMarche nel video qui sopra.