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martedì, ottobre 23, 2012

Transition Klunker mania

Ho imparato ad amare le bici con le mountainbike, downhill e freeride sono state le mie prime passioni.
Poi ho sviluppato un odio verso l'estrema complicazione delle MTB biammortizzate per queste specialità, troppe cose, troppi costi e troppi problemi.
Sono passato prima alla MTB front, poi al single speed per definitivamente sposare la filosofia essenziale della bicicletta a ruota fissa. 
Rimane sempre il tarlo della MTB, ho sempre pensato. "prima o poi una single speed rigida in acciaio con ruote da 29" e freni meccanici me la faccio".
Poi l'altro giorno ho visto la "novità" di Transition: la Klunker, l'origine della MTB, quello da cui è partito tutto.
Rigida, singlespeed e col solo contropedale .... vuoi vedere che mi piace una bicicletta col freno a contropedale?
Incredibile.

domenica, aprile 03, 2011

Fissa e Contropedale


A me in contropedale NON piace, non ci vedo particolari vantaggi rispetto ad un normale freno a pattino, anzi solo maggiori difficoltà di azionamento, ma se a qualcuno piace non ho nulla da dire; arrivo persino a comprendere ed accettare che qualche pivello, assolutamente digiuno di argomenti ciclistici, possa confondere il fisso col contropedale.
Quello che non capisco e mi fa incazzare e che qualcuno dica o scriva cosa tipo: "partire inizialmente con un mozzo posteriore a contropedale e successivamente, dopo aver maturato un certo tipo di esperienza, passare ad un mozzo fisso"
Che è un po' come dire: "vorrei imparare a fare snowboard, ma prima faccio un corso di sci, così imparo meglio"; e perchè?
L'unico vantaggio di imparare a fare snowboard sapendo già sciare (o viceversa) è che sai come è fatta la neve e come funziona una stazione sciistica, per il resto sono 2 cose completamente diverse, un po' come contropedale e fisso.
Un mozzo a contropedale è un mozzo con ruota libera, quindi potete smettere di pedalare senza difficoltà, con un particolare freno al suo interno che invece di usare delle leve sul manubrio si aziona facilmente dando un colpo di pedale all'indietro.
Un mozzo fisso è un sistema che lega solidamente la corona anteriore al pignone, non si può smettere di pedalare, l'azione richiesta per arrestare il movimento della ruota posteriore richiede forza e tecnica.
A parte che sono mozzi da bicicletta non hanno praticamente nulla in comune.
Quindi se volete una fissa fatevi una fissa, se invece preferite il contropedale, per favore non mettetelo su un telaio da pista, fatevi un bel "beach cruiser", che è nato per il "coaster brake".

martedì, luglio 01, 2008

Considerazioni sul freno a contropedale


Ho fatto una settimanina di vacanza al mare e ho avuto modo di usare un po' le bici dell'albergo: dei cruiser con ruote da 26" e contropedale più freno convenzionale caliper all'anteriore.
Innanzitutto onore al merito perchè le bici erano veramente in stato pietoso e, nonostante questo, il contropedale funzionava ancora alla grande mentre il freno a cavo all'anteriore era assolutamente inservibile, col cavo bloccato nella guaina e i pattini in gomma secchi che non facevano alcuna presa sul cerchio.
Ottima ovviamente l'idea del monomarcia su delle bici usate male e senza manutenzione, per di più in un posto di mare (l'unica bici col cambio ovviamente cambiava da schifo e non grattava in maniera drammatica solo su un rapporto per cui di fatto era diventata pure lei singlespeed).
Quello che sinceramente non capisco è il fatto che il freno a contropedale sia universalmente considerato "facile", mentre il fisso è "difficile".
Calcolato che di bici un po' ne capisco, non ho affatto trovato il contropedale facile e intuitivo come potrebbe sembrare a prima vista, riuscivo ad usarlo accettabilmente solo perchè sono abituato al fisso e sapevo cosa aspettarmi da un sistema del genere.
Dal momento che comunque il 99% delle bici in Italia è a ruota libera con 2 freni comandati da delle leve l'utilizzo di un sistema diverso richiede un certo periodo di adattamento.
Ma come va in strada?
Per frenare frena, per certi versi meglio di un fisso visto che bloccare la posteriore e facile e non è necessario avere i pedali intrappolati nelle gabbiette (decisamente scomodo e doloroso se si indossano delle infradito da spiaggia) è più difficile modulare la frenata e conseguentemente la velocità rispetto agli altri sistemi frenanti, ma il problema principale è un altro.
Con un freno attivato a cavo la frenata è immediata rispetto all'azione sulla leva, col contropedale invece a volte c'è un notevole ritardo, questo significa che a volte l'azione frenante inizia appena si inverte leggermente il senso della pedalata, altre volte è necessario compiere un movimento piuttosto ampio che non è il massimo se si devono compiere frenate improvvise anche a velocità irrisorie da lungomare.
In mezzo ai pedoni nel centro cittadino (sempre ad andatura vacanziera) mi mancava la sensibilità del fisso, ma anche solo la modulabilità di un paio di convenzionali freni a pattino per controllare la velocità.
In definitiva, secondo il mio modesto parere, come già scritto in precedenza il contropedale va bene, anzi è fperfetto sui cosidetti "beach cruiser" (letteralmente incrociatori da spiaggia) e per gironzolare sulle ciclabili in riva al mare, nel traffico meglio usare qualcos'altro.

martedì, gennaio 29, 2008

Freno a contropedale


Molto spesso il fisso è confuso col contropedale, a volte quest'ultimo è preferito al fisso perchè sembra "più semplice" da gestire, fino ad ora non ne ho mai parlato perchè il contropedale NON mi piace, ma vedo che è necessaria qualche spiegazione.
Il freno a contropedale è un sistema meccanico di frenata che risiede all'interno del mozzo posteriore e si aziona coi pedali, se si smette semplicemente di pedalare si comporta come una normale ruota libera continuando a girare, se invece si da una brusca pedalata all'indietro si blocca il mozzo.
In pratica si tratta di un normale mozzo a ruota libera come praticamente tutte le biciclette con la particolarità che il freno si attiva con un movimento del pedale invece che con le classiche leve sul manubrio.
- Vantaggi.
Il sistema frenante, essendo all'interno del mozzo, è protetto da sporcizia e altri agenti contaminanti per cui funziona anche quando piove, cosa che non si può dire dei freni a pattino che agiscono sul cerchio della ruota più soggetto a sporcarsi e bagnarsi.In più, rispetto alla fissa si può smettere di pedalare, lasciando correre la bici.
- Svantaggi.
La frenata non è in alcun modo modulabile, per cui: o frena oppure è libero, non è possibile controllare la velocità rallentando gradualmente come succede col fisso o con qualunque altro sistema frenante.
Il freno inoltre non è particolarmente potente e, essendo all'interno del mozzo difficile, se non impossibile, da regolare.
Il freno a contropedale è utilizzato con successo in nord Europa su bici da città che percorrono a velocità sempre moderate le piste ciclabili molto spesso in condizioni climatiche avverse, per questo utilizzo è perfetto, ma è troppo limitato per ogni altro utilizzo, tanto più per una bici che vuole essere veloce e scattante nel traffico cittadino.