
Ho fatto una settimanina di vacanza al mare e ho avuto modo di usare un po' le bici dell'albergo: dei cruiser con ruote da 26" e contropedale più freno convenzionale caliper all'anteriore.
Innanzitutto onore al merito perchè le bici erano veramente in stato pietoso e, nonostante questo, il contropedale funzionava ancora alla grande mentre il freno a cavo all'anteriore era assolutamente inservibile, col cavo bloccato nella guaina e i pattini in gomma secchi che non facevano alcuna presa sul cerchio.
Ottima ovviamente l'idea del monomarcia su delle bici usate male e senza manutenzione, per di più in un posto di mare (l'unica bici col cambio ovviamente cambiava da schifo e non grattava in maniera drammatica solo su un rapporto per cui di fatto era diventata pure lei singlespeed).
Quello che sinceramente non capisco è il fatto che il freno a contropedale sia universalmente considerato "facile", mentre il fisso è "difficile".
Calcolato che di bici un po' ne capisco, non ho affatto trovato il contropedale facile e intuitivo come potrebbe sembrare a prima vista, riuscivo ad usarlo accettabilmente solo perchè sono abituato al fisso e sapevo cosa aspettarmi da un sistema del genere.
Dal momento che comunque il 99% delle bici in Italia è a ruota libera con 2 freni comandati da delle leve l'utilizzo di un sistema diverso richiede un certo periodo di adattamento.
Ma come va in strada?
Per frenare frena, per certi versi meglio di un fisso visto che bloccare la posteriore e facile e non è necessario avere i pedali intrappolati nelle gabbiette (decisamente scomodo e doloroso se si indossano delle infradito da spiaggia) è più difficile modulare la frenata e conseguentemente la velocità rispetto agli altri sistemi frenanti, ma il problema principale è un altro.
Con un freno attivato a cavo la frenata è immediata rispetto all'azione sulla leva, col contropedale invece a volte c'è un notevole ritardo, questo significa che a volte l'azione frenante inizia appena si inverte leggermente il senso della pedalata, altre volte è necessario compiere un movimento piuttosto ampio che non è il massimo se si devono compiere frenate improvvise anche a velocità irrisorie da lungomare.
In mezzo ai pedoni nel centro cittadino (sempre ad andatura vacanziera) mi mancava la sensibilità del fisso, ma anche solo la modulabilità di un paio di convenzionali freni a pattino per controllare la velocità.
In definitiva, secondo il mio modesto parere, come già scritto in precedenza il contropedale va bene, anzi è fperfetto sui cosidetti "beach cruiser" (letteralmente incrociatori da spiaggia) e per gironzolare sulle ciclabili in riva al mare, nel traffico meglio usare qualcos'altro.