giovedì, ottobre 28, 2010

Ancora sulle bici da tricks


Quando mi è arrivato il Nobrain da Trick ho pensato che avrei continuato ad usare il Vigorelli come bici veloce e tutto fare, una bici da tricks è troppo specifica per essere usata come bici primaria.
All'inizio è stato così, solo freestyle, poi mi sono preso per il polo e l'ho quindi modificato di conseguenza, con protezione fintalenticolare all'anteriore, rapporto corto e freno posteriore, seminando il terrore tra gli altri giocatori col carroarmato indistruttibile.
Per mille motivi ho smesso col polo e coi tricks e la bici è tornata "normale": brakeless, con un rapporto 46:17 e i gommoni da 35c.
Già i gommoni, finalmente ho montato le gomme per cui era stata disegnata, prima avevo usato massimo 28c, ed è stata la svolta, perchè in questo modo è passata da una bici da pista pesante a un trita asfalto, buche, pavè e binari ed ha iniziato ad avere una marcia in più in città.
Nella mia testa il Vigorelli continuava ad essere La bici, ma in realtà usavo sempre la Nobrain, all'inizio per provare diversi montaggi per capire qual'era meglio, e poi perchè usarla è diventato più facile e divertente; certamente coi gommoni è più lenta, ma gli stessi permettono di passare senza problemi ovunque e alla fine vai veloce uguale.
Il Vigorelli, da quando ce l'ho, è sempre stata la bici "da tenere bene", montata con attenzione ed usata con cura e riguardo, dopo anni sembrava ancora nuovo, la Nobrain invece è nata per essere maltrattata, e si vede dai segni sulla vernice, ma per questo è più vissuta, un po' più mia, col suo montaggio assurdo e decisamente poco "leccato".
Non ho neppure una foto recente, ma tutte le volte che la guardo capisco che è veramente la mia bici e tutte le volte che sotto le ruote c'è qualcosa diverso dall'asfalto perfetto ringrazio di averla, perchè, forse, le fisse da tricks sono la soluzione migliore per girare in città.

mercoledì, ottobre 27, 2010

Evoluzione delle fisse da tricks


Quando i fissati hanno iniziato a fare tricks l'unica soluzione era di prendere un bel telaio da pista e metterci una ruota da 650c per poter barspinnare, pessima soluzione specie se la base era, come era quasi sempre a giudicare i primi video americani, un Bianchi Pista Concept con forca in carbonio.
Poi è arrivato il Volume Cutter, il primo "vero" telaio freestyle, per stessa ammissione di quelli di Volume "quasi per caso", ovvero questi hanno fatto un telaio da pista con le stesse caratteristiche dei loro telai da BMX, acciaio e qualche rinforzo e la gente ha iniziato a comprarli pensando che fossero da tricks, la prima serie non lo era per nulla, in particolare le forcelle non baspinnavano e si spaccavano in tempi paurosamente brevi, sono corsi ai ripari ridisegnando la forcella e modificando il telaio per gomme larghe.
Il Milwaukee Bruiser ha segnato il nuovo standard, top tube più lungo per attacchi manubri corti, passaggio ruota ampio, rinforzi, predispozizione per freni ad U da BMX.
Altri telai hanno seguito l'esempio, l'uso di una guarnitura a 3 pezzi da BMX è diventato d'obbligo, ma fino a qui si è sempre trattato di telai con ruote da 700c che potevano essere usati per tutto, dai tricks al polo, dalla alleycat races al messenging, al commuting.
Next step: prova e riprova i cerchi da 700c si spaccano tutti e le gomme large, molto larghe diventano indispensabili, per cui si iniziano ad usare le ruote 26" da MTB su telai concepiti per le 700c, anche per eliminare a sgradevole interferenza tra pedale e ruota in barspin, si montano i pegs e la sella pivotal superbassa e pressochè impedalabile, per facilitare il bunnyhop e gli atterraggi dai saltoni.
All'Interbike di settembre diverse aziende propongono fisse da tricks specifiche per ruote da 26" che sono sempre più bici estreme e sempre meno quelle bici polivalenti che a me piacevano molto.
E i telai per le 700c? Che fine han fatto?
Anche se Lamarche gira ancora con ruotone con sezioni oltre i 2", praticamente tutti gli altri forti sono passati a ruote più piccole.
I campioni del mondo 2010 di bike polo sono di Milwaukee e usano i Bruiser, ma sono sponsorizzati e conta fino ad un certo punto, nel polo si continua ad usare qualunque tipo di bici, difficile ancora stabilire realmente quale sia la bici migliore.
I telai da freestyle progettati per le 700c sono quindi superati?

lunedì, ottobre 25, 2010

No Ridiculous Car Trips

No ridiculous car trips from Martin Lang on Vimeo.


A Malmo in Svezia, una delle citta al mondo dove la bici è più utilizzata fanno delle campagne per convincere la gente a smettere di usare l'auto.
Per "Ridiculous Car Trips" si intendono quegli spostamenti su distanze così brevi che in bici (e a volte anche a piedi) ci si mette meno tempo e dove l'utilizzo di un mezzo come l'automobile risulta, appunto, ridicolo.
Non fanno campagne radicali tipo "butta via l'auto" come a volte capita di sentire e che non portano a nulla, perchè se all'automobilista dai dello stronzo, questo si incazza e l'auto continua ad usarla, invece a dargli del ridicolo spiegandogli in modo simpatico e divertente che si fa prima in bici ci sono maggiori probabilità che si converta.

venerdì, ottobre 22, 2010

HEXBUG - Muoversi a caso


Gli Hexbug sono dei simpatici microrobottini che simulano il comportamento degli insetti, in particolare il Nano ha la peculiarità di muoversi in maniera erratica, o più semplicemente a caso.
Un po' come molti apprendisti fissati che spesso, con la scusa di risparmiare comprano compulsivamente cose a caso che hanno l'unico vantaggio di costare poco, come il pesantissimo telaio da passeggio ruggino anni 40, coppia di cerchi spaiati con pista frenante visibilmente rovinata dall'usura, mozzi filettati da bici da corsa, pedivelle Lasco colorate, mozzo anteriore marcio, manubrio da corsa.
Poi quando mettono insieme il tutto scoprono che hanno speso per la riverniciatura del telaio una cifra folle, i cerchi sono a 32 fori e i mossi a 36 e il ciclista per montarli vuole dei soldi, inoltre i cerchi non sono del tipo che servirebbe su quel telaio, su un mozzi normale skiddando il pignone si svita, le pedivelle made in Asia vogliono un movimento JIS che nessuno fa con filettatura italiana come vorrebbe il telaio, il mozzo è inchiodato sarebbe da smontare e reingrassara, ma ci vogliono le chiavi apposite e il manubrio è scomodo e un riser faceva più figo.
Alla fine a comprare tutto nuovo si spendeva quasi uguale con un risultato nettamente migliore.
Se guardate il filmato scoprirete che il Nano è colorato, simpatico, cerca di fare tricks ... ma è un robot o davvero un aspirante fissato?

giovedì, ottobre 21, 2010

Reperibilità materiale Fissa Vs Skate



Qualche anno fa, quando ho scoperto la fissa, trovare del materiale era una vera impresa, nessuno lo teneva, nessuno voleva ordinarlo e soprattutto nessun negoziante aveva voglia di sbattersi a cercare nel retrobottega roba vecchia che aveva.
Ora la storia è cambiata, ma rimango sempre basito quando un negoziante non vuol venderti qualcosa.
Per chi non lo sapesse, ho 2 figli, il più grande, 4 anni e mezzo, qualche tempo fa se ne esce che il suo sport preferito è lo skateboard, bello che io in skate non ci sono praticamente mai andato, comunque con la scusa mi sono preso un longboard, che volevo comprare da tempo, il pupo si è appassionato anche se lo ha usato sempre e solo da seduto tipo slitta, così ho deciso di comprargli uno skate suo.
Un bimbo ha bisogno di uno skate da bimbo e ovviamente non esiste che io gli prenda una merda di similskate dei Gormiti a 19.90 in un negozio di giocattoli, ora, ci sono decine di aziende che fanno skate completi in misura micro e mini, si trovano in Italia?
Con estrema difficoltà, il bello è che quando qualche giorno fa sono passato dal mio negoziante di fiducia di snow a chiedere se aveva skate da bimbo questi mi ha tranquillamente detto che era meglio cercarle in un negozio di giocattoli perchè nessuna ditta con cui lavorava li distribuiva.
Ora è abbastanza ovvio che un normale genitore non voglia spendere quei 150 e più euro per uno skate superfigo da pro, e che magari si fanno più soldi a vendere tavole a un target che ha più voglia di spendere (e qui mi sembra il classico ragionamento dei negozianti di bici che preferiscono vendere bici da corsa da millemila euro che sbatersi con le fisse), ma non ci pensa nessuno che il bimbo che cresce a skate domani chiederà lo zaino di Vans o Volcom invece di quello di Ben10?

giovedì, ottobre 14, 2010

BFF 2010


Qualcuno si starà forse chiedendo perchè io non abbia scritto nulla sul Bicycle Film Festival.
Ho scritto e partecipato alle prime due edizioni, la terza non sono andato a Milano per gravi problemi personali, le ultime due l'ho semplicemente ignorato, non perchè non mi piaccia o quelli del BFF mi abbiano fatto qualcosa, ma semplicemente perchè ho scelto di non andare e, non partecipandovi, mi sembra sinceramente un poco stupido postare flyers di eventi senza poi corredare il tutto da parole ed esperienze, per cui preferisco non farlo.
Ho dato ampio spazio sul blog alle prime edizioni poichè 5 anni fa del BFF non ne parlava nessuno, ora, tra siti, blog e forum di fisse ce più roba in rete di quanto un appassionato possa leggere e del BFF ne parlan pure giornali e riviste e per fortuna poichè un festival della bici non deve essere solo un evento per pochi apassionati, ma per tutti.
Comunque se siete appena arrivati da Marte e ancora non lo sapete, questo weekend a Milano c'è il Bicycle Film Festival, ci sono dei film di bici, ma soprattutto ci sono un sacco di eventi, gare e garette, se non sapete cosa fare andateci.

Odio le selle Brooks


Le Brooks non mi piacciono, non mi sono trovato bene quando l'ho provata (e l'ho usata per un tot di km, ci ho messo il suo grasso, tutto quando, ma niente) e in più non mi piacciono esteticamente, preferisco linee più moderne.
Fin qui nulla di grave, molti ne sono entusiasti, è indubbio che esteticamente siano bellissime e secondo molti decisamente comode, è giusto che ogni ciclista faccia le sue scelte ragionate in fatto di componenti e decida per quelli che preferisce, fin qui nessun valido motivo per odiarle.
Non mi piacciono molti altri pezzi e componenti, assolutamente normale e logico, tra tutto quello che offre il mercato, preferire alcune cose piuttosto che altre, ma c'è una cosa che mi fa imbestialire delle Brooks ...
Tutti quelli che mettono sul mercato delle bici di merda similfisse con telai da passeggio tirati fuori da non si sa dove, con geometrie a caso, con componenti beceri supereconomici, guarniture stampate da bici da supermercato, POI ci mettono sopra una sella Brooks che da sola vale più di tutto il resto della bici e la bici, agli occhi dei più inesperti diventa "bellissima" un oggetto di lusso.
Cazzo è una bici che fa vomitare, che costa 2-3 volte quello che dovrebbe effettivamente costare e solo perchè c'è una sella in cuoio di un marchio famoso diventa figa.
NON E' che una bici con una sella Brooks sia per forza una bici figa!

martedì, ottobre 05, 2010

Motovelodromo Torino

Motovelodromo Torino from Zino on Vimeo.

A Torino c'è un velodromo, è un impianto piuttosto datato, è stato inaugurato nel maggio del 1920 (!), che dimostra i suoi anni, ma ha il grosso vantaggio di essere a 2 passi dal centro, in corso Casale.
Tempo fa mi ero informato sulla possibilità di girarci in bici, ma purtroppo gli orari erano limitati a orari assurdi per adulti che lavorano, fino alle 1700 in settimana e chiuso il sabato e domenica.
Ora c'è una interessante iniziativa per "salvare" il Motovelodromo volta innanzitutto ad estendere gli orari di apertura per far rivivere questo impianto; si tratta di una raccolta firme per dimostrare che di gente interessata al velodromo di Torino ce n'è.
Per ulteriori info:
http://www.facebook.com/group.php?gid=110852938962870

lunedì, ottobre 04, 2010

Tricks e Polo 2010


Qualche anno fa una fissa da tricks era un normalissimo telaio da pista montato con un manubrio riser da MTB e una ruota da 650c per poter fare barspin.
Solo annetto fa per giocare a polo serviva una bici qualunque, punto.
Se avevi un telaio fisso, senza freni, con un manubrietto e una ruota che ti permettesse di girare su se stessa, potevi correre un'alleycat, fare tricks, giocare a polo, andare al lavoro tutti i giorni e a bere una birra la sera.
Ora per i tricks serve una bici dedicata con ruote da 26", assi da 14mm per i pegs e una sella superbassa e per giocare a polo ci vuole un rapporto dannatamente corto, il freno e magari la ruota libera.
Per fortuna alleycat, commuting e cazzeggio si possono continuare a fare con qualunque bici.
Il fatto è che in particolare il polo è passato in brevissimo tempo da un esilarante passatempo a uno sport in tutto e per tutto con allenamente importanti, tornei e ovviamente bici dedicate, d'altra parte non si può pensare di partecipare ad una competizione internazionale di polo con una bici col manubrio da pista e un rapportone, così come era ovvio che i tricks non si postessero limitare per sempre a roba che con un po' di impegno imparavi a fare in qualche settimana.
Il livello si alza, mentre qualcuno già è nostalgico della scena di solo 10-12 mesi fa, altri sono gasati da quella attuale.