venerdì, luglio 23, 2010

Innovazione


Mi piace quando vedo qualcuno che si sbatte a creare qualcosa di veramente innovativo, il marchio americano Milwaukee è ultimamente in cima alla lista delle mie personali preferenze.
L'ultimo nato è una forca da polo, spaziata 120mm, significa che per la ruota anteriore si usa una posteriore, col risultato di avere una bici con 2 ruote identiche ed intercambiabili.
Non è una novità in assoluto, l'aveva già fatto Surly anni fa col Pugsley, una MTB da trekking estremo, spaziata davanti e dietro 135mm.
Il Pug nasce per un utilizzo su lunghe distanza in terreni coperti di sabbia o neve, la possibilità che la sporcizia possa bloccare il meccanismo ci ruota libera ha fatto optare per questa soluzione.
Nel polo può capitare di rompere una ruota, avendole uguali, si può portarne una sola di ricambio, oppure usare quella rimasta buona nella posizione in cui si usa il freno e quella più conciata nell'altra.
Se avessi avuto questa forca e 2 ruote uguali avrei potuto continuare a giocare col freno quando ho storto la mia posteriore.
Il problema è che un mozzo posteriore costa e pesa di più di un anteriore, ma per avere una bici definitiva mi sembra una spesa accettabile.
Anche se la bici è sembre quella, c'è ancora molto spazio per innovare, basta avere voglia di farlo.

mercoledì, luglio 21, 2010

Seggiolini portabimbo #1


Parliamo un po' di seggiolini portabimbo.
Accessorio indispensabile o quasi se avete bambini piccoli, non è così facile scegliere quello giusto.
Innanzitutto perchè, al pari di molti accessori "da città" la maggior parte dei negozi specializzati in bici da corsa e/o mountainbike li snobbano e neppure li hanno disponibili.
Se li hanno, spesso hanno un solo modello, generico, alla richiesta di informazioni la rispostà è molto vaga perchè è un prodotto che non conoscono e non hanno interesse a vendere.
Spesso gli unici che si riescono a trovare sono fatti abbastanza male, seppur apparentemente con tutti i dovuti certificati a norma di legge a posto.
Come orientarsi per non fare errori che potrebbero causare proplemi al pupo e rendere l'utilizzo da scomodo ad un vero inferno?
Tanto per incominciare scordatevi di portare un pupo di pochi mesi in bici su un normale seggiolino, i neonati hano una muscolatura di collo e spalle poco sviluppata, di solito nei primi mesi di vita non riescono neppure a tenere la testa dritta, trasportarli su qualcosa che non sia una carrozzina o un seggolino a ovetto per utilizzo automobilistico significa rischiare che si facciano seriamente male, per cui se volete/dovete usare la bici l'unica soluzione valida è montare un ovetto per auto su una bici da carico o un carrello.
Quando il pargolo cresce ed è in grado di stare correttamente seduto si può passare ad un normale seggiolino da bici; ce ne sono di 2 tipi, anteriore e posteriore, il primo è valido fino a 14Kg di peso, il secondo fino ai 22kg.
Apparentemente quello anteriore è il migliore, il pupo si diverte guardandosi in giro, il genitore che pedala ha la creatura sotto gli occhi, ci sono però alcune grosse controindicazioni.
Prima di tutto davanti si prende un sacco di aria in faccia, insieme a polvere e moscerini, il consiglio è usare da subito un parabrezza, pena trovarsi il bimbo raffreddato ogni qual volta si prende la bici.
Il secondo è che se avete un figlio molta agitato guidare può diventrare da scomodo a quasi impossibile; già il peso concentrato sullo sterzo non facilita, ma se il passeggero inizia a dondolarsi a destra e sinistra, mettere le mani sul manubrio, sui freni e sul campanello, tanti auguri.
Anche se personalmente non ho avuto il problema mi hanno anche segnalato che in alcuni casi le gambette del bimbo possono essere schiacciate o comunque urtate girando il manubrio.
Il modello posteriore è decisamente più comodo e polivalente visto che lo usate fino ai 5-6 anni della creatura, la cosa sconvolgente è che buona parte dei modelli in circolazione sono per il pupo dannatamente scomodi, se vi capita fateci caso, moltissimi seggiolini si fissano troppo vicini alla sella, rimane poco spazio e il piccolo si ritrova incastrato tra sella e schienale con la faccia schiacciata sulla schiena o peggio il culo di chi pedala e non è un bello spettacolo.
Dopo varie ricerche il modello, secondo me, il migliore in assoluto sul mercato è l'Hamax Siesta posteriore.

lunedì, luglio 19, 2010

Il mondo è bello perchè è avariato

Quando 4 anni fa ho iniziato a scrivere questo blog non c'era quasi nulla in rete sulla fissa, ho seguito un insegnamento che mi è stato dato molto tempo fa: "scrivi quello che vorresti leggere" e così ho fatto.
Mi sono documentato, ho letto molto, certo il mio approccio ha dato fastidio a qualcuno, ma qualunque cosa tu faccia qualcuno ce l'avrà con te per cui poco importa.
Pensavo dopo 4 anni di aver scritto tutto o quasi quello che c'è da sapere e poi penso sempre che quando qualcuno si appassiona seriamente a qualcosa che non conosce abbia anche la voglia di documentarsi e conoscere.
Qualche giorno fa passo da Cycle Center e Ovidiu stava montando una fissa: il suo proprietario ha recuperato tutti i pezzi con estrema attenzione (la guarnitura l'ha fatta comprare da un amico a Londra) e poi ha portato il tutto in negozio per il montaggio, fin qui nulla di male, ha relativamente poco senso comprare tutti gli attrezzi se non lavori di continuo sulle bici e magari rischiare di fare dei casini , meglio affidarsi a chi lo fa di mestiere.
Il tipo sembrava piuttosto esperto, mountainbiker alla sua prima fissa, su un telaio bello cattivo da pista senza freni e senza possibilità di montarli, tra l'altro ha lasciato a casa la ruota anteriore per cui penso sia in auto o a piedi.
Saluto prima che la bici sia finita; dopo qualche giorno chiamo Ovidiu al telefono e mi racconta una storia a cui onestamente stento a credere, non fosse che chi me l'ha raccontata è assolutamente degno di fiducia.
Il tipo della bici dopo essere uscito col telaio in spalla ritorna dopo mezz'ora con la bici completata sempre in spalla e dice che il mozzo posteriore non funziona, dando mezza pedalata all'indietro non si blocca (!!!).
Ovidiu esterrefatto, gli spiega che è una fissa, non un contropedale e gli consiglia di andare molto piano per i primi tempi.
Dopo 2 giorni ancora il tipo ritorna, deve cambiare il rapporto, (un perfetto per iniziare 48-19), con uno più duro (!), perchè è andato a fare un giro in collina e frulla troppo in discesa.
Ora per chi non è di Torino, la collina, nonostante sia una collina, e non una vetta alpina, è piuttosto ripidina, sarò sega io, ma il 48-19 mi sembra già piuttosto impegnativo per salirla, non userei un 48-16 per andare a Superga, ma soprattutto, fino a ieri non confondevi la fissa col contropedale e ora scendi brakeless dal Pino?
Mah, morale: "il mondo è bello perchè è avariato"

giovedì, luglio 01, 2010

Le cavallette!!

Poche scuse, ultimamente sono un po' latitante, per mille motivi sono sempre superincasinato e non ho ne testa ne tempo di postare sul blog.
Un consiglio per chi è appena arrivato o frequenta da relativamente poco tempo, leggete un po' di vecchi post, in questi 4 anni ne ho scritti più 450, se avete dei dubbi sulla fissa, quasi sicuramente da qualche parte qui dentro c'è la risposta e non è male guardare e riguardare cosa succedeva nel mondo della fissa qualche anno fa.