lunedì, febbraio 16, 2009

Ringraziamenti


Un sacco di gente ha contribuito al successo del Massacro di San Valentino.
Innanzitutto la cosa che ha funzionato a meraviglia è stata la collaborazione tra Bicifissa e la neonata crew torinese 10Cento, un lavoro di squadra che ha permesso di mettere insieme tutti i tasselli alla perfezione.
Successivamente è doveroso ringraziare gli sponsors che si esposti finanziariamente mettendo fior fiore di premi, prima di tutto Ovidiu col suo nuovo negozio Cycle Center, che tra buoni sconto e pezzi di bici è stato strageneroso, Cinelli con manubrio, sella, nastri e in anteprima italiana le nuove magliette, Iuter con un interessante pacco di capi di abbigliamento, i ragazzi di 10Cento che hanno stampato un bel po' di T-shits, Traffic Kills da cui in extremis sono arrivate un po' di borsine e Promosport che ha offerto il rinfresco all'arrivo.
Grazie mille a Matteo di Skateboarding's Finest, a Gianluca di The Soul, a Marco di Cusati Bike, a Enrico di Promosport, a Marco di paramanubrio.blogspot e alla mia splendida moglie Stefy per aver gestito i checkpoints e l'arrivo.
Grazie a Victor e al Puddhu per il party serale.
Grazie a tutti quelli che hanno scattato foto, se le mettete su flickr o simili per favore giratemi i links altrimenti mandatemele via mail che tutti quanti le vogliono vedere!
Ovviamente tutto lo sbatto per organizzare sarebbe stato totalmente inutile se VOI non aveste partecipato numerosi.
Grazie a Tutti!

3 commenti:

Enrico ha detto...

Direi che è giusto che dica qualcosa sulla mia esperienza di sabato che si è poi conclusa nel migliore dei modi.

Parto subito dalle lamentele: avrei gradito partire un po' più in orario, giusto per evitare di viaggiare col buio nell'ultimo pezzo.

E ora gli elogi.
Grande Aldone che ha organizzato tutto al meglio, si è sbattutto per trovare sponsorizzazioni e negozi disponibii a collaborare all'evento.
Grandi i ragazzi di 10cento che hanno iniziato la loro attività crewesca con un ottimo evento.
Grande Puddhu bar col suo parcheggio custodito e atmosfera cordiale
Grandi tutte le persone che hanno fatto il loro dovere ai checkpoint.
Grandi gli sponsor che hanno messo a disposizione tanta robina interessante.
Grandi tutti gli altri partecipanti che sono stati dei degni avversari e mi hanno fatto sudare questa vittoria.

E ora qualche considerazione.
Mi è piaciuto vedere alla partenza tanti corridori di diversa estrazione ciclistica: fissati brakeless e non, singlespeeders, mtbikers, gente con bici da passeggio, etc... tutti uniti dalla voglia di divertirsi. Appena iniziata la gara c'era il delirio: gente che schizzava ovunque, automobilisti e passanti che non capivano cosa stesse succedendo, curiosi e amici... fantastico!

Ma veniamo alla gara: io ho fatto il giro in senso antiorario. Cortile del maglio, Piero della Francesca e Otto gallery sapevo bene dove fossero, via lesegno non ne avevo la minima idea, ma ho pensato che se i checkpoint erano disposti in modo bene o male uniforme sarebbe stato più vicino al lingotto che agli altri 2. Botta di culo, c'ho preso! Passo dal cortile del maglio, faccio il lungo dora e attraverso la ferrovia in via stradella e mi piazzo sullo stradone nuovo che costeggia la nuova ipercoop di via livorno e infine eccomi da the soul dove sono arrivato insieme ad un altro ragazzo (quello che poi è arrivato secondo, Marco se non mi sbaglio) ed eravamo i primi. A quel punto panico: tiro fuori il tutto città e cerco sta cazzo di via lesegno... trovata, era effettivaente sulla strada per il lingotto, pronti via! uscendo becco ciuf e gabriele che arrivavano. Inizio a scannare come un animale e affronto la salita in corso Svizzera e poi, ipotizzando la lentezza causata dal mercato del sabato pome mi sposto in corso Lecce, prima controviale in contromano e poi direttamente nel viale centrale con tanto di sottopasso. Appena esco a riveder le stelle giro a sinistra e imbocco via capriolo, poi corso Peschiera, corso Racconigi, un'altra via di cui ignoro il nome e attraverso corso Rosselli col rosso pieno giocandomi un paio di jolly. Passo la ferrovia e chiedo a un passante dove fosse via lesegno, questo me lo dice e arrivo al terzo checkpint insieme ad altri 2 concorrenti. Timbro e via! un po' imbottigliati nell'ennesimo mercato pomeridiano, ma ci liberiamo subito degli autoimmobilisti inscaolati e costeggiamo lo stadio. A quel punto imbocco la passerella per atraversare la ferrovia e entrare nell'otto gallery. Qui inizia la sfiga: io e un altro giriamo a zonzo e non troviamo il checkpoint. Allora usciamo dal centro commerciale e iniziamo a vagare all'esterno per nulla aiutati dai recenti lavori su via nizza. Marco mi fa: "hey, ma dice zona ristoranti, forse è l'Eataly" andiamo a cannone verso l'Eataly, ma il numero civico non corrisponde... CAZZOOOO!!!!! ci separiamo e io ritorno dentro, pedalo sulla rampa ma poi scendo e mi faccio tutta l'otto gallery con bici a mano (conscio dell'incazzatura della sicurezza interna contro i ciclisti dopo una massa critica indoor di qualche anno fa). Finalmente ripasso nella zona ristoranti e becco il checkpoint. Qualche bestemmia e scopro che sono il 18esimo... NO!!! Penso: "gara finita, anche ammesso che metà di questi 17 che ho davanti abbiano fatto il giro al contrario passando di qui come primo checkpoint, 8 corridori sono troppi da rimontare" Però, visto che pensavo mancasse solo più il traguardo ho comunque scannato per cercare di beccare qualche premio di consolazione. Quindi mi immetto in via ventimiglia e pedalo forte sulla corsia del bus fino in piazza carducci. A quel punto giro a destra in corso bramante e poi a sinistra in corso massimo per poter andare forte senza macchine e semafori nel parco del valentino. Scelta vincente: giungo alla partenza da skateboarding finest dove aldone col suo sorriso stronzetto dice che non è un cazzo finita e dobbiamo andare in una via che non ho mai sentito ma è in una zona che conosco. Dice anche che davanti ne ho solo 2! mi ritorna un po' di speranza e parto alla cieca. Nel tragitto un altro concorrente mi dice che è una traversa di corso svizzera. Bene, rilancio a mille in via po e, per evitare il pavè, allargo il giro passando da corso matteotti e poi vittorio. Arrivato in corso Svizzera giro e inizio a chiedere ai passanti dove sia sta via nicomede bianchi... buio totale "È qui in zona, ma non so bene dove..." mmmmm fantastico... arrivo in via nicola fabrizi e ribecco marco. Lo seguo. Mentre pedalo scoraggiato sento lui che chiede indicazioni a un passante e questo gli risponde che è la continuazione della via che stiamo percorrendo... Yeah! dopo poche centinaia di metri arrivo e ribecco ciuf e gabriele... sorpresa: siamo dei bike messenger e dobbiamo portare un pacco in piazza borromini... e dov'è? "davanti alle cantine Risso" dice Ovidiu, ok sono un ciucatùn e non mi posso sbagliare! Infilo il pacco nello zainetto ma è troppo lungo e non entra tutto (mandate a letto i bambini) così Ovidiu ci scoccia il pacco attorno alla schiena. Pacco fermo ma respirazione bloccata e casco che sbatte contro il pacco... ottima condizione per pedalare, però intanto sono al passo coi primi. Percorriamo a ritroso via bianchi e via fabrizi mettendo in campo tutta la nostra esperienza di ciclisti urbani scartando rotaie, automobili parcheggiate a centro strada e automobili lumacoidi incodate nel traffico. All'intersezione con corso svizzera gli altri procedono dritti mentre io giro a sinistra. Breve tratto di slalom nel mercato, poi discesa e a destra in corso Regina. A questo punto entro in trance agonistica e non capisco più un cazzo: devo ANDARE PIÙ FORTE CHE POSSO. Mi piazzo nel viale centrale e brucio tutto: semafori, automobili, stop, precedenze. Incrocio bandit che mi urla "fissato!" rispoondo con un cenno del capo e proseguo. Il naso cola e sbavazzo dalla bocca, ma non c'è tempo per pulirsi. Mi faccio pure i due sottopassi e passata porta palazzo inzio a crederci confortato dalla leggera discesa. Arrivo al ponte sul po, infilo tutte le auto in coda, passo col rosso pieno, taglio la strada a una macchina che mi strombazza, un pedone invesice contro di me e arrivo al traguardo tutto solo. Mi guardo intorno, vedo Aldone che rovistava nel bagagliaio di un'auto e gli chiedo: "E adesso?"
Risposta:
"Sei il primo, hai vinto"

Segue giustificato delirio e festeggiamenti.

Un grazie particolare alla mia bici senza la quale tutto ciò non sarebbe stato possibile. Alla prossima!

Danx ha detto...

Yeahh bravo Enry!
La partenza è stato il momento più coool, per dirla alla Aldone!
PS: limmortaci al mercato :)

Anonimo ha detto...

fate vedere un pò di bici?