Perchè non sai mai cosa aspettarti, ogni volta è diverso, quanta gente ci sarà? quanti checkpoint? saranno tutti imboscatissimi? sarà tanto lunga? riuscirà a farla tutta? mi perderò? soprattutto che tempo farà? pioverà come l'ultima alleycat milanese? le previsioni meteo non fanno ben sperare con possibilità di piovaschi e temporali sparsi ... vedremo.
Su Milano c'è un bel sole sabato pomeriggio, alle colonne di San Lorenzo incontro Andrea e faccio conoscenza con i ragazzi di Vicenza e di Pordenone, si chiacchiera un po' e poi ci spostiamo a casa di Andrea che ospiterà un po' di gente per la notte, mi organizzo la borsa, fa un caldo ... che faccio lo prendo il giacchino impermeabile, vabbe tanto non pesa, i parafanghi però li lascio, sono inutili. Arriviamo alla partenza, c'è un bel po' di gente, coi ragazzi di Vicenza cerchiamo di capire qual'è l'indigeno da seguire per non perderci subito, ci iscriviamo, Nora segna e nomi e, vabbè, ma non ci dice nulla? e i checkpoints? bici lucchettate tutte in fila da una parte della piazza e tutti noi dall'altra in attesa di indicazioni e ora?
Andrea, smette di far foto e inizia ad infilare nei raggi delle bici dei fogli A4.
I checkpoints sono scritti sul foglio, l'ordine è libero, bisogna solo farli tutti, il gioco oltre a pedalare veloce, è scoprire qual'è la strada più corta e semplice per farli tutti.
Via!
Si corre verso le bici, leggo i checkpoint, iniziamo bene, a parte Piazza San Babile e casa di Andrea non ne conosco nessuno, si inizia a consultare le cartire, qualcuno parte subito in direzione a caso, con un gruppone di 10 iniziamo a spostarci verso sud, anche per toglierci dal centro.
Ad ogni checkpoint bisogna scrivere qualcosa sul foglio, nome sul capanelli, numero di finestre, insegna del negozio, solo in San Babila ci sarà qualcuno, l'arrivo non è scritto, ce lo diranno, boh?
Al primo checkpoint ragioniamo con un po' più di calma, facciamo prima il sud, poi ci spostiamo a nord passando per Sempione e Brera e ci teniamo San Babila per ultimo, visto che facilmente l'arrivo sarà in centro.
Si pedala bene, il gruppo tutto sommato è omogeneo, un chechpoint dietro l'altro, tutto bene finchè non arriviamo in via Tofane, dove dobbiamo trovare il 45, però non si passa, ci sono dei lavori dobbiamo fare il giro, si, ma da dove, arriva un altro gruppo, che si fa? intanto il cielo è diventato nerissimo, e non è perchè e tardi, sta per iniziare il diluvio, chiedendo informazioni decidiamo fare il giro passando per viale Monza, il gruppo si sfalda, pedalando verso nord sembra un film apocalittico con lampi e fulmini, fra poco si scatena l'inferno.
Filamente arriviamo al 45, scriviamo il nome, e inizia a grandinare di brutto, ci rintaniamo sotto un ponte, per fortuna è bello grosso, sta vendendo giù il diluvio e dei chicchi di grandine dimensione cubetti di ghiaccio del freezer, onestamente è impossibile pedalare, meglio aspettare qualche minuto.
Siamo in 6, 4 del gruppo originario, gli altri sono rimasti indietro: io, Fabio "Badboy" e Gianluca e Marco di Vicenza, tutti out-of-town e 2 ragazzi di Milano.
Smette di grandinare e ripartiamo, abbiamo un checkpoint in comune e poi ognuno per la sua strada.
Milano alle 2200, con l'acqua, è uno spettacolo, solo che sono un po' troppo bagnato per gustarmelo, gli schizzi che alzano le ruote sono talmente alti che non si riesce a pedalare in fila indiana, alla fine i parafanghi facevo bene a montarli.
Ultimo checkpoint San Babila, si deve lucchettare la bici prendere la metropolitana fino al Duomo e farsi firmare il foglio, al Duomo iniziamo a vagare, ma non c'è nessuno? Ok trovato, dietro il monumento, il casino ora è correre a piedi per tornare in San Babila, le gambe sono legnosissime. L'arrivo è alla colonne di San Lorenzo, ovvero alla partenza, c'è solo via Torino da fare, guido il gruppetto, ma abbiamo già deciso di arrivare insieme come gruppo unito di fuoricittadini.
Si vede l'arrivo, ancora poche pedalate, saranno 20 metri non di più, l'ultimo binario del tram da attraversare, alzo l'anteriore per scavalcarlo e .. cazzo scivolo sul bagnato e sono per terra, beh prima o poi doveva succedere di lasciare del sangue tra pavè e binari, per fortuna è una sbucciatura da nulla e la bici non ha nemmeno un graffio.
Arrivati, primi out-of-town.
Si aspettano tutti quanti e poi finalmente via per una pizza, cumuli di bici fuori dal locale, il più grosso sembra un albero di Natale, mancano solo le lucine, si mangia, che fame; qualcuno continua la serata in giro per Milano, noi ci spostiamo a casa di Andrea dove non possiamo fare a meno di guardare tutte le 650 foto (!) che ha fatto oggi prima di fare nanna.
Grazie a TUTTI, in particolare a Nora, a Andrea e a Gianluca di Riding in Circle che ha pompato/rottolepalle per tutta la gara.
Alla prossima!
PS: stamattina mi sono accorto che io e mio figlio di 2 anni e mezzo abbiamo una sbucciatura sul ginocchio sinistro praticamente identica :-)
Su Milano c'è un bel sole sabato pomeriggio, alle colonne di San Lorenzo incontro Andrea e faccio conoscenza con i ragazzi di Vicenza e di Pordenone, si chiacchiera un po' e poi ci spostiamo a casa di Andrea che ospiterà un po' di gente per la notte, mi organizzo la borsa, fa un caldo ... che faccio lo prendo il giacchino impermeabile, vabbe tanto non pesa, i parafanghi però li lascio, sono inutili. Arriviamo alla partenza, c'è un bel po' di gente, coi ragazzi di Vicenza cerchiamo di capire qual'è l'indigeno da seguire per non perderci subito, ci iscriviamo, Nora segna e nomi e, vabbè, ma non ci dice nulla? e i checkpoints? bici lucchettate tutte in fila da una parte della piazza e tutti noi dall'altra in attesa di indicazioni e ora?
Andrea, smette di far foto e inizia ad infilare nei raggi delle bici dei fogli A4.
I checkpoints sono scritti sul foglio, l'ordine è libero, bisogna solo farli tutti, il gioco oltre a pedalare veloce, è scoprire qual'è la strada più corta e semplice per farli tutti.
Via!
Si corre verso le bici, leggo i checkpoint, iniziamo bene, a parte Piazza San Babile e casa di Andrea non ne conosco nessuno, si inizia a consultare le cartire, qualcuno parte subito in direzione a caso, con un gruppone di 10 iniziamo a spostarci verso sud, anche per toglierci dal centro.
Ad ogni checkpoint bisogna scrivere qualcosa sul foglio, nome sul capanelli, numero di finestre, insegna del negozio, solo in San Babila ci sarà qualcuno, l'arrivo non è scritto, ce lo diranno, boh?
Al primo checkpoint ragioniamo con un po' più di calma, facciamo prima il sud, poi ci spostiamo a nord passando per Sempione e Brera e ci teniamo San Babila per ultimo, visto che facilmente l'arrivo sarà in centro.
Si pedala bene, il gruppo tutto sommato è omogeneo, un chechpoint dietro l'altro, tutto bene finchè non arriviamo in via Tofane, dove dobbiamo trovare il 45, però non si passa, ci sono dei lavori dobbiamo fare il giro, si, ma da dove, arriva un altro gruppo, che si fa? intanto il cielo è diventato nerissimo, e non è perchè e tardi, sta per iniziare il diluvio, chiedendo informazioni decidiamo fare il giro passando per viale Monza, il gruppo si sfalda, pedalando verso nord sembra un film apocalittico con lampi e fulmini, fra poco si scatena l'inferno.
Filamente arriviamo al 45, scriviamo il nome, e inizia a grandinare di brutto, ci rintaniamo sotto un ponte, per fortuna è bello grosso, sta vendendo giù il diluvio e dei chicchi di grandine dimensione cubetti di ghiaccio del freezer, onestamente è impossibile pedalare, meglio aspettare qualche minuto.
Siamo in 6, 4 del gruppo originario, gli altri sono rimasti indietro: io, Fabio "Badboy" e Gianluca e Marco di Vicenza, tutti out-of-town e 2 ragazzi di Milano.
Smette di grandinare e ripartiamo, abbiamo un checkpoint in comune e poi ognuno per la sua strada.
Milano alle 2200, con l'acqua, è uno spettacolo, solo che sono un po' troppo bagnato per gustarmelo, gli schizzi che alzano le ruote sono talmente alti che non si riesce a pedalare in fila indiana, alla fine i parafanghi facevo bene a montarli.
Ultimo checkpoint San Babila, si deve lucchettare la bici prendere la metropolitana fino al Duomo e farsi firmare il foglio, al Duomo iniziamo a vagare, ma non c'è nessuno? Ok trovato, dietro il monumento, il casino ora è correre a piedi per tornare in San Babila, le gambe sono legnosissime. L'arrivo è alla colonne di San Lorenzo, ovvero alla partenza, c'è solo via Torino da fare, guido il gruppetto, ma abbiamo già deciso di arrivare insieme come gruppo unito di fuoricittadini.
Si vede l'arrivo, ancora poche pedalate, saranno 20 metri non di più, l'ultimo binario del tram da attraversare, alzo l'anteriore per scavalcarlo e .. cazzo scivolo sul bagnato e sono per terra, beh prima o poi doveva succedere di lasciare del sangue tra pavè e binari, per fortuna è una sbucciatura da nulla e la bici non ha nemmeno un graffio.
Arrivati, primi out-of-town.
Si aspettano tutti quanti e poi finalmente via per una pizza, cumuli di bici fuori dal locale, il più grosso sembra un albero di Natale, mancano solo le lucine, si mangia, che fame; qualcuno continua la serata in giro per Milano, noi ci spostiamo a casa di Andrea dove non possiamo fare a meno di guardare tutte le 650 foto (!) che ha fatto oggi prima di fare nanna.
Grazie a TUTTI, in particolare a Nora, a Andrea e a Gianluca di Riding in Circle che ha pompato/rottolepalle per tutta la gara.
Alla prossima!
PS: stamattina mi sono accorto che io e mio figlio di 2 anni e mezzo abbiamo una sbucciatura sul ginocchio sinistro praticamente identica :-)
15 commenti:
HAHAHAH!!!Maledetto!!stavo aspettando con terrore il tuo report!!!ahahahaha!!!
daidaidaidai!!...
gianluca
Ed io sarei voluto venire. Sto traslocando e devo stare dietro la casa. mi piacerebbe organizzarne una di Alleycat a Varese. Grazie per il resoconto.
ma nooo eri la pure te... uef a saperlo mi presentavo uff.
ma fotoooo?
aloah.
Davvero bella, un pò umida.
Io tutto bene e anche la bici, peccato la carrozzeria della mia scatola di metallo con cui sono dovuto venire a Milano.
Grazie ai due gatti vicentini e al gigante torinese.
E' stato un onore correre al vostro fianco.
Grande Aldone!!!
non l'ho detto a Gianluca...ma stanotte ho sognato lui che da dietro mi diceva "daidaidaidai!!"
AHAHA!
grandissimo!
Ciao
Marco
ska, posso capire che non mi si riconosca dalla foto del blog, ma quante Vigorelli con l'Aerospoke all'anteriore ci sono in Italia?
Dev'essere una bella atmosfera quella delle Alleycat!
Peccato che lontano da voi,
qui mi sento solo come la particella di sodio nella minerale....
uhaua hai ragione te ma aggiorna la foto eheheh :D:D... alla prossima non ti mollo, che magari ora di allora avro una biga in grado di correre :D.
aloah.
Grandiosi ragazzi!
Poi a me è andata anche bene, deheh.
In ogni caso divertente, a parte la grandine, che ho sopportato con una mano in testa e con l'aiuto della metro, insieme alle due cadute dolorose direi un gran bella alleycat!
Poi s'era tanti, 35 pazzi in giro per milano, veramente ottimo.
heyyyy.. ecco un pò di fotine....
http://www.flickr.com/photos/hekto/
..YO!!!
Complimenti a tutti! Le foto sono bellissime!
Ciao Tomi
Te l'avevo detto che le rotaie milanesi sono stronze!!!!
hahahahah...grande comunque...
non vedo l'ora di fare la prossima con te Aldun!!!
stammi bene saluti dalla citta piu figa al mondo...ATENEEEEEEE
ciuf
yeah ecco un video dell'apocalisse che ci ha investiti mentre pedalavamo... grazie ancora a tommi mtb x la compagnia.
http://www.youtube.com/watch?v=yMMNz2NKv2c
ODIO VIA TOFANE.
aloah.
domanda da neofita ignorante: ma nelle alleycat sono ammesse solo le fisse?
No, puoi correre con quello che vuoi, infatti c'erano anche bici da corsa e MTB
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