mercoledì, marzo 12, 2008

Deda Crono Nero


Ho difficoltà a parlavi di questo manubrio perchè non so come esprimere quanto mi sia innamorato del Crono Nero.
Quando ho iniziato a guardare le fisse anni fà, mi ha subito colpito il manubrio a corna di bue o bullhorn, me ne sono fatto uno tagliando e girando una vecchia piega da strada Cinelli e mi sono trovato malissimo, ho preso un Nitto RB018, ma non l'ho mai montato (è ancora imballato nella sua scatola, qualcono lo vuole comprare?), poichè ho deciso che il bullhorn non faceva al caso mio.

Poi ho avuto tra le mani il Crono Nero, l'orizzontale è piatto a profilo alare, particolare che in altri manubri provati in precedenza non mi aveva entusiasmato e le "corna" sembrano rivolte un po' troppo verso il basso, sento già qualcuno di voi che stà dicendo: ma non hai detto che ti piace? Aspettate che ci arrivo ...
Comunque l'ho nastrato e montato sul Vigorelli e la prima impressione è stata: beh, non è così male, pensavo peggio.
L'attacco da 120mm montato era un po' troppo lungo e basso e non riuscivo ad impugnare bene le corna mentre l'orizzontale piatto è stato subito perfetto e molto comodo per le mie grosse manone.
Ho montato un attacco più corto e più alto, rivisto l'inclinazione e ... cazzo questo manubrio è perfetto!
L'orizzontale, per quanto non sia stato nastrato è comodo, ma molto comodo e il palmo delle mani si appoggia veramente bene sull'alluminio piatto; le corna che puntano verso il basso sono uno spettacolo quando si tratta di spingere in piedi sui pedali, poichè l'inclinazione porta il corpo molto avanti, tutto sulla ruota anteriore, in una posizione estremamente aggressiva e potente, il profilo alare irrobustisce e rende super rigido il manubrio.
Nei lunghi rettilinei ci si allunga abbastanza bene sulla bici.
Ai semafori le mani scivolano dall'orizzontale alle corna per facilitare prima il surplace (con la posteriore "scaricata" è più semplice) e poi lo scatto felino appena la strada è libera.In queste condizioni il manubrio (accoppiato all'ottimo attacco Deda Newton) non si muove e non flette, complice i materiali, la forma e le dimensioni oversize e la differenza con un manubrio "chop 'n' flip" è drammatica.
L'unico problema è che il Crono Nero mi piace talmente tanto che non ho nessuna voglia di smontarlo dalla bici per sostituirlo col Deda Pista che sta prendendo polvere in garage :-)
Nota: la foto risale al primo montaggio, appena possibile la sostituisco.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei uno "sborone" ma, è giusto, con quella bici puoi permettertelo.
Perdonami, quanto sei alto? O se non vuoi divulgare dati personali, che misura di telaio usi e con che pedivelle?
A roma, che è meno piatta di Torino, ho pensato di utilizzare un 46/19, giusto per comunicartelo.
Ciao Michelangelo!!!

Aldone ha detto...

Lo prendo come un complimento :-)

Io sono 1 e 88 con 90 di cavallo, il Vigorelli è un XL semislooping con orizzontale virtuale di 57.5, le mie misure ideali su un tradizionale sono 60x58 centro centro con attacchi da 100-110mm.
Le pedivelle sono da 172.5, visto che son alto non mi sembra il caso di usare roba cortissima.
46/19 è piuttosto corto, occhio che, essendo fisso, lo devi portare anche in discesa; ottimo comunque perchè ha 19 punti di skid

Anonimo ha detto...

Infatti mi sorge il dubbio se sia appropriato o meno, so che è duretto sia in salita sia in discesa.
I punti di skid non sono poi un gran problema, spero di non stare sempre a skiddare, sono dell'idea sia meglio prevenire. A tal proposito, non pensi che con l'uso del copertone e camera d'aria il discorso dei punti di skid vada un po' a "decadere"? A parte logicamente il costo del copertone, con i palmer credo che la cosa fosse da tenere in maggiore considerazione.
Con pedivelle così lunghe, non hai paura quando curvi, soprattutto stretto e vicino ai marciapiedi? Se è vero che Torino permette maggiori tranquillità rispetto a Roma, è pur sempre vero che la distanza pedale/suolo è fissa, non folo la ruota.
In ogni caso grazie, Michelangelo!!!

Aldone ha detto...

il discorso dei punti di skid si riferisce all'usura del battistrada, che sia di un copertoncino o di un tubolare non fa alcuna differenza.
Oltre alle pedivelle bisogna considerare l'altezza del movimento centrale (alto su un pista, basso su una conversione) e la dimensione dei pedali.

Anonimo ha detto...

MANNAGGIA A TE...
e altri "fissati", mi ci state facendo credere, non sarà che poi spendo uno strafottio per una bici fissa da città? Proprio io che ho sempre predicato il riciclo, la minima spesa e la tranquillità di lasciare la mia bici attaccata dove capita, dalla ringhiera davanti casa al primo palo che trovo, con una catenella minimale.
Se così dovesse essere, credo che mia moglie mi appiccherà al manubrio.
Michelangelo!!!

Anonimo ha detto...

La mia considerazione era relativa al fatto che il copertone ha una resistenza diversa dal tubolare e una maggiore "mobilità" confronto al cerchione, le due cose abbinate, credo riducano (non eliminino) il problema punti di contatto usura, sono comunque concorde con te che è sempre meglio cercare un rapporto non divisibile (magari primo) per ridurre ulteriormente il problema.
M!!!

Aldone ha detto...

Usare una "catenella minimale" è il modo migliore di farsi rubare la bici bella o brutta che sia.

La resistenza all'usura delle gomme dipende non dal fatto che è un tubolare o un copertoncino, ma dalla bontà delle gomma stessa e dalla sua costruzione.

Anonimo ha detto...

Lo so bene, ma alla catenella minimale è abbinata una buona quantità di ruggine e sporcizia che nella maggior marte dei casi fa inorridire i maleintenzionati...
Le bici buone sono in garage o cantina, quella d acorsa legata, non sai mai dovessero aprire la serranda...
M!!!

davmo ha detto...

Ho provato quell'impugnatura sulla bici di un amico...stupenda, comoda, per la mia "altezza" (da meno di 1,70) perfetta, e la voglio anch'io...dopo che ho appreso da te il giochetto del sega lòa piega da pista (com'è in english language?) lo sto per realizzare, ma se mi fai un buon prezzo....

Ah, poi il profilo mi fa godere!!!

Antonio ha detto...

Il Deda CronoNero è fantastico.... Non è sexy come la curva da pista ma è fantastico...
Volevo sapere se secondo te è in grado di ospitare le leve freno di una mystic rats i cui attacchi sono oversize, oppure se rastremandosi troppo presto le leve finirebbero troppo al centro del manubrio. Deda ha anche degli adattatori di diametro per la parte più sottile, ma non si vede se subito dopo la parte oversize si appiattisce subito o per qualche centimetro rimane tonda... Tu che dici, si possono mettere?

Aldone ha detto...

La leva da CX te la trovi praticamente a contatto con l'attacco manubrio, gli adattatori di cui parli servono a tutt'altro, ovvero a montare un manubrio diametro 26mm su un attacco oversize

Antonio ha detto...

La leva da CX te la trovi praticamente a contatto con l'attacco manubrio...
Ma quindi Aldo i freni secondo te sarebbero inutilizzabili? Oppure è possibile cambiare le leve per metterle sulla parte più sottile? Per la verità sisterebbero delle leve fatte apposta per stare sotto le corna, ma trovarle è dura...

Aldone ha detto...

sono utilizzabili ma stanno molto centrali, essendo le leve del Mystic oversize non le puoi mettere sulle punte delle corna (dove puoi mettere delle leve da CX normali o specifiche da crono)

Anonimo ha detto...

Ciao Aldo!

Bella lì che anche te sei passato al Bullhorn! ;)
Hai fatto bene a metter un attacco più corto, a me si son spaccati i polsi ad usare un 135 tenuto a -20° :(
...però era una figata da pedalare, posizione MOLTO redditizia. Per saltare invece non è certo il massimo, ehm...

Ah, ti avevo detto che ho preso una Mystic Rats?

THE LAB ha detto...

Ciao Aldone!

Domanda, che misura hai preso come larghezza? 40, 42, etc..

Sto pensando di prenderlo e dato che le "quote" mie son come le tue, mi risparmio seghe mentali! ;)

Thanks,

Mat
(son Helix su FF, e concittadino ;)

Aldone ha detto...

42