martedì, novembre 10, 2009

Parole, parole, parole ...

Ci sono certe parole che andrebbero abolite dai cataloghi di bici.
Ha iniziato la prestigiosa Sugino con la "Messenger".
Quando è iniziata la moda della fissa avevano una splendida guarnitura da pista, la 75, un prodotto eccezionale ... ma un po' troppo caro.
Così che han fatto: hanno preso una guarnitura generica economica per corona doppia da strada 130 BCD che avevano a catalogo, ci hanno messo una corona pista da 1/8" e l'hanno chiamata appunto: "messenger", il risultato di questa operazione lo conoscete bene, un enorme successo mondiale.
Così ormai chiunque faccia un prodotto generico similpista ci appiccica una parolina magica sperando in vendite mostruose.
Recentemente il fenomeno si sta moltiplicando.
Guardi l'ennesima pista, dell'ennesima ditta che ha visto che le fisse vendono e non vuole perdere il treno propone un modello uguale uguale ad altre 3-4-25 e più bici in commercio, tocco di genialità il colore "Vintage", che poi guardi le foto ed è ... udite udite: grigio, cioè colore grigio faceva sfigato, invece "vintage" ha tutto un'altro gusto.
Ma il più bello è il modello "trick" di un'altra azienda, già perchè con "trick" si conquista tutto il mercato di ragazzi che vedono tutti i video di freestyle in rete e vogliono imitare tutti i vari LaMarche, Prolly, SuperTed con la speranza magari di conquistare la Julie Eliott.
Che andrebbe bene se il telaio in questione fosse veramente da tricks, peccato che si tratta di un telaio qualunque in acciaio generico con geometrie fintepista, senza rinforzi, con forcella smilza che soprattutto NON barspinna (che è l'unico requisito minimo per fare almeno le manovre base), di "trick" ha solo il nome, complimenti.
Morale, compratevi quello che vi pare, ma, per favore, comprate un prodotto NON un nome!!

5 commenti:

h2oxtutti ha detto...

Caro mio, ma che c..zo di consigli dai? Così l'economia reale si va a far dare nel c.lo, se ti becca la Marcegaglia ti sodomizza con un mozzo flip-flop e doppio pignone.
Si tratta di un discorso vecchio come il cucco, peggio per il gonzo che ci casca. Mi sto sfiduciando e rompendo le scatole di provare ad aprire gli occhi a costoro, che le comprino, provino ad usarle e le buttino, io sarò li a racimolare.
M!!!

malo ha detto...

qualche esempio?

Massimo Grassi ha detto...

direi che sono i classici meccanismi della vendita dei prodotti di moda. la fissa e' decisamente il prodotto piu' di moda e modaiolo del settore bici. basti pensare che alla fiera di Padova fino ad un anno fa le fisse erano poche mentre quest'anno ogni produttore ne aveva almeno una in esposizione (ad eccezione della olympia che diventa a questo punto l'unico marchio che non segue le tendenze!). non mi pare ci sia molto di cui stupirsi. la cosa che dispiace e' che le mode, tutte le mode, hanno una crescita, un picco e poi una fase di decandenza. ora, spero che chi e' arrivato alla moda della fissa non lasci la bici in garage (qualunque essa sia) una volta passata la moda.

Unknown ha detto...

Sicuro? Io ultimamente trovo più di moda le Umberto Dei con porta notebook della brooks... Aldone sei indietro, il vintage è la nuova moda... Passami a trovare!

Unknown ha detto...

anche io voglio conquistare la Juliet Eliot !!!!