Per il corretto finzionamento di una bici monorapporto, sia essa a ruota libera oppure fissa è necessario che la catena sia correttamente tensionata.
Per ottenere tutto ciò è necessario che i forcellini posteriori del telaio permettato di spostare avanti e indietro la ruota, questo è possibile se essi sono orizzontali e non verticali.
Forcellini orizzontali aperti posteriormente (vedi foto) si trovano sulle bici nate monomarcia, dalle pista alle BMX, aperti anteriormente sulle vecchie corsa, o sulle bici da passeggio.
Con i forcellini perfettamente verticali tipici delle bici moderne è praticamente impossibile tensionare correttamente le catena; è possibile con varie prove di corone e pignoni ottenere il cosiddetto "magic ratio" o rapporto magico in cui la catena è tesa nell'unica posizione offerta dai forcellini verticali, ma dopo poco tempo i perni che collegano le varie maglie si usurano col risultato che la catena si allunga e non è più tesa.
Risultato: il telaio DEVE avere i forcellini orizzontali.
11 commenti:
non ho ancora ben capito qual'è la giusta tensione della catena ?
hai dei suggerimenti pratici (descrittivi) su come tensionare la catena il più possibile in assenza di tiranti da mozzo. Io ci metto almeno 3 o 4 tentativi a volta. ciao mork
La catena deve essere tesa, ma non come la corda di un arco o di un violino altrimenti si usurano eccessivamente corona, pignone e catena.
Personalmente mi limito con la bici sottosopra o su un cavalletto da officina a tirare la ruota verso l'esterno con una mano e strigere i dadi con l'altra, poi serro "a morte" con la chiave.
Se proprio non riuscite a tirare la catena un suggerimento è di incastrare una pallina da tennis tra il tubo verticale e la ruota in modo da spingerla verso l'esterno (sinceramente mai provato, l'ho letto su un forum).
Non mancherò di provare. ciao e grazie Mork.
Aldone!....un consiglio: come si montano correttamente i raggi ?, illustraci!
Montare il raggi per costruire una ruota non è una cosa semplice, personalmente sono ancora un pivello sull'argomento, me ne occuperò prossimamente
Poccianti (che a Fi preparava le bici per il figlio che correva in pista) mi ha detto che nel punto ipotetico di mezzo tra pignone e guarnitura, provando ad avvicinare i 2 tratti di catena ci deve essere un' escursione verticale di questa di circa 3 cm (detto questo può darsi che l'uso della fissa in città richieda una catena più tensionata: gli sbalzi ci sono ed il rischio che caschi la catena stessa c'è).
Per la raggiatura non è complicato come sembra. Io ho fatto una ruota radiale (la prima) ed il risultato è più che onesto. Comunque ho montato, seguendo l'ordine dei fori sul mozzo, i raggi alternando un raggio sulla flangia dx e uno sulla sx. Alla fine pizzicando 2 raggi contigui devono fare tutti lo stesso suono (sembra una boiata ma è vero) e devono essere abbastanza tesi. Il problema maggiore è che la ruota assuma una posizione ad ellisse (deve essere un cerchio, l'assestamento c'è ma è minimo, per cui è bene cercare di fare meglio possibile) e non tanto che sia leggermente storta guardandola dall'alto (si pone rimedio con estrema facilità). Posso solo dirti "provaci": è divertente e di soddisfazione.
Matteo
In pista si può usare anche la catena un po' lenta che non rischia di saltare un po' per la ovvia mancanza di buche in un velodromo e un po' perchè con tutti i componenti giusti la linea di catena è perfetta (cosa che non sempre avviene per le conversioni).
Una catena lenta riduce l'usura dei componenti e non crea problemi se non nel surplace che in pista si fa solo in una specialità (con la catena lenta c'è gioco tra pedivelle e pignone ed è più difficile)
oggi (7 ago) ho trovato un aggeggio che serve a trasformare i forcellini posteriori, a voi fissari potrebbe aiutare a trasformare telai altrimenti inutilizzabili. guardate pagina 9 del giornalino numero 2 di UrbanVelo. (giornale scoperto tempo fa da Aldone)
un saluto a tutti
Tomi
Una domanda che non mi ero mai posto, nonostante uno degli argomenti più macinati sui forum e siti di fisse siano i forcellini posteriori. Avendo comunque il forcellino orizzontale con possibilità di spostamento del perno, che vantaggi\svantaggi ci sono con l'apertura anteriore o posteriore?
Io personalmente immaginando di montare una ruota, trovo che sia più comodo con l'apertura rivolta in avanti: con la catena già su pignone e guarnitura, non c'è che da spostare indietro la ruota fino al punto giusto. Con l'apertura posteriore, se la catena è un filo giusta bisogna per forza usare lo smagliacatena... O no?
Con l'apertura posteriore la lunghezza della catena DEVE permettere lo smontaggio!
Detto ciò penso sia più che altro un discorso di rigidità del forcellino (con l'apertura posteriore è più robusto perchè risulta posizionato meglio sul carro), in effetti non ci sono particolare controindicazioni sull'apertura anteriore.
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