venerdì, gennaio 08, 2010

Componenti in Italia

Solo 2 anni fa farsi una fissa in Italia era un bel casino, pochissimi negozi sapevano cos'era una fissa, se entravi e chiedevi componenti da pista poteva capitare che ti proponessero una citybike da usare sulla pista ciclabile, o almeno a me una volta è successo.
Oggi tutti sanno che la fissa si vende, praticamente tutte le aziende ne hanno una a catalogo, solo a Torino ci sono almeno 5 negozi che ne hanno una disponibile, e gli altri sanno cos'è e la possono ordinare senza problemi, così come chiunque (o almeno chiunque abbia voglia di prenderli) può avere componenti Miche, Novatec, Stronglight, Gipiemme; un po' più difficile avere roba giapponese come Nitto e Sugino, ma anche quella si trova.
In rete poi c'è veramente tutto e non è più necessario comprare in USA spendendo grosse cifre in spedizioni e rischiando di vedersi caricare un 25% tra IVA e dazi vari in dogana, perchè quello che serve si trova facilmente in Europa (spesso a prezzi più bassi che in Italia, ma questo è un'altro discorso).
Questo senza contare tutte le piccole realtà che sono nate intorno alla fissa, come i mozzi Fixkin o le borse e le straps Polipo, le decine di telaisti che hanno ripreso a lavorare l'acciaio col loro nome e con quello di altri.
Mettete dentro anche tutta la componentistica da BMX e relativa distribuzione e non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Sbaglierò, ma secondo me entro un paio d'anni, molte di queste realtà scompariranno e rimarranno solo i prodotti che hanno avuto più successo, nel frattempo sfruttiamo le varie possibilità che questo mercato ci offre per trovare quali sono veramente i prodotti migliori.

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