giovedì, luglio 20, 2006

Maxxis Hookworm


Prendete una copertura da BMX ideata per girare in rampa a skatepark, montatela sulla carcassa di una gomma da Downhill e otterrete la Maxxis Hookworm.
Questa gomma è imponente, larga 2.5" la più grossa slick in commercio e comunque una delle più grosse 26", pesa la bellezza di 1250 gr, accoppiata alla camera da DH della Maxxis del peso di 430 gr significa avere quasi 3 chili e mezzo di gomme!
Una ruota così montata è quasi inforabile rimanendo monto scorrevole se gonfiata ad alte pressioni.La scolpitura leggera e presente anche sui fianchi rendendo la tenuta elevatissima anche in curva con la bici molto inclinata.
La Hookworm e nata per lo street e il freeride urbano, ovvero salti e ogni sorta di maltrattamenti; trattatela male e il "vermone" non vi tradirà.

E' quindi la gomme ideale per girare in città?? NO!
No perchè pesa veramente troppo per un utilizzo prettamente pedalatorio; no perchè richiede dei cerchi larghi da Freeride e delle camere grosse, no perchè richiede telaio con passaggi ruota enormi, no perchè e durissima da montare e smontare, no perchè è semplicemente "eccessiva".

La Hookworm è un pneumatico molto specifico nato per un impiego molto particolare, lo "street", fuori da questo contesto purtroppo denuncia notevoli carenze

mercoledì, luglio 19, 2006

Rubare una bici a New York



Questi ragazzi hanno fatto un video rubando la loro bici a New York in pieno giorno senza che nessuno intervenisse per fermarli
Nell'ultimo furto un furgone della polizia passa mentre il tipo sta prendendo a martellate il lucchetto e lo rimprovera perchè è sulla strada intimandogli di spostarsi sul marciapiede!!
Poi passa uno su uno scooter che da consigli su come rompere più rapidamente il lucchetto!!

INCREDIBILE !!

giovedì, luglio 13, 2006

Il "metodo Joker"


Tensionare correttamente la catena su un telaio con i forcellini orizzontali è un bel problema.
Anche una volta trovato il "rapporto magico" con cui la lunghezza della catena risulta perfetta, rimane il fatto che, pedalando, i perni delle maglie si usurano con il risultante "allungamento" della catena.

Il mio amico Joker (quello nella foto) che usa una Kona Scrab single speeddata per il dirt fa così:
"per la catena con i forcellini verticale io faccio cosi:mi procuro due catene,una nuova e una usata..
1) prendo la catena nuova e la accorcio finchè non è tirata come un violino
2) tolgo un tot di maglie e le sostituisco con maglie della catena usata, in questo modo la catena si allenta..quando è alla giusta tensione sei apposto!
3) ogni qualche mese la catena si sarà allentata e comincerà a saltare...a questo punto basta cambiare qualche maglia con maglie nuove...e la catena torna in tensione"

Un po' "grezzo" come sistema, ma funziona!!

lunedì, luglio 10, 2006

Test Lucchetti da Bici



Ecco un interessante test di alcuni lucchetti da bicicletta:

http://www.slate.com/id/2140083

L'autore del test ha provato ad rompere/aprire 9 lucchetti in commercio negli USA con semplici attrezzi facilmente reperibili in ferramenta quali: martello, piede di porco, tronchesi e seghetto.
I risultati sono inquietanti, i lucchetti e cavo intrecciato seppur di ottima qualità (prezzo negli USA di 40$!) sono stati tagliati con incredibile facilità.
Alcuni lucchetti a U economici (30$) sono stati aperti facendo leva con il piede di porco in tempi inferiori al minuto altri hanno resistito meglio.
Le catene "pesanti" (prezzo 80-90$) così come i lucchetti a U più cari (70-90$) hanno resistito bene agli attacchi offrendo ottima protezione; chiaramente è possibile tagliare anche questi, ma sono necessari utensili a motore professionali.

Risultato: non tutti i lucchetti sono uguali e molti di quelli economici, disponendo di semplici tronchesi, si possono aprire così facimente da non rappresentare un effettivo ostacolo al furto.
Da una analisi che stò personalmente effettuando risulta che la maggior parte delle bici rubate era legata con lucchetti a cavo intrecciato tagliati con incredibile rapidità dei ladri di biciclette.

Gomme Grasse


Volendo usare una MTB con ruote da 26" in città decisamente utile è sostituire le coperture tassellate da fuoristrata con altre liscie o "slick".
Le gomme slick più piccole disponibili hanno larghezza di 1", in pratica la stessa delle bici da corsa e si può salire facilemnte di dimensione fino a 1.5"-1.6".
Queste ruote sono nate per essere leggere e veloci, la larghezza ridotta permette un basso attrito con la strada e quindi un'ottima scorrevolezza.
Come le gommine delle bici da corsa hanno il grosso problema di essere molto sensibili all'asfalto sconnesso, alle buche e a tutte quelle simpatiche cosette che si trovano in città quali rotaie, tombini, gradini, etc.
Le gommine sono gonfiate con un piccolo volume d'aria e non ammortizzano assolutamente le asperità rendendo lo spostamente molto scomodo, una bassa quantità di aria rende più facile "pizzicare" le camere; non il massimo quindi per il ciclista urbano.
Esistono per fortuna delle gomme di grosse dimensioni (da 2.35" a 2.5") derivate dalla BMX e nate per lo "street" con la mountain bike.
Queste gomme devono essere in grado di sopportare tutti i maltrattamenti causati da salti, drop e tricks vari in ambiente urbano e sono quindi decisamente confortevoli anche per un utilizzo più "tranquillo".
Le gomme sono normalmente piuttosto pesanti, dotate di protezione antiforatura e dai fianchi molto spessi per non "pizzicare".
Vivamente consigliate le camere da freeride e downhill poiche le normali camere da MTB economiche vanno bene per gomme di dimensioni fino a 2.1"-2.2" e se usate con alte pressioni su questi pneumatici possono scoppiare.
Tra le coperture da street ricordiamo le Maxxis Hookworm, la Shwalbe Big Apple, le Nokian XXX e le Geax Tattoo.
Prossimamente le prove delle Hookworm e delle Big Apple.

venerdì, luglio 07, 2006

Nella mia borsa da bike messenger



Ci stanno giuste giuste 2 confezioni da 1.6 Kg di latte in polvere per il piccolo Giacomo!!

La borsa è un Timbuk2 Large (http://www.timbuk2.com/)

Conversione da MTB a Fissa Parte 4


La configurazione definitiva ... forse.
Dopo qualche uscita in mezzo al traffico ho scoperto vantaggi e svantaggi del manubrio da pista. Il vantaggio principale è la dimensione ridotta (38 cm) che ti permette di zigzagare tranquillamente tra le auto e la posizione estremamente aggressiva che costringe ad avere sulla bici, ma la piega bassa è essolutamente scomoda ed inutilizzabile (almeno su questa bici) in città.
Ho provato quindi un manubrio a "corna di bue" ottenuto segando un vecchio manubrio da corsa, semplicemente perfetto, almeno per me.
Le ruote, come già detto non erano all'altezza, volendo mantenere al posteriore una copertura da 1.5" volevo mettere qualcosa di grosso davanti che potesse "ammortizzare" buche e tombini.
Mi sono ricordato che il buon Piè aveva una coppia di Shwalbe Big Apple 2.35" sulla bici da dirt che ora giacevano inutilizzate nella sua cantina dal momento che ora gira solo in BMX.
Le gomme sono enormi e necessitano di una camera grossa da DH, alla fine il peso gomma + camera supera il chilogrammo, non è sicuramente la soluzione migliore per la pista MA in città sono una meraviglia; ti permettono di passare senza problemi su buche, tombini, rotaie, qualunque cosa anche grazie allo strato di Kevlar antiforatura.
Dietro rimane la gomma più stretta per rendere un po' più agile la bici.

Questo è il mio ibrido cittadino, è una bici con soluzioni molto particolari un cocktail costruito con pezzi un po' presi a caso, un po' salvati dall'oblio della polvere e un po' scelti con cura maniacale, la bici non somiglia a nessun'altra bici, è unica ... E' LA MIA BICI!!

mercoledì, luglio 05, 2006

Conversione da MTB a Fissa Parte 3

La bici è finalmente fissata e funzionante, ma per diventare un destriero da città ci vogliono ancora alcune modifiche.
Per primo il manubrio; quello originale è decisamente bruttino nonchè troppo largo per girare nel traffico, i bike messengers usano i manubri da pista, nudi, senza nastro, un po' estremi ma decisamente belli.
Dalla polvere del solito negozio vien fuori un manubrio Cinelli, un po' rigato, chissenefrega ... ma il freno? Le leve la MTB son troppo piccole per essere montate sui manubri da corsa, le leve da strada scomode, la soluzione è una leva da ciclocross accoppiata al freno cantilever originale.
Attacco Cinelli Alter su adattatore per serie sterzo filettata e per il manubrio siamo a posto.

Secondo problema: le gomme, ancora tassellate da MTB, da sostituire al più presto con delle slick più adatte all'uso urbano.
Torino è una città piena di strade lastricate, binari del tram, tombini e asfalto orribile, l'idea di montare delle minuscole gommine da 1" non mi entusiasmava alla follia.
Ho provato a montare una 1.5" slick al posteriore mantenendo la 1.9" semitassellata davanti per scoprire subito che la 1.5" può infilarsi nelle rotaie, meglio cercare qualcosa di un po' grosso per il futuro.

Ho anche montato il lucchetto a U direttamente sul telaio, personalmente lo trovo molto comodo così non devo armeggiare con la borsa ogni volta che lego la bici.

Bunnyhop 180° su Fissa!














Bunnyhop, bunnyhop 180° e "semplici impennate" rigorosamente su bici da pista "brakeless" in un nuovo video amatoriale pescato su YouTube

http://www.youtube.com/watch?v=LniI3Xp8sQE

martedì, luglio 04, 2006

Conversione da MTB a Fissa Parte 2

OK, la parte facile di eliminazione è finita, ora iniziamo a lavorare sul serio.
Cuore della conversione al "fisso" è il mozzo posteriore, la soluzione migliore sarebbe comprare un mozzo dedicato con ghiera di fissaggio, ma era mia intenzione, almeno in questa fase, limitare le spese al minimo indispensabile.
Mi sono quindi procurato praticamente a costo zero una ruota posteriore per cassetta avvitata, la filettatura è la stessa dei pignoni da pista, è solo necessario ricentrare (ricampanare) la ruota dal momento che il mozzo si trova troppo a sinistra.
Ho anche rimediato, cercando tra la polvere di un vecchio negozio di bici, delle pedivelle da strada "molto vintage" Campagnolo da 170mm, una corona da 44 denti, 2 pignoni da pista da 15 e 16 denti e una catena da 1/8".
Il telaio della Kona ha i forcellini semi verticali inclinati di circa 60°, questo permette poco più di 1 cm per tensionare correttamente la catena anche se non concede l'utilizzo di qualunque rapporto a meno di non utilizzare una mezza maglia.
Dopo alcune prove, il rapporto 44-15 funziona perfettamente, e la catena è perfettamente tensionata ed allineata; il cuore della mia "nuova" Kona a ruota fissa è finito.
Per il momento manubrio, attacco, freni rimangono originali, le gomme sono delle vecchie semislick abbandonate in cantina e i pedali sono da BMX economici presi da un'altra bici.

Conversione da MTB a Fissa Parte 1

Questa è la mia Kona Cinder Cone del lontano 1992 quando le Mountain Bikes avevano telai in acciaio, forcelle rigide, freni cantilever e avveniristici cambi a 21 velocità.
Col tempo le parti si sono usurate, e dopo anni di utilizzo di buono è rimasto poco.
Cassetta pignoni, corone e catena da buttare, così come cavi, guaine e gomme; cambi anteriore e posteriore messi solo un po' meglio ma comunque da sostituire per riuscire ad ottenere un corretto funzionamento.
Volendola upgradare per riportarla in vita come bici da montagna non conviene, cambiare TUTTI i componenti usurati montando magari una forcella ammortizzata e un cambio a 27 vel. significa a spendere diverse centinaia di euro; molto meglio comprare una MTB nuova, decisamente più semplice ed economico.
La soluzione migliore è gettare nel cestino tutto quello che non funziona più e trasformarla in una spettacolosa bici da città.Iniziamo a togliere tutto quello che non funziona più e vediamo cosa rimane.
Rimane: telaio, forcella, serie sterzo, movimento centrale, ruota anteriore (un po' conciata, ma può ancora fare il suo mestiere) e i freni.
La ruota post è stata cestinata perchè il mozzo a 7 vel Suntour è talmente vecchio e fuori standard che non si riesce a salvare in nessun modo.I freni sarebbe meglio comunque sostituirli con dei moderni V-brakes, ma i cantilever hanno il vantaggio di funzionare con le leve per le Bici Da Corsa e da Ciclocross (e quindi permettere il montaggio dei relativi manubri di diametro maggiore rispetto a di quelli da MTB).

... seguito e montaggio dei componenti "fissi" nella prossima puntata.

Mettete colore nelle vostre bici

Ecco la gamma di colori disponibile per i cerchi Velocity deep V, i cerchi ad alto profilo made in Australia che fanno impazzire i "fissati" statiunitensi .
I colori: nero, oro, argento e "cioccolato" sono disponibili anodizzati, mentre: arancione, rosso, viola, blu elettrico, verde, giallo e rosa sono verniciati.
Da notare che i cerchi sono privi di pista frenante e quindi particolarmente indicati per essere utilizzati su bici da pista senza freni.
L'utilizzo dei freni oltre a non essere impeccabile rovinerebbe a lungo andare il colore.
Per ulteriori informazioni: http://www.velocityusa.com/

lunedì, luglio 03, 2006

Kona ?

Kona, come molti altri, si butta nel mercato delle bici monomarcia per uso urbano.
Ormai tutti iniziano a produtte bici fisse, spesso mascherate singlespeed dai nomi alternativi, rigorosamente con 2 freni e la freewheel, per evitare problemi legali, belline anche se anonime è un po' tutte uguali.

Nulla di male, ma ... in Italia, nelle patria delle bici da pista e da corsa, dobbiamo proprio ridurci a comperare marchi stranieri di mountainbike, lasciando completamente cadere nel dimenticatoio marchi storici che ci invidiano all'estero??