OK, la parte facile di eliminazione è finita, ora iniziamo a lavorare sul serio.
Cuore della conversione al "fisso" è il mozzo posteriore, la soluzione migliore sarebbe comprare un mozzo dedicato con ghiera di fissaggio, ma era mia intenzione, almeno in questa fase, limitare le spese al minimo indispensabile.
Mi sono quindi procurato praticamente a costo zero una ruota posteriore per cassetta avvitata, la filettatura è la stessa dei pignoni da pista, è solo necessario ricentrare (ricampanare) la ruota dal momento che il mozzo si trova troppo a sinistra.
Ho anche rimediato, cercando tra la polvere di un vecchio negozio di bici, delle pedivelle da strada "molto vintage" Campagnolo da 170mm, una corona da 44 denti, 2 pignoni da pista da 15 e 16 denti e una catena da 1/8".
Il telaio della Kona ha i forcellini semi verticali inclinati di circa 60°, questo permette poco più di 1 cm per tensionare correttamente la catena anche se non concede l'utilizzo di qualunque rapporto a meno di non utilizzare una mezza maglia.
Dopo alcune prove, il rapporto 44-15 funziona perfettamente, e la catena è perfettamente tensionata ed allineata; il cuore della mia "nuova" Kona a ruota fissa è finito.
Per il momento manubrio, attacco, freni rimangono originali, le gomme sono delle vecchie semislick abbandonate in cantina e i pedali sono da BMX economici presi da un'altra bici.
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