lunedì, maggio 27, 2013

Al lavoro in bici: #1 - Pianificazione aziendale


Il primo punto da prendere in considerazione per iniziare ad andare al lavoro in bici è l’azienda in cui si lavora, ovvero: c’è un posto dove mettere la bici, dove cambiarsi, come mi devo/posso vestire, etc?
Prima di tutto: cosa me ne faccio della bici durante le ore di lavoro?
Legata ad un palo in mezzo alla strada per 8-9 ore tutti i giorni della settimana è decisamente a rischio furto, meglio cercarle un altro posto, se non è possibile portarla in ufficio (cosa piuttosto improbabile), magari si può trovarle una sistemazione in un magazzino, in un cortile interno, insomma in qualunque luogo che non sia in strada.
Attenzione alla scelta del luogo perché le prime volte la bici arriverà pulita al lavoro, ma capiterà di arrivare con il mezzo sporco e bagnato, meglio considerare l’ipotesi.
Fondamentale il vestiario: come ci si veste al lavoro?
Se è richiesta giacca e cravatta partiamo male.
In ogni caso torna comodo trovare, non solo un posto dove potersi cambiare, ma anche uno dove tenere un cambio, con un armadietto a disposizione si può, al limite portare al lavoro un po’ di indumenti puliti e cambiarsi ogni giorno senza trascinarsi il cambio nello zaino ogni santo giorno.
In caso di condizione meteo critiche avere al lavoro un cambio completo è quasi d’obbligo, mettete in conto che prima o poi arriverete bagnati fradici, quindi regolatevi di conseguenza, oltre a dove riporre i vestiti asciutti, iniziate a pensare anche a dove mettere ad asciugare quelli bagnati, e a come gestire l'agguato dell'odore "cane bagnato" conseguente a pedalata sotto la pioggia.
Last but not least: da non sottovalutare l’aspetto psicologico dall’arrivare al lavoro in bicicletta, qualcuno potrebbe prenderla “male”, considerarvi dei folli, pericolosi, etc.
Non è detto, ma mettete in conto che la cosa della bici potrebbe non piacere a capi e colleghi, ma di questo ne parliamo un’altra volta.

4 commenti:

vernetto ha detto...

tristissimo.... in Olanda e Danimarca ci sono ovunque parcheggi per bici, docce per ciclisti, e ad essere guardati male sono quelli che al lavoro ci vanno in auto...

l'Italia e' un gretto paese di provincia che ancora vuole ostentare un benessere pacchiano

Enrico ha detto...

E'una bella sfida. La difficoltà più grande credo che stia nella testa delle persone. Convincersi che è "normale" usare la bici x andare al lavoro. Se ci si pone correttamente, alcuni colleghi poco alla volta seguiranno l'esempio..

Anonimo ha detto...

Consigli anche di lasciare un phon nell'armadietto dei vestiti. In alcuni casi è decisamente utile!

Andrea ha detto...

Per chi sta nei 5km nemmeno il meteo è un problema, io risolvo con una cerata decathlon giallo fluo, che d'inverno la sera torna utile in strada a Milano, copripantalone, scarponcini timberland. In inverno con freddo intenso è perfetta perché stagna all'aria e quindi metto sotto solo la camicia e dopo 200 metri il freddo è passato e non sudo. Quando piove ma non fa abbastanza freddo, camicia e pantalone nella borsa a tracolla e sotto resto in t-shirt e mutanda. Mi cambio in bagno in ufficio, lavoro in banca.