
Il numero di ciclisti uccisi per le strade è considerevolmente aumentato rispetto all'anno scorso, sicuramente perchè in strada ci sono molte più persone in bici.
Ma per non finire su una statistica bisogna fare molta, molta attenzione, mi sembra che buona parte dei pedalatori sia convinta di pedalare in un ambiente estremamente sicuro, il problema è che la strada non è un parchetto, nè un velodromo chiuso.
Guidando qualunque mezzo in strada bisogna usare la testa, in bici ancora di più perchè in caso di incidente siam quelli che ci facciamo più male!
Quindi ragioniamo sulla strada che decidiamo di percorrere.
Tra le cose più pericolose in città ci sono le rotonde e le strade a scorrimento veloce.
Affrontare le rotonde non è facile, bisogna farlo in modo deciso ed aggressivo, segnalando per bene quello che si ha intenzione di fare; l'automobilista medio non ha la minima idea di come fare una rotonda, la cosa manda in bestia gli automobilisti più svegli, figuriamoci noi ciclisti.
Qualche giorno fa mi è capitato di vedere un vecchietto su una bici più vecchia di lui entrare in rotonda senza guardare, portarsi al centro della stessa tagliando la strada ad una macchina ed uscire senza segnalare rischiano un secondo incidente, non ho idea di come abbia scampato la morte certa.
A Torino ci sono numerosi corsi dove in auto si riesce ad andare piuttosto veloce, per fortuna ci sono i controviali dove il traffico è molto più tranquillo, ma non sempre, la regola è evitare le strade a più corsie come la peste e regionare su percorsi alternativi, quando vedo una bici che percorre corso Siracusa/Trapani/Lecce/Potenza sulle corsie principali io mi chiedo se chi la pedala stia cercando seriamente di farsi ammazzare.
La testa ce l'hanno data per usarla, è bello farsi un giro in bici per "staccare la spina", ma la strada NON è il posto adatto per farlo!