martedì, gennaio 24, 2012

Selle, manubri, pedali ...


Tutti quanti, quando pensiamo alla bici perfetta ci concentriamo sui pezzi più grossi: telaio, ruote, trasmissione.
Impazziamo su quale sia il telaio migliore, se questo materiale sia meglio di quell'altro, se il noto modello di marca sia meglio o peggio di uno artigianale.
Le ruote devono essere bellissime, rigide, scorrevoli ...
In realtà, a meno di non portare la bici veramente al limite, come meno del 5% dei ciclisti in circolazione è in grado di fare, sono tutte inutili paranoie.
Sarebbe molto meglio spendere tutto quel tempo e quel denaro sui punti di contatto tra la bici stessa e chi la pedala.
Perchè a gironzolare in città la differenza tra un Aerospoke, un cerchio da 40mm e uno da 20mm, si sente piuttosto poco; si sente molto di più una manopola troppo dura che ti fa male alle mani o un puntapiedi che non ti tiene il piede ben attaccato al pedale.
Se prendi un telaio performante in alluminio, che ci sia scritto Cinelli, Dodici, Leader, ci pedali uguale, ma se sbagli la lunghezza dell'attacco manubrio dopo un'oretta di bici hai la schiena a pezzi.
La bici definitiva si ottiene quanto TUTTO funziona alla perfezione, partire da un telaio ottimo è solo il punto di partenza e i particolari spesso sottovalutati possono cambiare considerevolmente il risultato finale.

1 commento:

frank ha detto...

d'accordo su tutto, però secondo me la bici definitiva non esiste: pur sulla stesse biciclette su cui qualche anno fa andavo a meraviglia, devo iniziare a cambiare gli attacchi manubrio da 110 con quelli da 100