mercoledì, gennaio 11, 2012

Freeride: alleycat Vs tutto il resto


Sono giunto alla conclusione che tutte le competizioni di biciclette mi fan cagare, tranne le alleycat.
In tutte le gare di bici il percorso è definito e fisso, non c'è libertà di scelta, sei in un circuito e devi pedalare come un criceto impazzito, certo c'è la strategia, il gioco di squadra e tutto quanto, ma non c'è libertà di scelta.
In una alleycat invece puoi e devi scegliere dove passare, quale strada fare, spesso la scelta dell'ordine dei checkpoint è fondamentale, non sai mai cosa ti può aspettare e quindi la decisione di cosa usare e portarsi dietro può fare la differenza.
In tutte le gare "normali" è evidente qual'è il tipo di bici vincente, tanto che tutti gli atleti hanno lo stesso tipo di mezzo, cambia solo la marca dello sponsor.
Addirittura in molti casi non è possibile per regolamento competere con qualcosa di diverso.
In un'alleycat corri con quello che vuoi ed a seconda del percorso un tipo di bici può essere avvantaggiata rispetta ad un'altra, ma il percorso non lo si conosce fino al momento della partenza per cui ...
Da qui parte l'incognita, in in una gara "normale" non può succedere nulla di strano, il percorso lo conosci e lo provi prima, sai perfettamente quanto è lungo e quanto durerà, certamente ci vuole strategia a dosare le energie, ma sai alla partenza quanto sarà lo sforzo totale, nessuno aggiungerà degli ulteriori checkpoint, nessuno inserirà a sorpresa tratti di corsa, flessioni, pesi da portare.
Mi piacciono le alleycat perchè sono come la vita reale, non sai mai cosa può capitare, devi essere pronto sempre ad ogni evenienza e devi saper fare le scelte giuste.
Sono dell'idea (e lo sono ancora di più ora che ho dei bimbi) che lo sport debba preparare ed allenare ad affrontare la vita reale, e, purtroppo, la vita reale non è dentro un circuito chiuso e privo di imprevisti.
E nel contempo nella vita reale troppo spesso troviamo ostacoli e barriere che ci impediscono di fare quello che vorremmo, perchè quindi scegliere di correre in mezzo a fettucce, ovali, barriere e percorsi obbligati anche nel tempo libero?

3 commenti:

Enrico ha detto...

Perché correre in percorsi limitati? Per fare casino insieme agli amici!

E visto che ti riferisci chiaramente alla prox gara di CX a Candiolo, le motivazioni per quel che mi riguarda sono le stesse: compagnia, qualche litro di birretta e un po' di pedalata che non fa mai male.

Pablohoney ha detto...

perchè io, amando il fango e lo sterrato, fatico a trovarlo in città... fatemi una bella alleycat in mezzo al bosco e quasi quasi...

Danx ha detto...

E' vero, in un'alleycat si è liberi di prendere qualsiasi strada, però è difficile rimanere in gruppo, cmq ho capito ciò che dici ed è uno stupendo inno all'anarchia, però è comunque una gara dove si corre per vincere, quindi cambia la modalità di svolgimento, ma il fine non è anarchico..

Che poi se Enry smettesse di bere, potrebbe comprarsi una vera biga da CX prrrr