lunedì, novembre 13, 2006

Bulli e Pupe Alleycat Milano


Per il 2 Dicembre, in occasione del Bike Film Festival, la Donzella e Hekto hanno organizzata una bella Alleycat in perfetto stile USA.
Per la main race sono avvantaggiate la squadre composte da maschietto e femminuccia, poi ci sono gare di Trackstand (stai fermo con la bici), Skidding (sgommate), Slow Race (chi arriva ultimo vince), Foot Down (non mettete il piede a terra, tutto il resto è consentito).
http://rotafixa.org/bulli_e_pupe/

Il programma per i torinesi è partenza in mattinata, pranzo al volo da qualche parte, gare e garette, premiazione, cena e rientro a casa per la sera.

2 commenti:

Aldone ha detto...

La gara è stata spostata a domenica 3 ... comunque mi aspettavo un po' di commenti entusiastici su questa iniziativa

Leonardo ha detto...

Partiamo dal centro, io, Linda e Sandrinus, per raggiungere il cinema Mexico e in via Larga subito abbiamo un anticipo sullo spirito della "gara". Incontriamo infatti un gruppo di ciclisti confusi sul percorso da fare per raggiungere la partenza. Li invitiamo a seguirci. Si forma così un piccolo plotone: tre milanesi, uno svedese e alcuni viennesi.
Giunti al cinema Mexico, non conosciamo nessuno, salvo Cheo, che diventerà di lì a poco la mia "compagna". Infatti, Linda sulla sua bella Gianni Motta vintage ha forato la ruota posteriore e sul posto nessuno ha un tubolare da prestarci (che sprovveduti: girare con ruote d'epoca senza un tubolare di scorta.
http://www.flickr.com/photos/66229745@N00/316316682/in/set-72157594408112749/

Accetto quindi Cheo come socio di avventura.
Lui correrà con una Motobecane arancione convertita a fissa, con manubrio a corna.
Io, lasciata a casa la fissa, ho optato per la mia bici da corsa in titanio: prevedo un percorso con molto pavé).
Nell'attesa della partenza ammiro selle, telai, pieghe, cerchioni, accrocchi vari. Mi piaciono tutte le biciclette e fare della fissa (che posseggo anche io e uso per spostarmi a Milano) una presunta
"filosofia" è infantile. Tanto più quando ottengo conferma della mia supposizione scambiando qualche parola con uno dei "costruttori" di fisse e similari da me più ammirati sl web. Ci parlo e non capissco cosa mi dice: Mi ha appena offeso? Boh, chi se ne frega.

Partiamo. Il mio socio Cheo è quasi sempre avanti a me insieme ai primi. Io osservo da venti trenta metri. Il pavé di via Torino percorsa a tutta mi dice che ho azzeccato la scelta. Bisogna volare e questo, cari fissati, è impossibile senza equilibrio. Guadagno
posizioni ma cerco sempre i restare coperto.
La città umida di un misto di nebbia residua e pioggia nell'aria sembra l'arena ideale per imprese fiamminghe.
Sembriamo tutti esaltati.
La svolta avviene al Castello, ultimo controllo: è il momento del bacio. Ci tocca pure questo…
http://www.flickr.com/photos/66229745@N00/314360814/in/set-72157594408112749/

Si riparte, prendo la testa e guido il gruppo dei primi all'ingresso di via Carducci. Da qui in avanti bisogna spingere, praticamente un lungo rettilineo ci condurrà all'arrivo.
Non resisto più, infilo il 53 e via. In pochi secondi mi allontano, 30, 35, 40, forse più kmh, giungendo in via Olona con un distacco degno dei migliori finisseur.
Cheo a metà, tra me e i secondi.
Rallento in via Solari per compattare la coppia, guido Cheo verso la traversa che ci immetterà trionfali in via Savona.
Pavé, rotaie, terreno bagnato, freno, curvo… scivolo a terra! Impreco ma il vantaggio è sufficiente per farcela ancora.
- Corri, Cheo, vai, vai, vai...
Rimonto sulla bici, aggancio i pedali ma questi girano a vuoto,
mulinellano senza catena.
Riscendo ma mentre mi accingo a rimettere su la catena passano i secondi e qualche velocipede mi sorpassa.
Finalmente riparto. Addio sogni di gloria, nella mia mente scorrono le immagini di tante vittorie che sembravano cosa fatta, ma che all'ultimo la sorte, l'inesperienza e un pizzico di arroganza hanno
trasformato in cocenti delusioni.
Taglio il traguardo mentre Cheo, giunto primo, mi urla siamo secondi.
Sono felice lo stesso e ancora di più quando i due vincitori vengono ad abbracciarmi e a congratularsi con me. Bravi loro. Anzi bravissimi.
http://www.flickr.com/photos/66229745@N00/314360235/in/set-72157594408112749/

Oltre al bel ricordo restano le escoriazioni al ginocchio e al gomito
come un costante invito all'umiltà.