lunedì, novembre 29, 2010

Sui pedali



Su una fissa è molto utile avere i piedi attaccati ai pedali con cinghietti, straps, automatici; ed è pressochè indispensabile se si gira senza freni meccanici.

In teoria qualunque pedale generico con puntapiedi in plastica e cinghietti economici può andare bene, e per esperienza per certi versi può anche essere meglio di un più blasonato equivalente da pista con puntapiedi metallici e cinghietti in cuoio.

Per esperienza i pedali da pista come gli MKS o, se li trovate, vecchi da corsa Campagnolo, Miche o altri, sono piuttosto piccoli, ottimo per non toccare terra in curva, ma se avete, come me, il piedone, il supporto che offrono è limitato, inoltre sono pensati per essere utilizzati con scarpe da
bici rigide, per cui i lati metallici penetrano nella suola morbida delle scarpe da ginnastica e possono, se si spinge molto, fare male alla pianta del piede.

I puntapiedi metallici si trovano facilmente, ma si possono piegare e rompere se ci mettete il piede sopra invece che dentro, in ultimo i cinghietti in cuoio devono essere di altissima qualità (e nel caso sono quasi eterni), ma se sono economici si delaminano, entra l'umidità e si riducono ad uno straccio entro breve.

Alla ricerca di una soluzione migliore ho provato per un po' i pedali automatici, nello specifico dei Time Atac, accoppiati a delle scarpe Shimano da BMX race.

Non li ho usato per molto tempo per la scomodità di avere delle scarpe dedicate, dal look comunque dichiaratamente da bici, non comodissime per camminare e perchè nel frattempo mi ero appassionato di tricks e i pedali automatici sono troppo limitanti in questo ambito.

Proprio i tricks mi hanno portato a scoprire i pedali da BMX in plastica della Odyssey, dapprima accoppiati a gabbie metalliche e cinghietti in sintetico e poi a straps Polipo.

Una soluzione veramente valida, e non solo per il freestyle, economica poichè i pedali in questione costano piuttosto poco, ottima per il supporto che offrono con le loro generose
dimensioni, con le straps i piedi sono saldamente attaccati e si possono usare tutti i tipi di scarpe.

Quale è la soluzione migliore?

Sinceramente non c'è UNA soluzione ideale, tra tutte pedali da BMX in plastica e straps è sicuramente la più polivalente, ma i pedaloni non vanno bene su conversioni con movimento centrale basso perchè toccano terra in curva e certamente non stanno particolarmente bene su una bici d'epoca, gli automatici sono splendidi per pedalare, ma richiedono scarpe dedicate che di solito sono più o meno scomode per camminare, gabbie e cinghietti sono la soluzione più semplice e meno problematica, ma non sono la soluzione migliore per tutto; l'unica che a me veramente non piace sono i powergrips, dei cinghietti impossibili da regolare inventati qualcosa come vent'anni fa per la MTB, mandati in pensione dagli automatici e riesumati per la fissa e nettamente inferiori ai moderni straps con velcro.

1 commento:

Enrico ha detto...

La cosa che mi sento di far notare è che per uso fisso / urbano gabbiette di plastica e cinghietti du nylon sono mooooolto meglio di metallo e cuoio. Le gabbiette si piegavano e con un po' di urti si rompevano (fatte fuori 2 esemplari: mks njs e brooks). I cinchietti perdevano grip e si smollavano con l'uso. La differenza estetica è innegabilmente alta, ma tra praticità, spesa e facilità nella reperibilità (decathlon) sono molo più pratici dei materiali moderni rispetto a quelli tradizionali.

Come pedali c'è un'alternativa intermedia tra pedaloni da bmx e pedalini pista: i vecchi da mtb in alluminio con attacco per puntapiedi. Sono anche leggermente più gripposi.