mercoledì, settembre 30, 2009
Interbike 2009
Dall'Interbike di Las Vegas qualche succosa novità, innanzitutto Profile, mitica ditta di prodotti BMX, ha lanciato spiders e corone splined compatibili con le loro guarniture da biemme; le normali corone di questo tipo sono fissate con un solo bullone per cui sulla fissa prima o dopo si smontano, in questo modo il problema è risolto; poi fisse da tricks in quantità industriali, straps stile Hold Fast di ogni genere presentate da diverse aziende e la solita fiera di componenti colorati.
Foto su:
http://www.flickr.com/photos/41832519@N07/sets/72157622336370005/
http://www.flickr.com/photos/markcosio/sets/72157622463413872/
http://www.flickr.com/photos/huggerindustries/sets/72157622303862905/
http://www.flickr.com/photos/jctdesign/sets/72157622328435931/
http://www.flickr.com/photos/22838436@N07/sets/72157622311575141/
http://www.flickr.com/photos/ellyblue/sets/72157622315203885/
http://www.flickr.com/photos/ellyblue/sets/72157622323782975/
http://www.flickr.com/photos/bikerumor/sets/72157622303581599/
http://www.flickr.com/photos/loosenutswheels/sets/72157622319576557/
lunedì, settembre 28, 2009
EICMA considerazioni finali
Alla fine di fisse ce n'erano, gente che le guardava anche, una fiera italiana con tutte le bici disponibili sul mercato, componenti colorati area di prova e annessa alleycat e torneo di polo attualmente è impossibile, finchè ci sono 2 bici nello stesso weekend due giorni prima dell'Interbike a Las Vegas è già tanto che ci sia qualche espositore (già perchè i grossi a Milano erano presenti fino a lunedì, martedì sbaraccavano e spedivano il tutto in Nevada, un bello sbatto!).
Che c'era a Padova? trovate un po' di foto qui:
http://www.flickr.com/photos/ontherode/sets/72157622418666816/
http://www.flickr.com/photos/abitudinicreative/sets/72157622295544829/
http://www.flickr.com/photos/34072799@N02/sets/72157622445121034/
http://www.flickr.com/photos/crackedboy/sets/72157622286536587/
non ci vuole un genio a capire quanto sarebbe stato bello vedere tutte le bici dell'EICMA e quelle dell'Expobici nello stesso posto, vabbè siamo in itaGlia.
Il mercato è dinamico e i prodotti sono ormai tanti, a volte troppi se pensiamo a quanti telai ci sono in commercio, altre pochi se per contare tutte le guarniture decenti a prezzo umano bastano le dita di una sola mano, spesso "sbagliati" calcolato che l'appassionato di fissa difficilmente si accontenta di un prodotto "chiavi in mano", ma vuole qualcosa di molto personalizzato e particolare.
Alla fine vincerà la selezione naturale, sopravviveranno 3-4 grandi marchi con soluzioni di bici complete montate decentemente a prezzi accettabili e altrettanti piccoli combattivi per la clientela più esigente, gli altri, tutti quelli che hanno messo una fissa a catalogo tanto perchè forse magari la si vende, probabilmente tra un paio d'anni la toglieranno, staremo a vedere.
Che c'era a Padova? trovate un po' di foto qui:
http://www.flickr.com/photos/ontherode/sets/72157622418666816/
http://www.flickr.com/photos/abitudinicreative/sets/72157622295544829/
http://www.flickr.com/photos/34072799@N02/sets/72157622445121034/
http://www.flickr.com/photos/crackedboy/sets/72157622286536587/
non ci vuole un genio a capire quanto sarebbe stato bello vedere tutte le bici dell'EICMA e quelle dell'Expobici nello stesso posto, vabbè siamo in itaGlia.
Il mercato è dinamico e i prodotti sono ormai tanti, a volte troppi se pensiamo a quanti telai ci sono in commercio, altre pochi se per contare tutte le guarniture decenti a prezzo umano bastano le dita di una sola mano, spesso "sbagliati" calcolato che l'appassionato di fissa difficilmente si accontenta di un prodotto "chiavi in mano", ma vuole qualcosa di molto personalizzato e particolare.
Alla fine vincerà la selezione naturale, sopravviveranno 3-4 grandi marchi con soluzioni di bici complete montate decentemente a prezzi accettabili e altrettanti piccoli combattivi per la clientela più esigente, gli altri, tutti quelli che hanno messo una fissa a catalogo tanto perchè forse magari la si vende, probabilmente tra un paio d'anni la toglieranno, staremo a vedere.
giovedì, settembre 24, 2009
EICMA report parte 3
Tanti quelli che han fatto le fisse tanto per farle ... e alcuni le han fatte veramente male.
Molte le bici montate con mozzi flip-flop fisso libero col solo freno davanti e nessuna possibilità di montare il posteriore.
Ora, molti fissati girano senza freni, e va bene, molti si montano bici anche a ruota libera con un solo freno, e va bene, MA una bici in Italia deve essere venduta con 2 freni, punto, lo dice la legge, possiamo chiudere un occhio la la bici in questione è una fissa dichiaratamente solo da pista, coi tubolari e tutto, da usare solo ed esclusivamente in velodromo, nessun problema se è un telaio che poi ci si può montare come vuole con o senza freni, ma se è una bicina da passeggio completa con la ruota libera deve avere 2 freni, altrimenti chi la vende è fuorilegge, punto, e di personaggi di questo tipo alla fiera ce n'era più d'uno.
Non sto ad elencarli tutti, ma il numero uno è Rossin, non so cosa mi ha trattenuto dal non insultarli; avevano due fisse anche se esposte in più colori, una a ruote strette col manubrio da pista e una coi gommoni larghi da cruiser col manubrio da cronometro (?), un solo freno, caliper sulla prima, cantilever sulla seconda, nessuna possibilità di metterne un secondo dietro, ma soprattutto un bel mozzo flip-flop con lo SGANCIO RAPIDO su forcellini orizzontali!
Lo sgancio rapido non va bene sulla fissa perchè non si riesce a chiudere con forza come su un asse imbullonato, nessun problema con forcellini verticali e la ruota libera, ma con le forze in gioco sul fisso, skiddando e contropedalando il mozzo può prendere gioco e magari cade la catena e magari il tipo che pedala ha tolto il freno davanti per fare il figo, così si stampa e tanti saluti.
Il quick release può anche andare bene su una conversione autocostruita al risparmio, ma su una bici di serie non lo accetto, è da criminali.
mercoledì, settembre 23, 2009
EICMA report parte 2
Le fisse più appariscenti del salone erano allo stand Nobrainbikes.
NoBrainbikes è un marchio di Celle Ligure, a 2 passi da Savona, che ha deciso di spingere la fissa ... e che fissa.
Così, a sensazione, la Shizzle verde e arancio da tricks è stata la bici più fotografata della fiera, penso che con quei colori l'abbiano notata tutti, un bel progetto, cattivo, coi rinforzi dove servono e gigantesco spazio per barspinnare.
La forca è fatta come la Geekhouse, a tubi saldati, bellissima, anche se purtroppo saldare una forca del genere è come saldare mezzo telaio e fa lievitare non poco il prezzo finale, probabilmente a breve produrranno una forcella più semplice e più economica.
Carino anche il modello più pistaiolo, ok è un telaio asiatico, che era esposto uguale-uguale anche in altri stand con colori e nomi diversi (SAB, Guerciotti, Bottecchia), ma qui c'è la possibilità di scegliere il colore (che è normale se si esce dal giro delle grandi aziende) o di farlo anodizzato con scritte personalizzate laserate, che è decisamente più particolare.
Le bici erano montare con cerchi Velocity B43, componenti anodizzati e la pista con "dildo bars" ovvero quei pornomanubrietti con le estremita arrotondata, disponibili in diversi colori e per tutti gli attacchi (25.4mm, 26mm e oversize) sempre anodizzati.
A breve Nobrain dovrebbe iniziare a vendere i telai e i componenti online.
In una fiera dove il fintovintage imperversava: uno stand con qualcosa di diverso (e comunque un telaio con congiunzioni cromate appeso al muro ce lo avevano pure loro).
lunedì, settembre 21, 2009
EICMA 2009 report parte 1
Nel minireport dell'Eurobike ho scritto che la bici più bella delle fiera, almeno stando alle foto su flickr, era la De Rosa Scattofisso, domenica l'ho vista all'EICMA.
La Scattofisso era una delle poche bici montate bene, con componenti seri, pecca la forcella in carbonio verniciato, la STESSA forcella di Vigorelli, Mystic e metà delle bici in circolazione, prezzo 1800 euro solo il telaio, chiedo informazioni e parlo con un tipo simpatico e disponibile che non si altera minimamente quando gli dico che costa troppo, la forcella è economica e che il nome "scattofisso" è scontato; anzi senza problemi mi da ragione, si la forcella è economica, ma in acciaio veniva a pesare troppo; mi fa vedere i forcellini e mi fa notare una serie di dettagli, poi parliamo del NAHBS (la mostra dei telaisti nordamericani) e mi dice che il telaio è più un esercizio di saldature sui quei forcellini che un vero prodotto da vendere, poi mi fa: "questo telaio lo abbiamo fatto anche in titanio, abbiamo preferito non esporlo, vieni che ti faccio vedere" e mi porta nel ripostiglio dove toglie dal pluriball un telaio immacolato in titanio, bellissimo e fottutamente leggero, mi descrive le differenze costruttive, parliamo ancora un po' di fisse e poi ci salutiamo con una stretta di mano, sarei rimasto li tutto il giorno.
A contraltare per la serie "ditte blasonate" la Colnago Super, bici completa da 1200 euro, carino il telaio, nulla di che, ma il montaggio è uguale a quello del Langster da 500, anche peggio, i cerchi sembran quelli generici da citybike, anche qui decido di dire la mia "bella, ma è montata supereconomica", la risposta spocchiosa è "ma lei compra il telaio o i componenti?", "se è disponibile a catalogo SOLO la bici completa mi tocca comprare anche il montaggio, altrimenti aveva più senso vendere il solo telaio", "si forse, vedremo, l'abbiamo montata come sfida, e mi fa vedere una bici completa da corsa con peso inferiore ai 5kg, vede quella è un'altra sfida le bici si possono montare come si vuole", cosa c'entra? niente, vabbè lasciamo perdere che me ne vado.
Da De Rosa mi sono sentito a casa, 2 appassionati che parlano di bici, da Colnago evidentemente dovevo inchinarmi, apprezzare la magnificenza dei telai e non proferir parola, siccome non è quello il mio normale approccio evidentemente non sono stato gradito.
Prima della fiera mi piaceva Colnago e conoscevo poco De Rosa, ora la mia opinione è molto cambiata.
Nota: per tutti gli appassionati di telai da Keirin made in Japan ricordo che il sig. Nagasawa ha imparato a saldare in Italia da De Rosa.
giovedì, settembre 17, 2009
EICMA Milano 2009
Come ho già scritto, l'EICMA sarà una fiera a metà, anche meno, molti marchi saranno a Padova, molti altri non ci saranno neppure.
Tra le due fiere, guardando gli espositori si può dire che Milano è più orientate verso la corsa e Padova verso la MTB, per cui volendo visitarne solo una, la prima dovrebbe essere per noi fissati la più interessante delle due.
Che ci sarà da vedere a Milano? Campagnolo, Colnago, Bianchi, Deda, Miche, De Rosa, Olmo, Vittoria; vi segnalo anche un marchio nuovo nel mondo della fissa: Nobrainbikes che presenterà un bel po' di cosette interessanti.
Consiglio da Charlie: "vorrei darvi una dritta. se venite in fiera a Rho in macchina , potete usare un semplice escamotage. potete parcheggiare gratis, dico GRATIS a Pero, che è il paesino prima, e prendere la metro per una fermata al costo di euro 1,20.bella per tutti"
mercoledì, settembre 16, 2009
Peugeot Bike Polo
Dopo Ford, Mercedes, Smart un'altra auto (vabbè, auto, una cosa a motore su 4 ruote) usa la fissa per le sua pubblicità, solo che mentre fino ad ora la bici era una fugace apparizione ora il protagonista dello spot è una partita di bike polo, la cosa che mi stupisce di più è come il polo venga rappresentato come uno sport normale che ogni telespettatore che si sorbisce la pubblicità in tv conosce e apprezza.
La fissa è definitivamente passata da un'attività di nicchia ad uno sport commerciale?
Attendiamo con ansia il momento in cui una partita di polo andrà in prima serata su RAI 1.
martedì, settembre 15, 2009
Nicchia e mainstream
Che le fisse non siano più di nicchia non ci vuole molto a capirlo, ora tutti fanno le fisse e tutti (vabbè quasi tutti) le vogliono.
Qualcuno rimpiange i vecchi tempi (cioè 3-4 anni fa) quando la fissa era misconosciuta, non si trovavano i telai se non nei polverosi retrobottega di negoziettti che vent'anni prima avevano una squadra che correva in pista.
Con un po' di fortuna sui potevano fare affari d'oro e avere un pezzo di storia, ora basta scegliere il fabbricante che stà più simpatico e il colore per avere una fissa bella e pronta chiavi in mano.
Sinceramente non rimpiango per nulla la spasmodica ricerca di un telaio in acciaio da convertire taglia 60 e neppure le corse da solo, unico fissato torinese.
Preferisco ora, che posso comprare quello che voglio senza tanti sbatti, che posso giocare a polo tutte le settimane, che se ho bisogno di un pezzo al volo magari lo trovo tranquillamente a Torino, oppure comodamente online e in pochi giorni ce l'ho a casa.
Della fissa mi sono innamorato anni fa quando c'erano al massimo 50 fissati in tutta Italia e continuo ad amarla ora perchè la fissa è sempre quella, un pignone solidale col mozzo.
Mi piace vedere nuovi prodotti perchè la fissa e geniale, ma la maggior parte di quello che c'è è pensato per la pista e non per la strada, a volte è perfetto, a volte meno, per questo preferisco telai moderni pensati e ripensati per un uso cittadino piuttosto che telai progettati 30 anni fa per girare in un catino di legno, mi incazzo quando vedo azienda proporre sempre la solita roba fatta in serie tutta uguale e spacciata con l'etichetta "vintage" e mi entusiasmo quando qualcuno fa qualcosa di nuovo e innovativo.
lunedì, settembre 07, 2009
Eurobike 2009
L'anno scorso si erano viste tante fisse e MTB singlespeed, quest'anno di fisse ce ne sono tante, la più bella forse è la De Rosa Scattofisso (che fantasia); penso di non sbagliare affermando che ormai TUTTI i fabbricanti italiani hanno uno o più modelli di fissa sia essa più da velodromo, da città o vintage.
Quello che mi ha stupito è vedere su flickr così tante bici da città di ogni tipo, da quelle da passeggio alle cargo più o meno estreme, segno che la bici stà sempre più diventando un mezzo di trasporto e non solo un attrezzo sportivo.
Un po' di foto le trovate qui:
http://www.flickr.com/photos/anabananasplit/sets/72157622210384504/
http://www.flickr.com/photos/jjatssdotnl/sets/72157622242808720/
http://www.flickr.com/photos/stefanhahn/sets/72157622144955935/
http://www.flickr.com/photos/baronvonwillig/sets/72157622145580757/
http://www.flickr.com/photos/therideprojekt/sets/72157622140204871/
http://www.flickr.com/photos/henryinamsterdam/sets/72157622133908745/
http://www.flickr.com/photos/fixedgearlondon/sets/72157622142062883/
venerdì, settembre 04, 2009
Arrivato l'Xtracycle
Ci è andato un po' ma alla fine la scatola dell'Xtracycle è in garage.
La scatola è partita dal distributore tedasco il 13 agosto con DHL, il 14 era in Italia e da li il crucco, giustamente, se ne lava le mani.
Col codice datomi da USED, sul sito DHL italiano il pacco risulta consegnato senza successo il 18/08, peccato che non han lasciato nulla, per avvisare che eran passati, col numero cliente 199 a pagamento non ottengo nulla perchè vogliono il codice spedizione a 10 cifre e quello che ho io è a 12, cerco su Google il numero della sede di Torino e telefono, il tipo con cui parlo dice che per ogni informazione devo sentire l'199, ma comunque di solito provano una volta sola a consegnare perchè passare la seconda costa troppo, se il pacco non è stato rispedito al mittente probabilmente è a Settimo Torinese.Non mi resta che andare fino a Settimo.
Subito mi viene detto che se è stato spedito con DHL in Germania probabilmente adesso ce l'ha SDA; no, e ora come faccio?, però secondo me ce l'avete voi perchè dal sito DHL risulta che l'avete provato a consegnare voi.
Nel sistema interno il numero non c'è, proviamo ad entrare sulla pagina di internet come normale cliente ad inserire il codice tedesco e otteniamo le stesse info che avevo trovato io a casa.Bene, dovrebbe essere a Settimo, ma dove se questo codice non risulta?
Per fortuna anche questo impiegato è disponibile e ha voglia di sbattersi, prova un po' a mettere dei codici e per puro culo (parole sue) finalmente trova il pacco, finalmente, lo va a prendere, solite firme e l'Xtra è finalmente in mano mia.
Il prodotto fa una strana impressione, sembra piuttosto "scarno", i pezzi sono semplicemente messi all'interno di uno scatolone di cartone, senza particolari protezioni, peccato perchè lo snapdeck in legno si è leggermente scheggiato.
Il prodotto fa una strana impressione, sembra piuttosto "scarno", i pezzi sono semplicemente messi all'interno di uno scatolone di cartone, senza particolari protezioni, peccato perchè lo snapdeck in legno si è leggermente scheggiato.
Il libretto di istruzioni è in cartoncino riciclato, c'è qualcosa di strano in questo pacchetto, qualcosa che non mi torna.Di solito quando mi capita in negozio di tirar fuori una bici nuova da uno scatolone, c' sempre un po' l'effetto "natale", le bici nuove, anche se beceramente economiche son sempre bellissime, di quello che non funziona, se son buone o fan schifo te ne accorgi solo quando monti la ruota anteriore e regoli freni, cambio, sella e manubrio.
Il libretto di istruzioni è sempre una cosa in bianco e nero con fredde istruzioni che finisce subito nell'immondizia.
Questo invece l'ho letto, un po' per capire come diavolo si monta questo coso e un po' per curiosità, il tono è scherzoso, ci sono consigli utili su come guidare una bici con l'Xtra, cose intelligenti e poi molta è l'attenzione all'ambiente.
Questi tipi sanno di aver fatto un prodotto semplicemente geniale, tutti i commenti su forums e blogs sull'Xtra sono entusiastici e sapete che vi dico, sono entusiasmato anch'io.
martedì, settembre 01, 2009
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