mercoledì, ottobre 31, 2012

Luci


Le luci sono un investimento importante per l’utilizzo urbano della bicicletta, se non hai la bici giusta sistemata come si deve sei lento, se non hai i vestiti giusti prendi freddo, ma se non hai le luci e gli automobilisti non ti vedono rischi seriamente di farti ammazzare e morire per non aver speso qualche decina di euro mi sembra veramente una cazzata.
Devo dire che fino ad ora ho avuto serie difficoltà a trovare un prodotto veramente soddisfacente.
Alla fine quello che per il momento funziona meglio sono Knog a 4 led sull’anteriore e Fibre Flare al posteriore, ma sono ancora in cerca del prodotto definitivo col giusto rapporto qualità prezzo.
Le Reelight senza batterie sono sicuramente un prodotto interessante, ma a vederle in giro su altrui biciclette fanno poca luce, ottime da tenere sempre montate, ma non secondo me da usare come luce seria primaria per l’inverno.
Così come fanno dannatamente troppa poca luce i singoli led da fissare ovunque sulla bici; poca spesa e poca resa.
Sicuramente con le luci è meglio abbondare e anche gli sfigatissimi rifrangenti sulle ruote fanno il loro sporco lavoro, con quello che costano poi non montarli è un vero peccato.

lunedì, ottobre 29, 2012

Manubrio trekking


Mi sono sempre chiesto il senso del manubrio da trekking: un misterioso miscuglio tra un manubrio da MTB, uno da crono e non si capisce bene cos’altro; perché avere 2 prese orizzontali di cui solo una coi comandi?
Poi mi è capitato di usare una di queste bicione crucche da trekking e devo dire che questo manubrio ha il suo perché.
Tanto per incominciare le prese sono 3: quella più vicina è comoda perché permette una posizione eretta poco impegnativa per la schiena, mentre se si vuole andare più veloce basta passare alla presa più lontana per aumentare l’areodinamicità; senza dimenticare la possibilità di usare le parti laterali per un effetto simil corna di bue/crono utile per spingere nei fuorisella sulle salite.
Insomma un pezzo ben poco diffuso in Italia (penso di non avere mai visto una bici con questo manubrio nel nostro Paese), ma che ha i suoi punti di forza, peccato che, come spesso succede, non nessuno lo usa e quindi si parte dal presupposto che non funzioni con la conseguenza che nessuno lo vuol montare sulla propria bici … e il giro continua, con l’aggravante che il manubrio in questione è abbastanza inguardabile.
Nota: manubri da trekking ne ho visto montati sia coi comandi in alto che, girati al contrario, coi comandi in basso.

venerdì, ottobre 26, 2012

Parafanghi


La cosa più semplice ed economica indispensabile per la brutta stagione sono i parafanghi.
In realtà non è un accessorio specifico per l’inverno, io ormai li ho montati da mesi e nonostante il sole di questi ultimi giorni non sento alcuna necessità di toglierli, pesano quasi nulla e non danno alcun fastidio.
I parafanghi servono tantissimo, per quello che costano, ovvero pochi euro, ogni ciclista serio, che conta di usare la bici 365 giorni l’anno, dovrebbe averli, sembrerà strano, ma quando piove l’acqua che ti tiri addosso col movimento delle ruote spesso è superiore a quella che arriva dalle nuvole del cielo.
Il modello che ho io è quello della SKS in plastica che si trova ovunque, anche al Deca, si monta e smonta in pochi secondi e funziona su qualunque tipo di bicicletta; un pezzo di plastica per il tubo obliquo e uno per il reggisella.
Quando l’ho comprato pensavo che il sistema di attacca-stacca fosse un requisito indispensabile, in realtà non serve a nulla, anzi alla lunga è un danno; con la scusa che si toglie facilmente non lo monti mai, lo lasci a casa che è troppo grande per stare nella borsa col risultato che quando piove ti bagni.
Risultato: l’ho bloccato con le classiche fascette da elettricista ed è li dalla scorsa primavera.

martedì, ottobre 23, 2012

Transition Klunker mania

Ho imparato ad amare le bici con le mountainbike, downhill e freeride sono state le mie prime passioni.
Poi ho sviluppato un odio verso l'estrema complicazione delle MTB biammortizzate per queste specialità, troppe cose, troppi costi e troppi problemi.
Sono passato prima alla MTB front, poi al single speed per definitivamente sposare la filosofia essenziale della bicicletta a ruota fissa. 
Rimane sempre il tarlo della MTB, ho sempre pensato. "prima o poi una single speed rigida in acciaio con ruote da 29" e freni meccanici me la faccio".
Poi l'altro giorno ho visto la "novità" di Transition: la Klunker, l'origine della MTB, quello da cui è partito tutto.
Rigida, singlespeed e col solo contropedale .... vuoi vedere che mi piace una bicicletta col freno a contropedale?
Incredibile.

giovedì, ottobre 18, 2012

Winter is coming

Ci siamo divertiti ad usare la bici in estate, ma è adesso che arriva l’inverno e che il gioco si fa duro che le cose diventano interessanti.
In inverno fa freddo, piove, nevica ed è buio presto … ‘na merda insomma.
Bisogna organizzarsi bene perché usare male la bici in inverno, non solo può risultare molto scomodo, ma anche piuttosto pericoloso.
Sarà necessario un po’ di shopping, la generica bici perfetta per l’estate dovrà essere preparata per la stagione invernale, equipaggiata con luci e parafanghi, e bisognerà anche comprare qualche vestito adatto a pedalare col freddo.
Compito per casa: verifica dei vestiti pesanti sportivi utilizzabili per pedalare presenti nell’armadio e controllo dotazioni bici, insomma fate il punto della situazione di quello che avete già e di cosa è più urgente comprare.
L'inverno sta arrivando, siate preparati!

mercoledì, ottobre 17, 2012

O.T. Currywurst

C’è una cosa di cui veramente non mi capacito dei tedeschi.
Mangiano porcate immonde tipo il currywust, un giga wurstel tagliato a tondini e affogato in salsa al pomodoro tipo ketchup con una spruzzata di curry da mangiare accompagnato con pane o patatine fritte (incredibilmente quella roba spiaccicata che vedete in foto è commestibile!); si devastano di birra (che al ristorante costa meno dell’acqua minerale): saranno tutti dei ciccioni schifosi …
E invece no, per la maggior parte sono in formissima.
Ho chiesto ad un collega italiano che vive qui, come la cosa sia possibile, la risposta è che si ammazzano di sport.
In Italia trovare qualcuno al lavoro con al polso un Polar è impossibile, qui è pieno, e un Polar non te lo metti al polso perché è di moda, tantomeno in Germania che la moda non hanno idea di cosa sia.
In Italia per avere un bel fisico devi fare la dieta, possibilmente una di quelle che vanno adesso, dove mangi a sazietà e dimagrisci, il tutto senza alcuno sforzo.
Peccato che la dieta e zona e la dieta dissociata dicono esattamente l’opposto e sistemi meravigliosi come la Dunkan sono in realtà dannosissime per il fisico; meglio così, si crea confusione e non si ottiene alcun risultato.
Con la scusa della dieta evitiamo di fare l’unica cosa che fa bene e fa dimagrire: l'attività fisica!
Invece di prendere una bici o un paio di scarpe da corsa (qui i negozi che vendono calzature da running hanno un tapis roulant per la prova con tanto di telecamera collegata al computer per l’analisi della corsa e dell’appoggio dei piedi!) compriamo libri e riviste, col risultato che siamo un paese di ciccioni con il non invidiabile primato della più alta percentuali di bambini obesi in Europa!

lunedì, ottobre 15, 2012

Brakeless in Stuttgart

Pensavo di vedere un sacco di fisse da queste parti, invece su millemila bici viste fin’ora, di fisse ne ho viste solamente 3 (tre!), tutte con il freno davanti.
Singlespeed quasi nessuna, tutte le bici hanno il cambio, ma pochissime integrato nel mozzo, insomma le bici facili da gestire qui non piacciono proprio.
In compenso di gente che gira senza freni è pieno, solo che non sono fisse, sono BMX!
Ci deve essere una legge non scritta da queste parti che le BMX non possono avere i freni, vabbè in park non servono tantissimo, ma vaglielo a spiegare ai ragazzini che ci sfrecciano in città; va bene che con una biemme non si raggiungono folli velocità, ma frenare sempre con le suole delle scarpe che strisciano sull’asfalto non è una grande idea.
Ma i vostri genitori non vi dicono niente?

domenica, ottobre 14, 2012

Bici tedesche

Le bici tedesche non sono come quelle italiane.
Qui tutte le bici che vedi in giro hanno il cavalletto, i parafanghi, i portapacchi, le luci, tutto e trovare una bici "figa" è un'impresa veramente ardua.
Da noi anche gli scassoni sono ridipinti per renderli almeno un po' più carini esteticamente (poco importa se nell'opera vengono pitturate anche tutte le parti mobili che sarebbe stato meglio lasciar stare), le fisse hanno successo in Italia perchè sono fighe, con l'arrospoke in tinta con la sella, mentre le citybike, che sono brutte per definizione, devono solo costare poco, punto, tanto è vero che bici come le Bootleg di Cinelli o le Bad Boy di Cannondale da noi hanno ben poco successo.
Qui no; la bici urbana bella, quella che vedi lucchettata in giro e capisci che il proprietario ci ha messo del suo per farla è una trekking o MTB con tutti i cambi del caso, magari con forca in carbonio, ruote spesse, freni a disco idraulici, parafanghi, portapacchi con borse stagne Ortlieb annesse, pedali a sgancio rapido e impianto luci da paura (è relativamente normale vedere 2 o più faretti montati sul manubrio della serie la bici la uso di notte in ogni condizione), colore tendenzialmente tutto nero, il massimo dell’accostamento cromatico è telaio di un colore generico (bianco, rosso, giallo) e componenti tutti neri.
I tedeschi vanno al sodo, e sono pronti ad ogni evenienza: buio, acqua, gelo le bici le usano, non le espongono tipo opera d’arte.
C’è solo un accessorio che è praticamente introvabile, le rotelle per le bici da bimbo, non le usa nessuno.
I tedeschi sono strani, ma c’è più di una cosa che dovremmo imparare da loro.