giovedì, marzo 05, 2009

Fissa da tricks?


Il bello della fissa è che ci puoi fare di tutto, ci puoi correre in velodromo, correre per la città, trickeggiarci, giocare a bike polo, tutto quanto cambiando magari solo il rapporto o il manubrio.
Secondo me una bici fissa da tricks DEVE essere utilizzabile per spostarsi, questo significa un rapporto magari bello agile, ma non ridicolo, una posizione più alta, insomma qualche modifica per cui forse non sarà la bestia più veloce in città o la più comoda per starci in sella delle ore, ma pur sempre un mezzo veloce e pratico per spostarsi da A a B; e deve avere le gabbiette ai pedali o i freni perchè se devo avere una bici limitata ai tricks allora veramente mi prendo una BMX che è meglio.
Una fissa come quella in foto con la sella bassissima, inclinata assurdamente verso l'alto (per facilitare la presa con le ginocchia per i barspin), brakeless coi pedali liberi e un manubrione da BMX NON è quello che intendo io per fissa da tricks, è ridicola; così come i filmati di "balletto" con bici montate con rapporti 1:1 NON sono quello che intendo io per freestyle in fissa.
Se qualcuno ha visto il bellissimo documentario "Dogtown and Z-Boys" si ricorderà sicuramente di quali erano i tricks sulla tavoletta a rotelle prima che gli Z-Boys rivoluzionassero il mondo dello skateboard.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Una bmx è la stessa cosa,orrenda, pero se piace e fa moda!!!!!!
compratela, veramente agile per la città, con quello che costa.

Anonimo ha detto...

BELLISSIMA....come tutte le fisse del resto,

Ciao Grande Aldo e grazie per tutte le good vibrations che si "respirano" nel tuo blog.

...Ormai temo di essermi contagiato...

Una curiosità, per caso sai quanto pesa la Mystic?.. mi piace troppo...se la compro.. devo farci due piani di scale assieme due volte al giorno.

un saluto da Vicenza

Anonimo ha detto...

Aldone. Io ho letto il tuo post, premetto che di free style non me ne intendo per niente, e premetto che per me non c'è grossa differenza tra i "balletti" fatti con la fissa 1:1 (tra l'altro bellissimi) e quelli che spesso vedo fare ai "fissati" durante i raduni, incontri. Sicuamente se me ne intendessi di più coglierei le sfumature diverse. Ma a me piace imparare e capire... Quello che volevo dire è quello che penso, che la bici non è il fine ma è quello che ci devi fare che la rende speciale, mi spiego meglio... se io vado in pista (velodromo) con una bici da pista con un telaio sbagliato, non faccio il tempo, se io voglio fare il balletto con una bici da crono, col c***o (si può dire...) che lo faccio... e così un salto con il mio bel telaio in carbonio da pista... (che magari ce la fa... ma poi mi tocca ricomprare il tutto...) Pensa che Obree è stato preso per il culo per la bici che aveva "pensato", eppure ha aperto una strada che l'UCI adesso ha richiuso, ma effettivamente la bici "rendeva di più"... come ho detto il fine è il risultato e il mezzo si adatta allo scopo. Almeno quello che penso... non viceversa.
Spero di non essere stato troppo lungo... B.B.

Anonimo ha detto...

Beh, direi che l'anonimo qui sopra ci ha preso. Dove devo firmare?

Efil

ce ha detto...

"... che la bici non è il fine ma è quello che ci devi fare che la rende speciale..."

sarei anche d'accordo ma non credo che debba essere così per tutti. Per qualcuno l'oggetto bici può anche essere un fine, uno può amare l'idea di un certo telaio da pista e soffrire consapevolmente usandolo tra i sanpietrini se questo gli fa piacere.

Quello che non capisco, qualcuno qui magari lo sa, è il perchè in certi ambiti si pongono degli ostacoli dove potrebbero essere rimossi. Mi viene in mente una cosa che centra poco con la fissa. Le maggiori velocità lineari sono raggiunte con bici recumbent magari carenate. Perchè nelle competizioni pista dove potrebbero essere usate i regolamenti le hanno da subito vietate?

Aldone ha detto...

perchè una recumbent carenata NON è una bici, ma un HPV (human powered veicle)

Anonimo ha detto...

"... che la bici non è il fine ma è quello che ci devi fare che la rende speciale..." visto che lo scritto mi spiego meglio. Chi scrive qui, suppongo, ami le bici in tutte le varie forme... non è questo il punto, quando si cade e si rovina un telaio a me piange il cuore indifferentemente che io abbia la mia bici in carbonio, come la fissa che uso per la città. Quello che volevo dire è che ogni mezzo ha una funzione specifica, ottimale, che poi uno sia libero di farci quello che vuole... sono d'accordissimo, ma credere che usare una bici da pista per saltare un fosso sia la cosa migliore solo perchè è una fissa che mi piace esteticamente, a me sembra una stronzata. Aldone, da quello che ho capito, sta cercando delle soluzioni per delle bici da evoluzioni robuste e affidabili, non delle semplici conversioni... questo io lo condivido.
Infine: secondo te perchè danno la maglia rosa al giro d'Italia al ciclista e non alla bici più bella? Pensaci un pò... B.B.

Anonimo ha detto...

Ciao Ald-One
Bellissimo Blog, metterò un link sul mio.
A presto
Glipkerio

ce ha detto...

Grazie per la risposta Aldone, so benissimo che PER IL REGOLAMENTO la recumbent non è una bicicletta. MA prima che il regolamento fosse modificato la recumbent lo era e correva insieme alle altre bici regolarmente.
Comunque nessun problema, l'importante secondo me è pedalare.

Anonimo ha detto...

Sono perfettamente d'accordo con CE! è *impossibile* dire che una recumbent (in italiano: "bicicletta reclinata"!!!) NON sia una bicicletta. *E'* una bicicletta NON conforme ai regolamenti UCI.

Sarebbe come dire: una Panda (o una Lamborgfhini, o qualsiasi altra...) non può correre in Formula1 (non essendo conforme ai regolamenti FIA), quindi non è un'automobile!

Chiudo, dicendo che l'insieme delle biciclette è un sottoinsieme degli HPV (che comprende anche le bici da corsa, le mtb, le grazielle, le barche e gli aereia propulsione umana, ecc.), quindi ognuno di noi ne ha uno sotto le chiappe.

Dici bene, ce: "L'importante è pedalare": che poi uno lo faccia per la prestazione, per l'utilità, per l'estetica, per la comodità, o per moda... ma chissene.

Ciao ciaoo!
Peon

Anonimo ha detto...

"Quello che non capisco, qualcuno qui magari lo sa, è il perchè in certi ambiti si pongono degli ostacoli dove potrebbero essere rimossi. Mi viene in mente una cosa che centra poco con la fissa. Le maggiori velocità lineari sono raggiunte con bici recumbent magari carenate. Perchè nelle competizioni pista dove potrebbero essere usate i regolamenti le hanno da subito vietate?"

rispondo a Ce... almeno la mia opinione, credo che così come per la formula 1 anche i costruttori di biciclette abbiano imposto all'UCI delle regole per lo sviluppo delle bici tradizionali, questo per ragioni commerciali e pratiche. Obree, se leggi la storia o se vedi il film the flying scotsman ti rendi conto che sviluppava una bici tutta sua, non di serie e questo l'UCI non ha voluto. Spero di essere stato chiaro. Ciao B.B.
ps. il film lo trovi sul mulo...

Anonimo ha detto...

Ma non è la stessa bici con il telaio prototipo (solo verniciato in questo caso) di cui parlavi in un post un pò di tempo fà?

Aldone ha detto...

Lo starfucker