martedì, ottobre 07, 2008

Voglio una fissa: la compro online negli USA


Non è facilissimo trovare bici e componenti per la fissa nel nostro paese, ancora più difficile è riuscire a comprare cose strane, particolari o prodotti economici, insomma tutte quelle cose che vediamo su internet, per le quali potrebbe essere interessante comprare direttamente online negli USA.
Cambio favorevole, prezzi bassi, ma è veramente la soluzione migliore?
Purtroppo le spesa di spedizione dal Nordamerica non sono basse, difficile quantificarle perchè ogni situazione è particolare, magari il grosso online shop ha particolari convenzioni, mentre il privato o la situazione piccola può essere costretto a farvi pagare delle belle botte.
Poi c'è il discorso dogana, se vi va di fortuna magari il pacco sfugge e passa come gift (regalo) e non ci dovete pagare nulla, ma è difficile se lo comprate in un negozio con tanto di fattura e di bolla, ancora più difficile se si tratta di una cosa grossa come un telaio o una bici completa; in questo caso dovete sborsare il 20% di IVA più le tasse di importazione, spese di dogana e alla fine al prezzo iniziale dovete aggiungere un bel 30%, se siete particolarmente sfigati il pacco rimane fermo in dogana per controlli anche diverse settimane e dovete sbattervi non poco per averlo (esperienze non mie, ma lette sui vari forums).
Questo sempre se il pacco arriva, non viene smarrito, danneggiato etc.
Ultimo problema è quello della garanzia, se si rompe dovete rispedirlo dove l'avete comprato e probabilmente alla fine vi costa più di quanto l'avete pagato.
Spesso mi si chiede info su bici vendute negli USA da marchi sconosciuti da queste parti, i prezzi di solito sono piuttosto bassi e la provenienza è asiatica, che dire: difficile dare opinioni su qualcosa mai vista dal vivo, calcolate che i materiali sono di solito mediocri, così come la fattura e i controlli di qualità, per cui il risultato sarà una bici accettabile, ma nulla di particolare, fate bene i vostri conti, se costa molto meno di qualcosa di pari valore in Italia, magari fate l'affare, ma comprare al buio e sperare in bene per risparmiare 50 euro a me non sembra una grande idea.
In definitiva bisogna fare bene i conti prima di dire: "negli USA costa meno e quindi lo compro lì", sicuramente su prodotti che si trovano in Italia il gioco non vale la candela, per cose non importate potrebbe essere una soluzione, ma bisogna comunque calcolare le spese accessorie, il discorso cambia e più essere più interessante su usato comprato su ebay dove i prezzi possono essere anche molto bassi e ovviamente situazioni particolarmente vantaggiose come amici che vivono all'estero e che possono portare la roba a mano al loro rientro in Italia risparmandovi tutte le spese e gli sbatti.
Per quanto riguarda l'online europeo le spese postali sono relativamente basse e rimanendo nella Comunità Europea non si devono pagare dazi e tasse, quindi è tutto più facile, ma difficilmente sul nuovo si trovano grandi occasioni e prezzi bassi.

11 commenti:

FLAT shop ha detto...

per quanto riguarda la dogana posso confermare che se trovano il valore dichiarato (a me è successo con cose molto più piccole tipo i dischi) è sicuro che ci paghi le tasse, poi ti aprono i pacchi e dopo che sei arrivato all'ufficio di smistamento posta fuori BO (al tempo ero lì) c'hanno pure il coraggio di dirti "eh sai noi lo sappiamo quanto vale sta roba, non vi conviene fare i furbetti..." ovviamente erano dischi rarissimi ma sconosciuti, se solo non ci fosse stato il valore dichiarato li potevano aprire quanto volevano, ma non ne avrebbero mai capito i reale valore. Quindi approfittate dei privati su ebay e fatevi mettere quand'è possibile "gift" oppure se è roba vintage dichiarate tipo 20 dollari (il limite mi pare sia intorno ai 45) e fatevi mettere "used bicycle parts" e non vi becca nessuno.

Anonimo ha detto...

che però pensavo...
si insomma...
con tutta l'esperienza che abbiamo noi italiani sia nella lavorazione dei materiali che nella costruzione dei telai, il fatto di andare a prenderne uno (di telaio) in un posto lontano un oceano e mezzo...
bho...
mi suona a dir poco strano.

per il resto dei pezzi: eBay tutta la vita.

autarchicamente vostro,
Pak (Pd)

massimo ha detto...

purtroppo e' tutto vero; una sella Kashimax dal giappone mi e' costata una follia (fra prezzo del prodotto+spedizione e tasse doganali); credo che eBay sia l'unica soluzione percorribile se si vuo risparmiare qualcosa. speriamo soltanto che in italia oltre a Cinelli quache altro costruttore di telai si dia una smossa

Anonimo ha detto...

Massimo, non so dalle parti tue ma io sono di Padova e qui in giro c'è più di un costruttore che fa telai anche per pista e/o fisse.

uno su tutti: Vetta, per intenderci quelli che fanno le 666 per la Stazione.

sono andato a prendermi sabato il telaio nuovo e appena lo monto...

Aldone ha detto...

Pak, è vero, telaisti è pieno (che poi lavorino bene oppure male è da verificare su ogni singolo caso) però mancano molti pezzi, io ho preso una Sugino 75 a Londra perchè fondamentalmente non avevo in Italia valide alternative che mi piacessero (Stronlight fa pena e Miche ci mette ere geologiche a consegnare)

Gianfranco Tripodo ha detto...

ciao Aldone,
uan domanda: perche' dici che Stronglight fa pena? La mia guarnitura e' di questa marca (ho comprato una bici di seconda mano e questo c'era su) e fino ad ora non ho avuto nessun problema. Anche vero che non ho provato nessun altro...Mi sapresti dire i contro di questo pezzo...?
Grazie per lo sbatto con il blog...

Aldone ha detto...

Il mio amico che lavora a Londra da Condor dice che per un certo periodo hanno montato sulle loro track bike le Stronglight, poi avevano sempre dei problemi, tanto che ora non le tengono più in negozio.

Gianfranco Tripodo ha detto...

Grazie Aldone per la pronta risposta,
ti diro' nei prossimi mesi come si comporta sta guarnitura...
un saluto.

massimo ha detto...

PAK,
so' che a Padova c'e' Vetta, sono contento per il tuo nuovo telaio, pero' qui da me a Pescara non c'e' nessuno.
io per farmi raggiare la ruota sono dovuto andare da Masciarelli (i 3 figli sono professionisti) e l'ambiente e tutto bici da strada. quando hanno visto la fissa la guardavano in maniera cosi strana che quasi quasi mi sono vergognato.

Anonimo ha detto...

Che problemi si possono avere su una guarnitura ?
io ho due stronglight, uma sulla BDC e l'altra sulla fissa e non ho avuto il minimo problema

Aldone ha detto...

Il ragazzo che lavora da Condor a Londra mi ha detto che le Stronglight da pista si mollavano sulla pedivella sinistra dopo un uso continuato.