Bicifissa
mercoledì, febbraio 12, 2014
Last Post ?
Come avrete notato è da un po’ che non aggiorno il blog, non ho neppure scritto il classico post di inizio anno.
I motivi sono tanti: il principale è che tra lavoro e famiglia non ho più tanto tempo per stare dietro alla scena “fissa”, non corro più le alleycat, non partecipo ad eventi e quindi mi manca un po’ il materiale su cui scrivere.
Sinceramente nel tempo libero preferisco stare coi miei bimbi e mia moglie piuttosto che tra fissati sporchi e puzzolenti.
Oltretutto mi sono un po’ stufato della bici come mezzo ludico, continuo ad usarla tutti i giorni come principale mezzo di locomozione, ma se voglio uscire a fare sport, da qualche mese corro a piedi (in foto il Faro della Vittoria al Colle della Maddalena, tipico giro in bici della collina torinese, raggiunto questa volta a piedi).
Ritengo inoltre che la formula del blog sia un po’ passata e sinceramente questa interfaccia grafica inizio veramente a non poterla più vedere.
Voglio continuare a scrivere di bici urbane e, se vi è piaciuto quello che ho scritto fino ad ora, spero che mi apprezzerete anche su bicilive.it con cui da poco collaboro.
Scrivere su un sito come bicilive mi permette di essere più libero (nel senso che non devo aggiornare il blog di continuo) e di avere dei collaboratori molto validi che mi aiutano per la parte foto/video.
Attualmente trovate alcune recensioni nella sezione urban, a breve inizierà una serie di articoli su bimbi e biciclette, un argomento che, come sapete, mi sta molto a cuore.
Dopo anni di Bicifissa un cambiamento era necessario.
Devo decidere cosa fare col blog “adrenalinaincrescita” che non sono riuscito a “far decollare”, l’idea è di stravolgerlo con argomenti nuovi, vedremo.
Per il momento ci vediamo su http://urban.bicilive.it/
PS: casomai a qualcuno interessare l’argomento “corsa a piedi” sappiate che, esattamente come per la bici, il minimalismo è la mia strada
venerdì, novembre 22, 2013
Presentazione Zino CX Frames
E’ un po’
che non aggiorno il blog, ho un sacco di cose per la testa e poca voglia di
scrivere in questi giorni.
Il
ciclocross è recentemente diventato il nuovo fenomeno di moda, esiste da una
vita, non se lo è filato nessuno fino a un paio di stagioni fa e ora tutti a
correre nel fango.
Sinceramente
riesco a essere preso da tutto questo entusiasmo, non tanto per il fango che
trovo piuttosto divertente, quanto per l’idea di correre dentro un percorso
fettucciato in stile criceto.
Magari non
vi piace lo sport, ma i telai da ciclocross sono una scelta veramente azzeccata
per utilizzo urbano.
Tutta sta
manfrina per dirvi che stasera un giovine e promettente telaista torinese che
presenta le sue creazioni, non potete mancare.
Ps lo so
che c’è un tempo di m3rd4 per andare in bici, ma che non vi venga in mente di usare
in macchina!
martedì, ottobre 29, 2013
Luci sul casco
Siccome non
ho voglia di mettere le luci sulla bici ho pensato di metterle su qualcosa che
uso sempre quando pedale e mi posso portare dietro quando lego la bici fuori.
Le opzioni
sono 2: borsa e casco.
La borsa
può essere comoda per mettere la luce posteriore, ma per l’anteriore funziona
malissimo, quindi la scelta ideale è il casco.
Il
vantaggio primario è che in questo modo le luci sono belle alte a molto più
visibili da parte degli automobilisti.
Attualmente
uso una gigantesca Fibre Flare dietro e una Petzl Tikka davanti, che non è una
luce da bici, ma ce l’avevo in casa ed è facilissima da montare.
Purtroppo,
entrambe le luci usano batterie standard AAA, la soluzione migliore sarebbe
usare batterie ricaricabili via USB, facili da ricaricare al lavoro.
lunedì, ottobre 28, 2013
Attacca Stacca
Con il
cambio dell’ora è ufficialmente arrivata la stagione fredda.
Due cose di
cui avete fatto tranquillamente a meno fino a pochi giorni fa diventano se
assolutamente indispensabili, decisamente utili: parafanghi e luci.
A meno che
non abbiate una city o una trekking bike, questi accessori non fanno parte
della dotazione standard, e non ci sono neppure ganci o fori per un montaggio
permanente.
Anche
calcolato che la bici spesso rimane abbandonata attaccata ad un palo la soluzione
migliore è la scelta di accessori dal facile montaggio/smontaggio.
Il
vantaggio di questi sistemi è presto detto, si possono montare in caso di
necessità e smontare quando si lega la bici per non farseli rubare.
Bello vero?
Sulla carta
si, in realtà la cosa è molto meno pratica del previsto.
Tanto per
incominciare con la scusa che si montano facilmente si finisce per non montarli
mai, con il risultato che quando piove o fa buio gli utilissimi accessori sono
a casa.
Se si
montano l’operazione di lucchettaggio/slucchettaggio diventa uno sbatto immane
dal momento che bisogna smontare e rimontare tutto, pena non trovare più i
preziosi accessori.
Circa un
anno e mezzo fa, stufo di girare senza parafanghi e finire per bagnarmi
regolarmente ho sostituito le fascette in gomma del parafango anteriore con
fascette da elettricista e sempre con le stesse ho fissato permanentemente il posteriore
al reggisella.
Ma le luci?
Mi rompe un
po’ lasciare decine di euro legate alla bici con le fascette, quindi?
venerdì, ottobre 18, 2013
Redbull Minidrome a Milano
L'abbiamo visto e rivisto su centinaia di siti e ci siamo sempre chiesti, ma perchè mai non in Italia?
Bene, il Redbull Minidrome arriva anche a Milano.
Per chi non lo sapesse si tratta di un minivelodromo da 25 metri, in pratica più un halfpipe che una vera pista se stiamo alle sole dimensioni.
Possibilità di farsi male: piuttosto alta.
Se volete saperne di più e magari iscrivervi alla competizione:
http://www.redbull.com/it/it/bike/events/1331610759527/red-bull-mini-drome-milano
giovedì, settembre 26, 2013
Fahrräder in Stuttgart #2 e Torinesi
L’azienda per cui lavoro ha la sede fuori Stoccarda, a 13Km dal centro della città.
Per andare in centro bisogna prendere un autobus e poi la metropolitana, a parte il costo abbastanza folle dei mezzi pubblici, il problema principale è che la sera tardi l’autobus extraurbano passa, se va bene, ogni ora.
L’albergo dove dormo normalmente è a 100 metri dalla ditta e ha 2 bici a disposizione dei clienti, quindi, se dopo il lavoro voglio andare in centro, faccio prima ad usare la bici.
E così ho fatto settimana scorsa.
Come ho già scritto Stoccarda non è esattamente la città più bike friendly della Germania, le ciclabile sono approssimative e collegate malissimo.
Il centro è pedonale, e una cosa mi ha colpito, nonostante ci fosse molta gente a piedi, nulla impediva a ciclisti e skaters di sfrecciare tra la folla senza che nessuno avesse nulla da dire.
Se vai in pattini, skate, bici e vai veloce non è un problema, il tedesco medio è una persona responsabile che ritiene i suoi concittadini altrettanto responsabili, se stai andando veloce vuol dire che sei capace e non sei pericoloso, perché io a piedi dovrei preoccuparmi e/o lamentarmi?
Dopo aver cazzeggiato un po’ in centro sulla via del rientro sono passato davanti agli stabilimenti della Porsche, guarda caso proprio a fine turno, fiume di gente sul marciapiede privo di ciclabile (si vede che pare brutto mettere una ciclabile davanti alla Porsche).
Visto che la bici dell’albergo pesa una sfacelo e la strada è in salita a scorrimento veloce ho preferito, per non rischiare la pelle, passare sul marciapiede, bene, tutti quanti si sono spostati al mio passaggio senza mugugnare o lamentarsi.
Se sei in bici in Germania rispetti il codice della strada, però sul marciapiede nessuno ti rompe le scatole.
Il VERO problema è che in itaGlia, qualunque cosa si faccia, in qualunque modo, ci sarà sempre troppa gente pronta a criticare qualunque cosa per qualunque motivo.
E’ vero è pieno di ciclisti (pedoni e automobilisti) indisciplinati, MA l’utilizzo della bicicletta è un valore importantissimo che fa comodo a tutti, perché ricordatevi meno auto significa soprattutto meno rischio per i pedoni e meno traffico quando si usa l’auto.
lunedì, settembre 23, 2013
Paleo Bici
In queste ultime settimane ci sono state le
varie fiere di biciclette, Eurobike, Interbike ad infine l'ExpoBici di Padova.
Un sacco di entusiasmanti novità.
Oltre ai freni a disco sulle bdc, hanno inventato le fat
bike (che esistono da anni, solo che fino a qualche mese fa non se la filava nessuno, e ora sono la soluzione ad ogni problema dell’umanità) e le ruote da 27.5” la
più inutile misura della storia mondiale della bicicletta.
Sono sinceramente sempre più perplesso delle
varie novità del settore.
Invece di produrre cose utili, siamo alla
ricerca dell’inutilità.
Gironzolando in rete, mi è capitata sotto gli
occhi la pubblicità della foto.
Io non sono un appassionato di bici d’epoca
(altra “novità” sempre più di moda), ma la bici in questione mi ha colpito.
“New 1910 model”, vuole dire che stiamo
parlando di una bici di 113 anni fa!
Fissa, senza freni, con un bel manubrio comodo
e una sella in cuoio che fa sempre figo, certo il reggisella è un po’ strano
per gli standard attuali, ma funzionale, ruote belle toste con gomme spesse
antiforatura e insieme ti danno una borsa sempre in cuoio per portare gli
indispensabili attrezzi.
Insomma una bici semplice, senta tante balle,
utile per spostarsi ogni giorno senza sbattersi per la manutenzione.
Ehm, ecco potete smettere di fare quelle robe "innovativee" li, che chiamate bici e mettervi a fare dei mezzi utili tipo questa?
Possibilmente senza appiccicarci
necessariamente parole tipo “retro”, “vintage”, “classic”, ecc.
Grazie
lunedì, settembre 16, 2013
Fahrräder in Stuttgart
Cosa sono queste strane maniglie sui semafori
di Stoccarda?
In effetti le avevo già notate altre volte, ma non ne
avevo intuito il significato, poi sono passato in bici e ho capito, servono a tenersi
intanto che aspetti che il semafori diventi verde!
Invece per le scalinate è abbastanza chiaro.
Dal momento che la città non è “piatta”, può
capitare di dover salire e scendere la scale passeggiando per il centro, se sei in bici eviti di dovertela caricare
in spalla stile ciclocross, tra l'altro funzionano benissimo anche per passeggini e simili.
giovedì, settembre 05, 2013
Freni a disco?
La nuova moda dalla fiera di Eurobike sono i
freni a disco sui modelli da corsa.
Ora io sono sempre stato un fautore dei freni
a disco.
Se devo avere un freno su una bici voglio che
freni e, secondo me i freni che equipaggiano le bici da corsa (e il 99% delle
fisse frenate) non frenano.
Per frenare serve un Vbrake o un disco, punto.
In condizioni di meteo avverso un disco è
decisamente un grosso vantaggio.
Meccanico ovviamente, che l’unico olio che
voglio sulla mia bici è quello sulla catena.
Ma cosa hanno inventato di “nuovissimo” i
costruttori di biciclette?
Il freno a disco!
Ragazzi che novità.
E’ da anni che si pensa di mettere i dischi
sulle BDC, non l’ha fatto nessuno fino ad ora e oggi si sono svegliati tutti!
Ovviamente tutti freni idrauilici su bici da
millemila euro.
Se fino a ieri avete detto che i dischi sulle
bici da corsa non avevano senso che cosa è successo?
Per correre la bici deve pesare 6.7Kg.
Si può fare una bici che pesa 6.7 e costa una
cifra normale o farne una che ne pesa 5 e costa una follia.
Meglio la seconda opzione che si guadagna di
più.
Ma non ci posso correre, cazzo.
Allora ci aggiungo delle cose (batterie per il
cambio elettronico, freni a disco) così sta nel peso.
E siamo tutti contenti di vedere grosse novità.
venerdì, agosto 30, 2013
In skate al lavoro
Ho scelto una pessima giornata per provare a
venire al lavoro in skateboard, pioviggina e le strade sono bagnate.
Comunque …
Mi sono studiato bene il tragitto: in skate
non posso fare le strada che percorro normalmente in bici, troppo pericolosa, ma
allungando un po’ è quasi tutta ciclabile abbastanza bella, e infatti è andato
tutto abbastanza bene fino all’ultimo tratto dove sia la strada che i marciapiedi
sono in pessime condizioni tanto che per qualche decina di metri ho preferito
semplicemente camminare.
Come previsto la cosa si può fare senza troppi
problemi, i tempi rispetto alla bici si allungano notevolmente, secondo me
bisogna calcolare di metterci circa il doppio del tempo.
Indispensabile, specie con clima infausto, un
cambio completo in ufficio.
Perché usare lo skate invece della bici?
Un solo vantaggio, lo skate è più piccolo e lo
metti dove vuoi, molto banalmente oggi ho usato la tavola perché al termine del
lavoro mi passano a prendere in auto e la bici non avrei saputo dove metterla,
quindi è valido solo in mix con auto/bus/treno/metro o per tragitti molto
brevi, per il resto datemi una bici J
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