lunedì, gennaio 14, 2013

Abbigliamento


Se si vuole veramente usare la bici tutti i giorni la scelta dell’abbigliamento è fondamentale.
Parto da questa mail (un po’ tagliata) di Matteo:
“ … da lunedì la mia società ha deciso di cambiare la mia sede di lavoro. Il tragitto che solitamente compio in bici da casa passerà da 4.5 km a oltre 11, forse 12. … Hai dei consigli particolari per quanto riguarda l'abbigliamento da darmi? Nello specifico, trovo che i jeans, che uso spesso, non siano proprio comodissimi per andare in bici … Fortunatamente nella mia azienda non si bada tanto al vestiario, soprattutto perchè non abbiamo a che fare con il pubblico … “
Matteo centra in pieno 2 questioni fondamentali.
La prima è la dipendenza dal numero di chilometri da percorrere, la seconda è il tipo di abbigliamento richiesto sul posto di lavoro.
Sotto i 5 km, a meno di condizioni climatiche particolarmente avverse, qualunque cosa ci si metta addosso va bene.
L’unica accortezza è portare una maglietta/camicia di ricambio per il resto anche i jeans (che non sono in generale la soluzione migliore per l’attività sportiva) vanno bene.
Sopra i 10 km è un’altra storia.
5 Km, con un percorso scorrevole richiedono meno di 15 minuti, 10 Km attraversando il centro possono richiederne anche 45, con un dispendio di energie e una quantità di sudore ben superiore.
A questo punto i vestiti casual non vanno più bene, le opzioni sono 2: o vestirsi da ciclista e cambiarsi completamente in ufficio, o vestirsi il più sportivo possibile calcolando che buona parte dei vestiti arriveranno al lavoro bagnati/sudati e un cambio farà sempre comodo.
Sicuramente il punto fondamentale sono i pantaloni.
Eliminiamo i jeans che, a parte il materiale (cotone spesso) hanno delle fastidiose cuciture proprio nella parti più delicate che sfregano sul sellino e cerchiamo pantaloni da bici lunghi da commuting o al limite da freeride con colori umani, o anche da trekking, non il massimo per pedalare, ma di ottimo materiale che si asciuga in fretta e non si sporca troppo.
Qualunque sia la soluzione per il “fuori”, su percorrenze lunghe un pantaloncino con sottosella imbottito da ciclista diventa molto, molto utile.
Oltre al discorso comodità c’è anche quello performance, ovvero: se posso pedalare 5Km anche in ciabatte, per 10-15 usare delle scarpe da bici può far guadagnare tempo ed energie così come pantaloni di taglio giusto e non banalmente rimboccati per non incastrarli nella catena.
E qui torniamo alla situazione lavorativa: se ci si può cambiare in ufficio, se si possono mettere dei pantaloni spiegazzati dopo essere stati trasportati nello zaino senza che il capo ci guardi storto, allora usare la bici è uno spasso, io ad esempio ho un ufficio mio dove posso cambiarmi senza rotture di palle e nessuno in azienda bada all’abbigliamento, sicuramente un bel vantaggio.

2 commenti:

oltre ha detto...

Non so, ma per me pedalare con i jeans non è poi così disastroso (il mio percorso tipico casa/lavoro è di 13 km A/R)

Nel tempo ho cominciato a usare quelli che hanno una piccola percentuale di elastane (più comodi) e da ottobre sto utilizzando anche un paio di 511 commuter: costano un poco ma mi sembrano proprio un bel prodotto.

Sperando sempre che prima o poi aumentino le linee di abbigliamento dedicate ai ciclisti urbani!

ruggero ha detto...

yo aldone. secondo me i jeans se sono larghi e abbinati a short/ mutande con fondello nn danno molto fastidio.
inoltre: io raccomando di non portare niente in spalla perchè si suda meno e di organizzarsi con un portapacchi posteriore.
Rugg