Per prepararci all'evento si gioca giovedì 28 sera dalle 2130 al parco Ruffini, accorrete numerosi!
martedì, gennaio 26, 2010
lunedì, gennaio 25, 2010
giovedì, gennaio 21, 2010
2010
Il 2010 si preannuncia un anno estremamente interessante.
Si prepara la seconda edizione del massacro di San Valentino con probabile annesso torneino informale di polo, ed è recentemente venuta fuori l'occasione di organizzare un eventone veramente coi fiocchi nel prossimo futuro.
Stanno uscendo un mare di nuovo prodotti di ogni genere, economici e di lusso, da ditte vecchie e nuove, sempre più specifici ed interessanti.
Il livello del freestyle nell'ultimo mese è salito a livelli impressionanti, ormai saltare set di 10 e più scalini magari in 180° è diventato quasi normale, finiti i tempi di skids e saltellini, anche grazie a materiali dedicati, ora c'è gente che gira veramente grosso.
Prodotti specifici si iniziano a vedere anche nel bike polo così come tornei ormai ovunque e squadre che iniziano a farsi un nome a livello internazionale.
Agli eurpei previsti questa estate si sono preiscritte ben 93 squadre e ci sono solo 48 posti, bello vedere che ci saranno ben 6 teams italiani.
Tutti molto interessanti alla bici fissa e non solo anche fuori dai soliti ambienti di ciclismo tra video musicali e collaborazioni con aziende di abbigliamento.
Anche giornali e riviste e televisioni presentano regolarmente articoli e servizi sulla bici e in particolare proprio sul polo.
Insomma il fenomeni fissa è veramente esploso e non posso che esserne veramente felice.
Si prepara la seconda edizione del massacro di San Valentino con probabile annesso torneino informale di polo, ed è recentemente venuta fuori l'occasione di organizzare un eventone veramente coi fiocchi nel prossimo futuro.
Stanno uscendo un mare di nuovo prodotti di ogni genere, economici e di lusso, da ditte vecchie e nuove, sempre più specifici ed interessanti.
Il livello del freestyle nell'ultimo mese è salito a livelli impressionanti, ormai saltare set di 10 e più scalini magari in 180° è diventato quasi normale, finiti i tempi di skids e saltellini, anche grazie a materiali dedicati, ora c'è gente che gira veramente grosso.
Prodotti specifici si iniziano a vedere anche nel bike polo così come tornei ormai ovunque e squadre che iniziano a farsi un nome a livello internazionale.
Agli eurpei previsti questa estate si sono preiscritte ben 93 squadre e ci sono solo 48 posti, bello vedere che ci saranno ben 6 teams italiani.
Tutti molto interessanti alla bici fissa e non solo anche fuori dai soliti ambienti di ciclismo tra video musicali e collaborazioni con aziende di abbigliamento.
Anche giornali e riviste e televisioni presentano regolarmente articoli e servizi sulla bici e in particolare proprio sul polo.
Insomma il fenomeni fissa è veramente esploso e non posso che esserne veramente felice.
lunedì, gennaio 18, 2010
Se non siete ancora capaci a stare in surplace
Una delle cose belle della fissa è che ai semafori puoi fermarti comodamente in surplace senza dover mettere il piede a terra, ma non tutti sono capaci di stare fermi per tutta la durata di un rosso, poi con una ruota libera, a meno di essere dei draghi, è quasi impossibile.
A Copenhagen, il posto più avanti del mondo per i ciclisti urbani, ci hanno pensato e hanno messo delle simpatiche ringhiere FATTE APPOSTA per fare appoggiare i ciclisti agli incroci!!
http://www.copenhagenize.com/2010/01/holding-on-to-cyclists-in-copenhagen.html
venerdì, gennaio 15, 2010
Polo Badasses
Polo Badasses from Mr.Do on Vimeo.
Come potete vedere tra gli arrestati ci sono i Beaver Boys, una delle squadre più forti degli Stati Uniti, in cui milita Eric Kremin che è il giocatore ritratto sul logo dei Velocity Chukkers.Per gli appassionati di polo interessante notare quanto i ragazzi siano fottutamente veloci, 2 su MKE Bruiser ruota libera e freno posteriore e uno su telaio pista fixed brakeless.
giovedì, gennaio 14, 2010
Bike polo is NOT a crime
Il polo non è un crimine, ma un tranquillo allenamento serale può diventare molto sgradevole se il parcheggio in questione è proprietà privata e lo sceriffo locale decide che i giocatori sono pericolosi criminali che meritano di passare una notte in carcere.
Si spera che questo spiacevole accaduto sia utile per riuscire ad ottenere dalle autorità dei posti "legali" dove poter giocare tranquilli.
Per ulteriori info sull'accaduto:
http://www.milwaukeeworld.com/blog/2010/01/sheriff-plays-hardball-with-bike-polo.html
http://www.mkebikepolo.com/wordpress/
martedì, gennaio 12, 2010
Cosa ci devo fare?
La cosa fondamentale per scegliere i componenti giusti è capire veramente cosa si vuole fare con la fissa.
La risposta "un po' di tutto" va bene fino ad un certo punto, nonostante la fissa sia decisamente polivalente, in realtà ...
Ad esempio un manubrio pista è comodissimo per spingere (anche fuori dai velodromi), ma è non è il massimo per farci tricks o polo, così come uno da MTB che vi costringe a tenere le mani in una unica posizione non va bene per le lunghe percorrenze.
Una guarnitura 3 pezzi da BMX è un'ottima scelta per saltare grosso, ma è grossa, pesante e problematica sulla scelta delle corone.
Possiamo molto, ma molto a grandi linee individuare delle tipologie di utilizzo della fissa urbana:
- Bici veloce
- Bici tuttofare
- Bici da tricks
- Bici da polo
- Beater
Una bici veloce nasce per pedalare al massimo e basta per cui componenti assolutamente da pista, manubrio pista o crono, pedali automatici, rapporto duro, il tutto con una certa attenzione al peso finale.
Una tutto fare come dice il nome nasce per fare tutto, dall'alleycat al polo e in questa ottica il manubrio stile MTB è la soluzione migliore, pedali con gabbie e cinghietti, sella comoda, rapporto medio, sul classico 42:16 che va bene per tutto.
Per i tricks, forcella baspinnabile e montaggio tutto BMX, dal 3 pezzi alla sella pivotal ai pedali in plastica, manubrio con elevato rise 2-3" su attacco corto, gommoni almeno da 32c su massicci cerchi a 36 o 48 raggi.
Per il polo ruote a prova di bomba 36 o 48 raggi e rapporti cortissimi.
Beater è una bici che costa poco, da lasciare legata ad un palo tutto il giorno, una bici da usare senza ritegno e da rovinare senza troppi problemi, una bici spendibile, che non vuol dire però una bici che ci lascia a piedi.
venerdì, gennaio 08, 2010
Componenti in Italia
Solo 2 anni fa farsi una fissa in Italia era un bel casino, pochissimi negozi sapevano cos'era una fissa, se entravi e chiedevi componenti da pista poteva capitare che ti proponessero una citybike da usare sulla pista ciclabile, o almeno a me una volta è successo.
Oggi tutti sanno che la fissa si vende, praticamente tutte le aziende ne hanno una a catalogo, solo a Torino ci sono almeno 5 negozi che ne hanno una disponibile, e gli altri sanno cos'è e la possono ordinare senza problemi, così come chiunque (o almeno chiunque abbia voglia di prenderli) può avere componenti Miche, Novatec, Stronglight, Gipiemme; un po' più difficile avere roba giapponese come Nitto e Sugino, ma anche quella si trova.
In rete poi c'è veramente tutto e non è più necessario comprare in USA spendendo grosse cifre in spedizioni e rischiando di vedersi caricare un 25% tra IVA e dazi vari in dogana, perchè quello che serve si trova facilmente in Europa (spesso a prezzi più bassi che in Italia, ma questo è un'altro discorso).
Questo senza contare tutte le piccole realtà che sono nate intorno alla fissa, come i mozzi Fixkin o le borse e le straps Polipo, le decine di telaisti che hanno ripreso a lavorare l'acciaio col loro nome e con quello di altri.
Mettete dentro anche tutta la componentistica da BMX e relativa distribuzione e non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Sbaglierò, ma secondo me entro un paio d'anni, molte di queste realtà scompariranno e rimarranno solo i prodotti che hanno avuto più successo, nel frattempo sfruttiamo le varie possibilità che questo mercato ci offre per trovare quali sono veramente i prodotti migliori.
Oggi tutti sanno che la fissa si vende, praticamente tutte le aziende ne hanno una a catalogo, solo a Torino ci sono almeno 5 negozi che ne hanno una disponibile, e gli altri sanno cos'è e la possono ordinare senza problemi, così come chiunque (o almeno chiunque abbia voglia di prenderli) può avere componenti Miche, Novatec, Stronglight, Gipiemme; un po' più difficile avere roba giapponese come Nitto e Sugino, ma anche quella si trova.
In rete poi c'è veramente tutto e non è più necessario comprare in USA spendendo grosse cifre in spedizioni e rischiando di vedersi caricare un 25% tra IVA e dazi vari in dogana, perchè quello che serve si trova facilmente in Europa (spesso a prezzi più bassi che in Italia, ma questo è un'altro discorso).
Questo senza contare tutte le piccole realtà che sono nate intorno alla fissa, come i mozzi Fixkin o le borse e le straps Polipo, le decine di telaisti che hanno ripreso a lavorare l'acciaio col loro nome e con quello di altri.
Mettete dentro anche tutta la componentistica da BMX e relativa distribuzione e non c'è che l'imbarazzo della scelta.
Sbaglierò, ma secondo me entro un paio d'anni, molte di queste realtà scompariranno e rimarranno solo i prodotti che hanno avuto più successo, nel frattempo sfruttiamo le varie possibilità che questo mercato ci offre per trovare quali sono veramente i prodotti migliori.
martedì, gennaio 05, 2010
Cambiare componenti: veramente necessario?
Ovvero: mi serve veramente comprare un nuovo pezzo per la bici?
Avete una bici abbastanza carina, magari comprata completa un po' al risparmio o messa insieme con roba di recupero e volete iniziare a cambiare qualche pezzo perchè vi siete innamorati della guarnitura X, del cerchio Y o avete deciso che il manubrio K è molto più figo.
Se la vostra prima fissa ha degli onestissimi cerchi neri alti 20mm con la pista frenante, non è necessario cambiarli con degli altri cerchi alti 40mm color oro, o meglio, se si cambiano è per puro sfizio, e va benissimo, ma non certo per necessità.
Se invece ogni volta che si pedala più di mezz'ora insorgono dolori al collo risolvibili con, ad esempio, un attacco manubrio più lungo, allora è da cambiare subito.
E' il caso di discernere cosa serve e cosa no, fermo restando che poi si è liberi di spendere i propri soldi come si preferisce.
Se i mozzi non girano più e il movimento centrale è inchiodato, ovvio che c'è qualcosa da sostituire (o almeno da aprire e cercare di capire il perchè non funziona più), se c'è una crepa nel telaio, idem, così come sarebbe utile porre rimedio ad una linea di catena paurosamente storta che vi mangia catena, pignone e corona.
Non dimenticate che è fondamentale anche stare comodi in bici, per cui se avete montato la sella in base al colore e un attacco manubrio per estetica sappiate che non per questo dovete far pagare lo scotto alla vostra schiena e a quello che sta in fondo alla schiena.
E fin qui quello che dovete per forza cambiare.
Poi, purtroppo, c'è sempre qualcosa di più figo, rigido, leggero, performante di quello che avete montato ora, ma quanto?
Dipende da molti fattori, una guarnitura vera da pista di recente fabbricazione, sicuramente sarà migliore di una generica economica, sarà più rigida, ma se la monto su un telaio in acciaio di bassa gamma che flette da paura non ha alcun senso, rischio solo di sollecitare troppo il telaio stesso.
Se peso 50kg scarsi e ho la muscolatura di una modella anoressica difficilmente potrò apprezzare un componente più rigido, mentre se ne peso 100, magari non ho le gambe di Chris Hoy, ma assomiglio a Conan il barbaro, probabilmente le gurniture economiche le spacco semplicemente salendo sulla bici per cui è il caso di comprare qualcosa di veramente tosto.
Un consiglio: alla fine la bici è uno strumento, se non vi piace, pensate che abbia qualcosa che non va, ci andrete sempre male e controvoglia, per cui la cosa fondamentale è essere sicuri e convinti che la bici va bene, se pensate che avere i componenti coordinati dello stesso colore vi faccia pedalare meglio e vi renda più veloci, comprateveli, ma sappiate che non è vero :-)
Avete una bici abbastanza carina, magari comprata completa un po' al risparmio o messa insieme con roba di recupero e volete iniziare a cambiare qualche pezzo perchè vi siete innamorati della guarnitura X, del cerchio Y o avete deciso che il manubrio K è molto più figo.
Se la vostra prima fissa ha degli onestissimi cerchi neri alti 20mm con la pista frenante, non è necessario cambiarli con degli altri cerchi alti 40mm color oro, o meglio, se si cambiano è per puro sfizio, e va benissimo, ma non certo per necessità.
Se invece ogni volta che si pedala più di mezz'ora insorgono dolori al collo risolvibili con, ad esempio, un attacco manubrio più lungo, allora è da cambiare subito.
E' il caso di discernere cosa serve e cosa no, fermo restando che poi si è liberi di spendere i propri soldi come si preferisce.
Se i mozzi non girano più e il movimento centrale è inchiodato, ovvio che c'è qualcosa da sostituire (o almeno da aprire e cercare di capire il perchè non funziona più), se c'è una crepa nel telaio, idem, così come sarebbe utile porre rimedio ad una linea di catena paurosamente storta che vi mangia catena, pignone e corona.
Non dimenticate che è fondamentale anche stare comodi in bici, per cui se avete montato la sella in base al colore e un attacco manubrio per estetica sappiate che non per questo dovete far pagare lo scotto alla vostra schiena e a quello che sta in fondo alla schiena.
E fin qui quello che dovete per forza cambiare.
Poi, purtroppo, c'è sempre qualcosa di più figo, rigido, leggero, performante di quello che avete montato ora, ma quanto?
Dipende da molti fattori, una guarnitura vera da pista di recente fabbricazione, sicuramente sarà migliore di una generica economica, sarà più rigida, ma se la monto su un telaio in acciaio di bassa gamma che flette da paura non ha alcun senso, rischio solo di sollecitare troppo il telaio stesso.
Se peso 50kg scarsi e ho la muscolatura di una modella anoressica difficilmente potrò apprezzare un componente più rigido, mentre se ne peso 100, magari non ho le gambe di Chris Hoy, ma assomiglio a Conan il barbaro, probabilmente le gurniture economiche le spacco semplicemente salendo sulla bici per cui è il caso di comprare qualcosa di veramente tosto.
Un consiglio: alla fine la bici è uno strumento, se non vi piace, pensate che abbia qualcosa che non va, ci andrete sempre male e controvoglia, per cui la cosa fondamentale è essere sicuri e convinti che la bici va bene, se pensate che avere i componenti coordinati dello stesso colore vi faccia pedalare meglio e vi renda più veloci, comprateveli, ma sappiate che non è vero :-)
venerdì, gennaio 01, 2010
4 anni di fissa
4 anni che uso la fissa, il 2009 è stato decisamente l'anno dell'esplosione, ora veramete le fisse si trovano ovunque, in ogni città, almeno al nord ci sono fissati e in molte si organizzano alleycat races e si gioca a polo, decine e decine i telai disponibili, negozi specializzati e chi puù ne ha più ne metta.
Il freestyle (almeno all'estero) è decollato su un altro livello, con telai e componenti dedicati e tricks sempre più grossi, anche per il polo iniziano a vedersi bici e componenti dedicati.
Insomma decisamente molta carne al fuoco.
Il 2010 potrebbe a questo punto diventare l'anno della svolta, sicuramente molte novità appariranno sulla scena, si tratterà di vedere se e quando diventeranno "troppe", se la fissa è destinata e restare o a spegnersi come un fenomeno semplicemente modaiolo, se tutti quelle che hanno comprato una fissa nel 2009 saranno felici di averlo fatto o entro pochi mesi ci sarà una vendita in massa di bici fisse "usate poco", e se tutte queste bici verranno rimpiazzate da bici più performanti oppure no.
Vedremo ...
Per questo inizio 2010 il mio giochino personale è costruire le bici "definitive", ovvero allestire il Vigorelli e il No Brain con i componenti migliori (almeno secondo il mio personalissimo giudizio) disponibili sul mercato per le due tipologie di bici, ovvero "fast" e "fun".
L'anno scorso si è corsa a Torino la prima vera alleycat seria, spero di vedere una seconda edizione del massacro ancora migliore della prima.
Buon 2010 a tutti.
Il freestyle (almeno all'estero) è decollato su un altro livello, con telai e componenti dedicati e tricks sempre più grossi, anche per il polo iniziano a vedersi bici e componenti dedicati.
Insomma decisamente molta carne al fuoco.
Il 2010 potrebbe a questo punto diventare l'anno della svolta, sicuramente molte novità appariranno sulla scena, si tratterà di vedere se e quando diventeranno "troppe", se la fissa è destinata e restare o a spegnersi come un fenomeno semplicemente modaiolo, se tutti quelle che hanno comprato una fissa nel 2009 saranno felici di averlo fatto o entro pochi mesi ci sarà una vendita in massa di bici fisse "usate poco", e se tutte queste bici verranno rimpiazzate da bici più performanti oppure no.
Vedremo ...
Per questo inizio 2010 il mio giochino personale è costruire le bici "definitive", ovvero allestire il Vigorelli e il No Brain con i componenti migliori (almeno secondo il mio personalissimo giudizio) disponibili sul mercato per le due tipologie di bici, ovvero "fast" e "fun".
L'anno scorso si è corsa a Torino la prima vera alleycat seria, spero di vedere una seconda edizione del massacro ancora migliore della prima.
Buon 2010 a tutti.
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