giovedì, settembre 28, 2006
Anticipazioni V09
Le prime anticipazioni sulla nona edizione della Velocity, la corsa in perfetto stile Alleycat per le vie di Milano organizzata dalla Rotafixa Chaingang.
Questo lo scarno messaggio:
"Milano, domenica 15 ottobreore 6.00
una partenza,
un arrivo
4 punti da doppiare
la sequenza verra' sorteggiata alla partenza
si corre tutt*
presto aggiornamenti"
Io ci vado e voi?
martedì, settembre 26, 2006
Ancora sulla FGG
Ancora una mia bici sulla Fixed Gear Gallery (state tranquilli, di fisse per il momento ne ho solo due), questa volta è la mia Kona Cinder Cone del 1992 la cui descrizione del fissaggio è sul mese di luglio del blog.
La trovate al numero 3924:
http://www.fixedgeargallery.com/2006/sept/Aldone.htm
lunedì, settembre 25, 2006
SiVende
Nei forum italiani di bici il negoziante è chiamato "sivende", il termine è ovviamente dispregiativo, poichè l'unico interesse di queste persone sembra essere vendere e incassare.
L'appassionato di fisse si scontra poi col fatto che i negozianti, a parte la rarisima eccezione di +BC a Milano, non ne vogliono sapere di trattare bici come piacciono noi.
Il problema non è il negozio, ma il mercato; l'itaGliano medio non vuole una bici essenziale e funzionale, vuole una bici "figa" e anche per fare il giro dell'isolato pretende una bicicletta come quelle dei professionisti.
A questo punto il compratore si divide in:
- "Appassionato" disposto a vendere un rene pur di comprare una stratobicicletta in carbonio misto titanio a millemila rapporti, eventualmente con ammortizzatori da far invidia a una moto da cross (quelle col motore), grammomaniaco dove la viteria in spazialtitanio (costo decine di euro a singola vite) è indispensabile.
- "Pezzente" che si traduce in acquirente di bici da supermercato che per un centinaio di euro offrono l'estetica di una bici seria (ammortizzatori, cromature, etc); immagine di fintaplastica che si dissolverà entro pochi chilometri costringendo a spendere almeno il triplo in pezzi di ricambio.
A questo si aggiunge che il povero negoziante alla fine del mese deve tirar sù uno stipendio per poter campare e, tutto sommato, è meglio avere una clientela di folli disposti a spendere e sprovveduti costretti a spendere piuttosto che tenere in negozio strani oggetti destinati ad una clientela ridottissima; forse in futuro la situazione potrà cambiere, ma ne dubito.
Questo blog è nato per riempire un vuoto informativo e il "Garage" vuole essere una specie di antro delle streghe, la Bat-caverna sotterranea dove i ciclisti urbani scacciati dai negozi possono creare le loro biciclette.
La foto che vedete è del mitico Yojimbo's Garage di Chicago uno dei pochissimi negozi specializzato in fisse e bici da messenger.
http://www.yojimbosgarage.com/
sabato, settembre 23, 2006
La mia su FGG
Lunedì al numero 3886 è stata pubblicata la mia Bottecchia sul sito fondamentale delle bici a ruota fissa: "Fixed Gear Gallery"
http://www.fixedgeargallery.com/
http://www.fixedgeargallery.com/2006/sept/Aldone_2.htm
Devo dire che molte modifiche sono soddisfatto del risultato di questa mia "creazione", tanto da essermi finalmente deciso a mandare le foto alla FGG.
Finalmente il telaio abbandonato a far ruggine ha trovato il giusto equilibrio tra estetica e funzionalità.
venerdì, settembre 15, 2006
Custom bikes
Qualcuno mi ha scritto e chiesto come modificare e migliorare la propria bici ... io sono onorato di questo genere di mail, il problema è che non ho la minima idea di quali modifiche apportare alla Vostra bici!
Le mie stesse bici sono un "work in progress", uno studio in continuo movimento alla ricerca ella bici ideale, che, ovviamente, non esiste.
Una bici da usare in città non è uno strumento definito come una specialissima da corsa, ma ualcosa che và adattato alle proprie esigenze ed ai propri gusti.
Una mountain bike con gommoni larghi sarà sicuramente più confortevole sul pavè di una bici da pista, ma anche molto più lenta; un manubrio strettissimo è utile per scivolare agilmente tra le auto, ma alla lunga è scomodissimo; una posizione areodinamica è utile per la velicità, ma ti spacca la schiena e riduce il campo visivo. Si può amare la bici nuda e cruda, un telaio e due ruote oppure si può avere la necessità di montare parafanghi, luci, borse, etc; creare una bici bellissima o scegliere di farne una veramente brutta al solo scopo di renderla meno interessante ai ladri.
Si può fare quasi tutto, creare gioielli, bici da esposizione, rottami per la città, bici pazze e inutili, il limite è la fantasia ... e il portafogli :-)
Parliamone
giovedì, settembre 14, 2006
Puma Fixed Gear 101
Qualche tempo fa la Puma ha fatto questo libbriccino per spiegare al grande pubblico come funziona una fissa.
Il libercolo è discutibile per certi aspetti (un po' eccessiva secondo me l'equazione "fissa" uguale "punk tatuati"), ma ci sono anche informazioni piuttosto interessanti sul fissaggio.
Lo trovate gratis sul sito della Puma.
http://www.pumaville.com/downloads/book101.pdf
mercoledì, settembre 06, 2006
"Flusso Urbano"
"Flusso Urbano" il filmato di brakeless urbano girato nel traffico di Milano con la cranio-cam di daniel ad agosto dai ragazzi della Rotafixa Chaingang SpA.
Ci sono delle sequenze niente male di skid-stop, car surfing, bus-boosting e velocita' urbana.
Colonna sonora in due tempi: prima parte strumentale dall'atmosfera surreale, secondo parte con pezzo, sempre strumentale, intitolato "glide" (galleggia) che lega bene con il tema del galleggiamento urbano.
http://www.youtube.com/watch?v=P8mRYEGfFG8
Guardatelo e RI-guardatelo, questi ragazzi si muovono nel traffico come pesci nel mare, c'è solo da imparare!
Quando ne facciamo uno a Torino ??
lunedì, settembre 04, 2006
Brakeless - Senza Freni
Sabato ho girato brakeless tutto il pomeriggio; fino a pochi giorni fà pensavo che girare senza freni fosse da pazzi fulminati, anche perchè per la mia esperienza in MTB quello che serve veramente per fermarsi è il freno anteriore e sulla fissa si può frenare/bloccare solo dietro.
Avevo letto che la fissa và usata senza freni, che il vero fissato gira senza freni e mi parevano tutte str0nzate.
Premetto che attualmente giro "brakeless" su una fissa con entrambe i freni, ho semplicemente scelto di non usarli; in situazioni di emergenza, le leve sono sempre lì sul manubrio a cercare di salvarmi la pelle.
La sensazione è strana, il livello di attenzione è decisamente superiore, sono cosciente del fatto che non posso inchiodare e quindi guardo con occhio diverso le automobili e l'ambiente che mi circonda.
L'occhio guarda molti metri avanti e la mante cerca di intuire i possibili spostamenti di auto e pedoni, complice forse il periodo post-vacanziero mi sembra ci sia meno traffico e quello che c'è non mi impedisce di muovermi come voglio io.
Torino è una città quadrata se svolti per 4 volte nella stessa direzione ti ritrovi al punto di
partenza e il percorso più veloce non è sempre quello rettilineo, sei lento solo se ti fermi.
Ai semafori rallento con una leggera sgommata e cerco un passaggio tra le auto ferme, non voglio fermarmi, non voglio liberare il piede dai cinghietti e metterlo a terra, se non riesco a passare la mia velocità si riduce al minimo e mi fermo in surplace (o almeno ci provo) conquistando il mio spazio tra gli altri veicoli bloccati (cazz0 sono anch'io un veicolo contemplato dal codice della strada e ho diritto al mio spazio sull'asfalto).
Non c'è più "ferma e riparti" come con una ruota libera, una bici coi freni o un qualunque veicolo motorizzato, esiste solo un flusso continuo e ininterrotto, così come l'acqua di un ruscello non si ferma se incontra un sasso ma si limita a passargli intorno, così il fissato brakeless "nuota" nel traffico.
La mente è focalizzata solo sullo spostamento, non c'è spazio per pensare ad altre cose che non siano i pedali e le ruote; non ci sono le pause portate da frenate e stop per riflettere sulla giornata lavorativa, la ragazza, o la cena; rispetto alla vita quotidiana dove i pensieri si susseguono e si accavallano in un turbine folle è una piacevole liberazione.
Boh, è una sensazione un po' strana, forse la mia descrizione è troppo Zen-filosofica, alla fine è una semplice bicicletta su cui mi diverto a pedalare ... oppure no?
venerdì, settembre 01, 2006
Conversioni al risparmio
Sono felice perchè il sito stà riscuotendo un certo successo e qualcuno mi ha già chiesto informazioni sul come convertire una vecchia bici.
Il cuore pulsante e l'elemento fondamentale per una bici a ruota fissa è il mozzo posteriore con il relativo pignone che, tra l'altro, sono gli unici pezzi difficili da reperire.
Tutti gli altri componenti necessari sono gli stessi di una bici normale e avendone sotto mano una da convertire si possono tranquillamente tenere con minimi accorgimenti.
Le soluzioni per la ruota posteriore sono due: usare un mozzo o una ruota di vecchio tipo per cassetta filettata da avvitare oppure montare una ruota utilizzando un mozzo specifico da pista con le filettature opposte previsto per il montaggio di una ghiera di fissaggio.
Il primo è quello più economico, ma è necessario rispaziare il mozzo in modo da centrarlo tra i forcellini posteriori, disponendo di una ruota già montata è necessario ricampanarla, e avvitarci semplicemente sopra il pignone da pista.
L'operazione è descritta dettagliatamente qui:
http://www.fixedgeargallery.com/wheels/
http://www.63xc.com/dennb/redish.htm
Ruote di questo tipo si trovano facilmente (sono ancora in produzione per bici economiche) e costano 25-30 euro.
Il sistema funziona abbastanza bene, ma ha due problemi.
_ Per avere una buona linea di catena (Link) e necessario ricampanare la ruota, ovvero spostare il cerchio verso sinistra rispetto al mozzo (la ruota essendo costruita per montare una cassetta a più velocità non è centrata) operazione di per sè non difficile, ma neppure semplicissima, inoltre i raggi probabilmente non sono abbastanza lunghi sul lato dx per ottenere un lavoro perfetto.
_ Il mozzo al contrario di uno da pista ha solo una filettatura e non è previsto il montaggio di una ghiera di fissaggio su una apposita filettature contrapposta; tutto bene finchè si pedala, ma se si "contropedala" per frenare bruscamente è possibile che il pignone si sviti.
Per evitare questo inconveniente ci sono vari metodi (Pettenella, loctite, ghiera da movimento centrale), tutti validissimi, ma comunque meno sicuri di una ghiera dedicata su un mozzo da pista.
Utilizzando due ruote posteriori di questo tipo ho costruito le mie due bici fisse, anche se la prima monta ora delle splendide ruote a alto profilo con un mozzo anteriore Campagnolo "molto vintage" e un posteriore On-One da pista con ghiera di fissaggio.
Iscriviti a:
Post (Atom)