Mi sono sempre chiesto il senso del
manubrio da trekking: un misterioso miscuglio tra un manubrio da MTB, uno da
crono e non si capisce bene cos’altro; perché avere 2 prese orizzontali di cui
solo una coi comandi?
Poi mi è capitato di usare una di queste
bicione crucche da trekking e devo dire che questo manubrio ha il suo perché.
Tanto per incominciare le prese sono 3:
quella più vicina è comoda perché permette una posizione eretta poco
impegnativa per la schiena, mentre se si vuole andare più veloce basta passare
alla presa più lontana per aumentare l’areodinamicità; senza dimenticare la
possibilità di usare le parti laterali per un effetto simil corna di bue/crono
utile per spingere nei fuorisella sulle salite.
Insomma un pezzo ben poco diffuso in
Italia (penso di non avere mai visto una bici con questo manubrio nel nostro
Paese), ma che ha i suoi punti di forza, peccato che, come spesso succede, non
nessuno lo usa e quindi si parte dal presupposto che non funzioni con la
conseguenza che nessuno lo vuol montare sulla propria bici … e il giro
continua, con l’aggravante che il manubrio in questione è abbastanza
inguardabile.
Nota: manubri da trekking ne ho visto
montati sia coi comandi in alto che, girati al contrario, coi comandi in basso.
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