lunedì, ottobre 29, 2012

Manubrio trekking


Mi sono sempre chiesto il senso del manubrio da trekking: un misterioso miscuglio tra un manubrio da MTB, uno da crono e non si capisce bene cos’altro; perché avere 2 prese orizzontali di cui solo una coi comandi?
Poi mi è capitato di usare una di queste bicione crucche da trekking e devo dire che questo manubrio ha il suo perché.
Tanto per incominciare le prese sono 3: quella più vicina è comoda perché permette una posizione eretta poco impegnativa per la schiena, mentre se si vuole andare più veloce basta passare alla presa più lontana per aumentare l’areodinamicità; senza dimenticare la possibilità di usare le parti laterali per un effetto simil corna di bue/crono utile per spingere nei fuorisella sulle salite.
Insomma un pezzo ben poco diffuso in Italia (penso di non avere mai visto una bici con questo manubrio nel nostro Paese), ma che ha i suoi punti di forza, peccato che, come spesso succede, non nessuno lo usa e quindi si parte dal presupposto che non funzioni con la conseguenza che nessuno lo vuol montare sulla propria bici … e il giro continua, con l’aggravante che il manubrio in questione è abbastanza inguardabile.
Nota: manubri da trekking ne ho visto montati sia coi comandi in alto che, girati al contrario, coi comandi in basso.

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