lunedì, dicembre 28, 2009
Scelta dei componenti
In una fissa come già ho scritto sovente ci sono pochi pezzi, forse proprio per questo è fondamentale sceglierli con cura ed attenzione.
Grosso vantaggio è che nonostante sia di moda, la trasmissione monomarcia è sempre quella, se comprate una guarnitura, una forcella, una corona potete stare tranquilli che nessuno vi costringerà fra pochi mesi a montare un pacco pignoni ad 11 velocità o deii comandi elettronici o una forcella ammortizzata con una idraulica migliore; anzi, in un mondo dove c'è chi cerca e usa telai e componenti, di 30 e più anni fa, l' "upgrade selvaggio", noto a molti appassionati di BDC e MTB, nella fissa non è che una malattia molto rara.
Nella scelta dei componenti entrano in gioco fattori assoluti e relativi, una guarnitura da pista di alto livello, sarà sempre un'ottima scelta definitiva, se comprate una Campagnolo Record Pista o una Sugino 75, potete stare tranquilli che vi dureranno una vita e non sentirete mai la necessità di cambiarle, al contrario con una sella della forma "sbagliata" potreste trovarvi scomodi, oppure dopo aver provato un manubrio di un tipo potreste voler cambiare tipologia sostituendo un pista con un crono o viceversa.
Meglio quindi scegliere con cura i componenti prima di buttare i propri soldi, fondamentale, anche se spesso non semplice, capire cosa si vuole effettivamente fare con la propria bici.
Continua ...
martedì, dicembre 22, 2009
Sale
C'è neve un po' ovunque in Italia e molti usano e useranno la bici divertendosi non poco.
Un consiglio molto importante.
La neve è acqua ghiacciata e alla bici non fa assolutamente nulla, ma sono all'azione veicoli spargisale per evitare che tutta questa neve si trasformi in ghiaccio rendendo le strade una vera trappola per veicoli di ogni sorta.
Il sale in questione è fortemente corrosivo, per cui vi conviene pulire per bene la bici dopo ogni uscita.
L'anno scorso nei giorni di neve ho usato la Cinelli Urban rat da carico in acciaio, la bici non ha patito, ma il cavalletto economico che montava si è talmente ossidato che dopo qualche mese ho dovuto buttarlo.
Pare sia normale per i bike messenger che operano in città nordamericane dove nevica moltissimo (e spargono enormi quantità di sale) cambiare i movimenti centrali alla fine dell'inverno.
E se possibile evitate di usare preziosissimi componenti da pista d'epoca ...
martedì, dicembre 15, 2009
No Brain Polo
Sono sempre stato dell'idea che nel polo ci vogliono i pedali liberi e il freno, in origine questa bici doveva essere predisposta per il freno dietro, ma poi abbiamo lasciato perdere, come sarà giocare brakeless?
Lo fanno in tanti, forse non sarà il modo più efficace di giocare (negli USA giocano tutti con la ruota libera e il freno posteriore), ma sinceramente chissenefrega, tanto di andare in giro per il mondo a fare tornei non ne ho nè il tempo nè la voglia.
Causa pupame sono stato lontato dalle piste da un po' di settimane, però riesco finalmente a liberarmi ad andare al Ruffini.
Coi cinghietti delle gabbiette belli larghi per poter tirar via il piede senza problemi e non rimanere intrappolato in caso di scontro e relativa caduta, ci va un po' a fermarsi, la bici mi sorprende un po', mi devo abituare, certo fermarsi brakeless con una sola mano sul manubrio cercando di colpire la pallina con la mazza non è proprio facilissimo.
Gli angoli verticali permettono curve molto strette e movimento centrale alto è utile per non raschiare i pedali a terra (cosa normale sulla mia conversione).
Devo dire che alla fine mi piace giocare brakeless, si, forse col freno ero più bravo, o forse no, alla fine l'importante e divertirsi e ho scoperto che con questa bici mi diverto molto di più e ci posso trickeggiare nelle pause di gioco, l'anteriore a raggi è stato sostituito da una vecchia ruota con la protezione montata, non ha senso rischiare di spaccare i raggi a mazzate.
L'unica cosa che non torna è il rapporto scelto, nonostante il 42-19 sia già molto morbido quello che mi manca di più della vecchia bici è il rapporto 39-20, nel polo servono rapporti ridicolmente agili, ma si tratta solo di giocare sui lunghi forcellini orizzontali con un mozzo flip-flop da girare a seconda delle necessità.
giovedì, dicembre 10, 2009
Mercatino di Natale
Mettendo in ordine in box ho deciso che ho veramente troppa roba per cui se vi volete fare un bel regalo di Natale date un'occhiata a questo elenco:
- Telaio pista Sumin 57x56 anni '80 + ss e movimento Gipiemme: 300 euro
- Coppia ruote con Miche pista post Campagnolo pista ant su cerchi FIR medio profilo silver per copertoncino senza pista frenante: 250 euro
- Mozzo eccentrico White Industries ENO fixed/free 130mm 32 fori: 110 euro
- Ruota posteriore con mozzo eccentrico Ehite Ind e cerchio Ambrosio: 150 euro
- Mozzo Miche posteriore nuovo con ghiera da 36 fori: 40euro
- Mozzo OnOne fixed/fixed nuovo battuta 135mm 32 fori: 35 euro
- Coppia ruote Campagnolo d'epoca pista tubolare 40 raggi post e 36 raggi ant: 150 euro
- Ruota posteriore Gipiemme Vintage pista tubolare 36 raggi: 75 euro
- Guarnitura Campagnolo Pista d'epoca 144mm BDC con pedivelle da 172.2mm e corona da 51 denti Campagnolo pista: 200 euro
- Lucchetti Kryptonite nuovi: NY Chain: 80 euro e Kryptolok: 30 euro
- Pedali Campagnolo Chorus on relative gabbiette: 50 euro
- Pedali MKS pista molto usati: 10 euro
- Cinghietti cuoio Silva colori vari nuovi in scatola originale: 20 euro
- Gabbiette Galli alluminio nuove: 10 euro
- Gabbiette Campagnolo Chorus S, M e XL nuove: 20 euro
mercoledì, dicembre 09, 2009
SuperBMX
Il concetto della superBMX ce l'ho da ormai da un sacco di anni, tutto è iniziato quando mi sono preso la Norco 125 della foto, una MTB da street, ovvero un misto tra MTB e BMX.
La Norco, nonostante il telaio in alluminio era una delle bici montate più in stile BMX con un 3 pezzi in acciaio, manubrio anch'esso in acciaio da 22.2mm e attacco da biemme, nasceva col cambio dietro, ma coi forcellini orizzontali, facilmente singlespeeddabile.
Usandola mi sono veramente divertito, ma mancava qualcosa.
La bici mi piaceva molto più della BMX (a dire il vero un po' scrausa) che avevo usato per un po', purtroppo sulle 20" mi trovo veramente male, troppo piccole per il mio 1 e 88 e troppo limitate ai soli tricks, ma era ancora troppo complessa coi freni a disco e la forcella ammortizzata.
Ho iniziato a pensare a creare una BMX con le ruote grosse; quando ho visto su Pinkbike la foto di una 243 racing montata rigida e brakeless ho capito cosa volevo (anche se l'idea del brakeless con la ruota libera mi inquietava non poco).
Poi ho scoperto le fisse e me ne sono subito innamorato, i tricks del giorno sono diventati skids e trackstand, mentre bunnyhop e grind sono stati messi nel cassetto ... fino ad ora.
Una Bianchi Pista o un Cinelli Vigorelli con una 650c davanti e un riser corto non è una superBMX, è una bici da pista malamente riadattata a trickeggiare, ma un telaio in acciaio bello tosto, montato con componentisitica da biemme, si avvicina moltissimo al mio personale concetto di superBMX.
In questi anni ho imparato che amo la fissa e le ruota da 700c, nel frattempo hanno scoperto che le ruote grosse vanno anche bene in MTB anche se lì si chiamano 29", ho conosciuto il polo, che ci puoi giocare con qualunque bici, ma io preferisco le 700c, che una bici da pista non è adatta ai tricks, ma una bici da tricks la puoi montare da pista, fissa e con le ruotone ... e in ultimo ho riaperto un cassetto chiuso da tempo e dopo innumerevoli tentativi per togliere la ruggine e ricordarmi come si faceva ... ho rifatto, dopo 5 anni buoni, spocket grind su una panchina!
mercoledì, dicembre 02, 2009
La prova
Devo dire che avevo molta paura ... e se dopo tutto questo tempo, queste parole, tutti i ragionamenti sulle geometrie, poi non funziona? e se avessi toppato qualcosa? e se fosse instabile, o troppo lenta? se insomma non fosse quello che cerco e voglio?
La bici è stata montata da Mario con dei cerchi Velocity B43 arancio su mozzi Novatec, bisognava avere delle ruote a prova di bomba e i B43 sembravano la scelta migliore, guarnitura Nobrain anodizzata arancio e pedali Odissey.
Mario ha montato un attacco manubrio supercorto e un manubrio low rise, avrei preferito un attacco da 60mm e un rise maggiore, ma questi son dettagli da gestire e eventualmente modificare in un secondo momento.
Dopo qualche aggiustamento di sella/pedali/manubrio e un cambio di pignone e corona per avere un rapporto bello morbido e giocoso, finalmente il primo trackstand fuori dal box; c'è una cosa strana, in surplace senza mani la forcella di alcune bici gira da sola e cadi, in altre sta ferma anche se sposti il peso ... questa sta ferma, e la prima prova l'ha superata.
Esco, vado a fare un salto al miniskatepark di corso Tazzoli, intanto mi diverto a saltare su e giù dai marciapiedi.
La bici è stabile, bella ferma negli atterraggi dei salti, dove il Vigorelli e la Dazzan piangevano un po' questa ne vuole ancora, l'attacco manubrio che sembrava troppo corto è, in realtà, perfetto, la posizione è compatta e aggressiva in perfetto stile street.
La bici è completamente diversa dalle altre che ho provato, nonostante sia in "morbido" acciaio è in realtà molto rigida, proprio come una MTB.
Vediamo come va lanciata in strada, non sono velocissimo, con 42-19 non lo posso essere, ma se spingo sui pedali la bici è "viva", nervosa e gira bene nello stretto, è una vera pista con angoli verticali anche se per l'impostazione di guida sembra più un hardtail da 4X.
Cazzo che bella.
Sono veramente, fottutamente, soddisfatto della "mia" creazione.
PS: lo so dovrei fare un po' di foto, prometto che le faccio al più presto.
lunedì, novembre 30, 2009
L'inizio del progetto trick bike
Tutto è iniziato con "Carriarmati" (http://bicifissa.blogspot.com/2009/05/carriarmati.html), che si concludeva con la frase "Chi ha voglia di spingersi oltre?"; dopo la pubblicazione del post mi ha scritto Mario di Nobrainbikes dicendomi che seguiva il blog da un po' di tempo e che era interessato a creare una bici come quella che volevo io.
Non è stato facile trovare i tubi adatti e soprattutto un telaista disposto a creare il prototipo secondo le mie specifiche e le mie geometrie non convenzionali, per fortuna Mario aveva le conoscenze giuste e soprattutto molta voglia di sbattersi per cui alla fine ha trovato la soluzione ideale ad ogni mia richiesta.
Viste le difficoltà a reperire una testa della forcella unicrown si è optato per una forca a tubi saldati come la Geekhouse, costa di più, ma il risultato è spettacolare.
I tubi sono Columbus da MTB, in grado di sopportare le sollecitazioni del freestyle.
Le geometrie sono un "sapiente" (spero) mix tra il Cinelli Vigorelli che adoro e la MKE Bruiser che ritengo capostipite di tutti i telai da tricks, il tutto condito in salsa MTB street/freeride.
Non è stato facile tirare fuori la combinazione giusta per una bici da tricks/polo e che sapesse anche andare veloce, ma alla fine tutti i numeri sono andati nelle caselle giuste.
Purtroppo proprio per la difficoltà di reperire il materiale, il progetto è andato un po' per le lunghe e per tutta l'estate mi sono dovuto accontentare di poche foto fatta alla veloce e molte telefonate con Mario che nel frattempo stava studiando altri prodotti per la fissa da mettere sul mercato italiano da proporre col suo marchio Nobrain.
Ci è voluto del tempo, ma alla fine fa la bici è arrivata nella sua nuova casa.
sabato, novembre 28, 2009
mercoledì, novembre 25, 2009
Acciai
Il telaio è in acciaio, ma che cosa vuol dire?
Acciaio e basta non vuol dire nulla, di acciai ce ne sono a decine, tutti diversi come caratteristiche e prezzo.
Un acciaio con cui è fatta una bici da bimbo non è lo stesso di quello di una bici da corsa da migliaia di euro, e infatti le bici da bimbo pesano una roba delirante, inconcepibile se si pensa che un bimbo dovrebbe essere in grado di spostarle senza difficoltà e che spesso sono trasportate a mano da genitore, con magari il bimbo in braccio, roba da incredibile Hulk, ma sto divagando.
Dicevamo, a grandi (ma grandi) linee esistono 2 tipi di acciaio per bici, High tensile e Cromo-molibdeno, genericamente abbreviate in Hi-ten e Cromoly.
Il primo è un acciaiaccio supereconomico e pesante, se volete una bici che costi poco da passeggio, può andare, ma per le robe serie bisogna spendere di più.
Come termine di paragone ci sono in giro Grazielle degli anni '70 che funzionano alla perfezione, ma provate a farci qualche sù e giu dal marciapiede sotto casa e le fate a pezzi in pochi giorni, e se avete la mia età sicuramente vi ricorderete di Grazielle aperte in due ai giardinetti, e non facevamo "tricks".
Un acciaio Cromoly a sua volta esiste in decine di varianti, può essere "generico" o "marchiato", i più comuni in Italia (e in tutto il mondo)sono Deda e Columbus, come tutte le cose "di marca" assicurano un livello almeno qualitativo medio-buono.
All'interno degli acciai "di marca" esistono poi varie versioni con diverso livello qualitativo per cui non è che dire "acciaio Columbus" significa automaticamente che è il migliore acciaio che c'è, perchè di acciai Columbus ce n'è più d'uno e, tra l'altro, non è detto che quello che costa di più sia necessariamente il migliore per ogni applicazione (su una MTB meglio andare su qualcosa di più pesante, resistente ed economico piuttosto che un raffinato esile tubo pensato per la strada).
Come fare a riconoscerlo?
La cosa migliore sarebbe chiedere, visto che il produttore dovrebbe specificare il tipo di materiale usato, altrimenti la soluzione più semplice è il peso, più pesa e più il livello qualitativo è basso, tanto per dare un'idea una fissa montata con componenti normali e un buon telaio non può pesare più di 10Kg, se ne pesa 12-13 il telaio è in Hi-ten.
lunedì, novembre 23, 2009
Prototipo trick bike
Per questo ho sempre "sentito" che alla mia conversione Bottecchia da corsa mancava qualcosa, il telaio fletteva troppo per i miei gusti, le geometrie troppo tradizionali, la linea troppo esile, al contrario adoravo la mia vecchia e robusta MTB Kona convertita fissa pure lei.
Ho avuto e usato 2 telai veri da pista, uno degli anni '80 e uno moderno, il Dazzan e il Vigorelli su cui ho fatto veramente di tutto, dalle alleycat ai tricks, ma alla fine mi sono reso conto che un telaio da pista è fatto per andare veloce e basta.
Nonostante i 2 telai siano diversissimi, come materiali, come geometrie, come tutto, hanno in comune l'essere concepiti per pedalarci dentro un catino, finchè si trattava di stare delle ore in surplace e skiddarci fino ad aprire buchi sulla gomma, nessun problema, ma quando si trattava di saltare lo sentivi che imploravano pietà, anche perchè non sono un peso piuma.
Dall'estate del 2008 ho iniziato a pensare ad un telaio concepito per un uso pesante, ma trovare i tubi e soprattutto le teste per le forcelle sembrava un'impresa impossibile.
Nel 2009 finalmente ha iniziato a muoversi qualcosa, qualcuno all'estero ha capito l'esigenza di un telaio "pesante", il Milwaukee Bruiser progettato da Prolly, il primo creato veramente per i tricks, proponeva alcune soluzioni innovative per un telaio da fissa, da sempre pensato solo per la pista.
Innanzitutto tubi in acciaio belli grossi a prova di bomba e forca in stile BMX, ma soprattutto, idea geniale, un tubo orizzontale molto più lungo dello standard per poter utilizzare comodamente attacchi manubrio corti e un generoso passaggio ruota per gomme larghe e comode.
Ho sempre pensato che il Bruiser fosse troppo lungo, una bici per i tricks deve essere compatta e nervosa, l'MKE large, almeno a vedere le geometrie sembra un camion col rimorchio, invece mi piacciono molto gli angoli da pista belli verticali, certo è più facile barspinnare con un angolo di 70-71° come la Charge Scissor, c'è meno interferenza tra ruota anteriore e pedali, ma a questo punto veramente meglio una BMX almeno barspinni senza problemi in ogni posizione.
Insomma avevo perfettamente in mente cosa volevo, ma non sapevo come farlo.
venerdì, novembre 20, 2009
Selle Pivotal
Nella BMX moltissimi usano l'attacco Pivotal, il sistema è semplice, si tratta di eliminare il telaietto in metallo che serve a fissare la sella sui morsetti del reggisella e inserire nella struttura in plastica dello scafo la parte superiore della testa del reggisella stesso in modo da eliminare un bel po' di peso aumentando nel frattempo la resistenza agli urti.
Il tutto si fissa poi al tubo reggisella con una sola vite a brugola a cui si accede dalla parte superiore della sella.
Il problema principale è che si può solo regolare l'inclinazione della sella e non il suo avanzamento/arretramento sul pieno orizzontale come con ogni sistema convenzionale, questo ne sconsiglia il suo utilizzo in situazioni in cui si deve pedalare molto e in cui il posizionamento sulla sella è fondamentale, anche perchè tutte le selle Pivotal attualmente diponibili sono tutte da BMX, piccole e dure, in plastica o con imbottiture veramente minime e rivestimenti antistrappo; insomma roba pensata per non distruggersi dopo ripetuti urti sull'asfalto, ma non certo per starci sopra delle ore a pedalare.
Se volete una bici tuttofare, non è neppure da prendere in considerazione, MA se state montando LA bici definitiva per tricks e polo il sistema pivotal è decisamente da tenere in considerazione.
martedì, novembre 17, 2009
Fibre Flare
Quando ho visto per la prima volta il video pubblicitario della Fibre Flare, mi sono detto: la devo avere.
Da quando l'ho montata praticamente tutti quelli che hanno visto la luce sulla mia bici se ne sono innamorati e hanno chiesto informazioni, di tutto quello che ho usato fino ad ora neppure il Vigorelli aveva suscitato tanto interesse.
La Fibre Flare fa veramente tanta luce, è alimentata da 2 batterie AAA, ha 2 modalità, luce fissa e intermittenti e si fissa comodamente al telaio con 2 cinghietti elastici.
Ce ne sono 2 modelli, uno lungo da mettere dietro, con luce solo di colore rosso e uno corto da mettere sul tubo diagonale in tamarrissimo stile "Fast and Furious" disponibile in verde, blu e giallo.
Stranamente non esiste un modello bianco da mettere anteriormente.
Il sito ufficiale è http://fibreflare.com/, mentre l'importatore italiano è http://www.areab.it/
Per un serio ciclista urbano, fissato e non, una buona luce è fondamentale e la Fibre Flare è la migliore luce posteriore che io abbia visto fino ad ora.
domenica, novembre 15, 2009
Frontocean
L'altro giorno ero a Milano per lavoro e visto che avevo un po' di tempo libero ho fatto un salto da Robi di Frontocean.
La cosa più figa di Frontocean è che arrivi nel momento giusto c'è veramente tutto, se vuoi un pezzo qualunque per la BMX, c'è.
Si, ma che c'entra la BMX con la fissa?
Innanzitutto è la stessa filosofia: un telaio, 2 ruote e solo i pochi pezzi indispensabili, anche se la ruota è libera i freni spesso non ci sono, e, cosa che più amo, quella poca roba che c'è, è assolutamente a prova di bomba.
Per questo amo montare roba da BMX sulle mie fisse, per questo le aziente di biemme guardano con estrema attenzione il mercato della fissa e iniziano a produrre roba dedicata, e infatti una fissa, la Malum di Subrosa, da Frontocean c'era, e nel prossimo futuro arriveranno un po' di altre cosucce carine, ma non ditelo a nessuno ...
Che mi sono portato a casa? L'ennesima coppia di pedali Odissey, questa volta i chamaleon gialli e una sella Shadow Conspiracy Pivotal da montare sul telaio da trick e polo, che mi sono rotto di distruggere selle sull'asfalto.
martedì, novembre 10, 2009
Parole, parole, parole ...
Ha iniziato la prestigiosa Sugino con la "Messenger".
Quando è iniziata la moda della fissa avevano una splendida guarnitura da pista, la 75, un prodotto eccezionale ... ma un po' troppo caro.
Così che han fatto: hanno preso una guarnitura generica economica per corona doppia da strada 130 BCD che avevano a catalogo, ci hanno messo una corona pista da 1/8" e l'hanno chiamata appunto: "messenger", il risultato di questa operazione lo conoscete bene, un enorme successo mondiale.
Così ormai chiunque faccia un prodotto generico similpista ci appiccica una parolina magica sperando in vendite mostruose.
Recentemente il fenomeno si sta moltiplicando.
Guardi l'ennesima pista, dell'ennesima ditta che ha visto che le fisse vendono e non vuole perdere il treno propone un modello uguale uguale ad altre 3-4-25 e più bici in commercio, tocco di genialità il colore "Vintage", che poi guardi le foto ed è ... udite udite: grigio, cioè colore grigio faceva sfigato, invece "vintage" ha tutto un'altro gusto.
Ma il più bello è il modello "trick" di un'altra azienda, già perchè con "trick" si conquista tutto il mercato di ragazzi che vedono tutti i video di freestyle in rete e vogliono imitare tutti i vari LaMarche, Prolly, SuperTed con la speranza magari di conquistare la Julie Eliott.
Che andrebbe bene se il telaio in questione fosse veramente da tricks, peccato che si tratta di un telaio qualunque in acciaio generico con geometrie fintepista, senza rinforzi, con forcella smilza che soprattutto NON barspinna (che è l'unico requisito minimo per fare almeno le manovre base), di "trick" ha solo il nome, complimenti.
Morale, compratevi quello che vi pare, ma, per favore, comprate un prodotto NON un nome!!
domenica, novembre 08, 2009
Larghezza cargo e wideloaders
Mentre cercavo di farmi un'idea sulle bici da carico, senza averne mai provata una mi sono accorto di una cosa.
La bici, inteso come bici "normale" è comoda perchè è stretta e si infila ovunque, in mezzo al traffico, sui marciapiedi, sulle semiinutili minuscole ciclabili torinesi, immaginiamo di avere un triciclo da carico tipo Christiania e la situazione cambia radicalmente, tutti quei passaggi stretti diventano impossibili, per cui mi sono fatto l'idea che in Italia, almeno a Torino una bici da carico deve avere solo 2 ruote.
Quando ho preso l'Xtracycle ho voluto aggiungere almeno un wideloader, ovvero una prolunga per allargare la bici e permettere di portare carichi ingombranti, ho pensato che fosse non dico indispensabile, ma certo molto utile.
Non l'ho montato subito, ma ora che ce l'ho mi sono reso conto di una cosa, nonostante la bici non sia immensa, non si riesce a passare da nessuna parte, mi sono già incastrato 2 volte tra quei pali che mettono all'ingresso dei parchi per non far passare le auto e anche "parcheggiare" in box è diventato un problema.
Insomma le bicione da carico in stile nordico, sono davvero meno pratiche del previsto nel nostro paese, se l'Xtracyle in origine è stato da me scelto per il costo e la relativa facile reperibilità ora sinceramente è l'unica utility/cargo che ricomprerei semplicemente perchè ritengo che le alternative più grosse siano presochè inutilizzabili.
martedì, novembre 03, 2009
Graziella Cargo
lunedì, novembre 02, 2009
Luci e lucine
E' arrivato l'inverno e con esso il buio, per cui conviene montare delle belle lucine anche di giorno visto che col cambio dell'ora e col brutto tempo sono indispendabili già a metà pomeriggio.
Tanto per incominciare le luci non vanno messe perchè fa stile, ma perchè servono, quindi lasciate perdere tutte le lucette a singolo Led, come le Knog Frog o tutte le loro imitazioni fatte più o meno bene e cercate qualcosa di GROSSO e visibile che con un leddino solo non vi vede nessuno.
Se proprio siete innamorati delle Knog compratevi un Bullfrog a 5 Led e niente di meno.
Personalmente adoro una vecchia luce Specialized posteriore a ben 7 Led peccato che la staffa su cui si fissa sia impossibile da montare/smontare rapidamente per cui la si può usare su una sola bici.
Da pochi giorni ho una fantastica Fibre Flare che è uno vero spettacolo, comoda e soprattutto supervisibile, decisamente consigliata.
La cosa strana è che andando in bici sulle strade cittadine, di solito ben illuminate si ha la sensazione che le luci siano inutili, in fondo si vede benissimo anche senza, peccato che questo sia valido in bici e non in auto dove la visione è limitata dal parabrezza, dai montanti e dalle luci del cruscotto che annullano la visione notturna del nostro occhio.
Le luci sulle bici non servono per vedere, ma per essere visibili agli automobilisti, che di solito danno per scontato che tutto quello che si trova in strata sia dotato di 4 ruote e un motore, qualcuno concepisce la motocicletta, ma neppure tutti, per cui una bici senza luci o con lucette inadeguate, al buio, attraverso un parabrezza sporco, è totalmente invisibile ... e vi stirano.
giovedì, ottobre 29, 2009
Geometrie da pista e freestyle
Ci è voluto un bel po' di tempo, pensavo a questo progetto da circa un anno e mezzo, ma alla fine il risultato è un vero spettacolo, soprattutto non è una bici solo per tricks, non ho intenzione di passar le ore a fare keo spin, un po' perchè non ne sono capace e un po' perchè non mi piace, volevo una bici per saltare giù da scalini e marciapiedi, solida come un carroarmato, veloce e nervosa nello stretto e adesso ce l'ho.
Pedalandola mi sono venute in mente un po' di considerazioni.
Per prima cosa non capisco quelli che fanno tricks su una vera bici da pista, fatta per girare in pista; ok, per un po' ho montato una ruota da 650c e un attacco cortissimo con manubrio riser sul Vigorelli e anche sulla Dazzan, l'ho fatto perchè non avevo altri telai per le mani e per provare a vedere com'era, ma alla fine sono giusto alla conclusione che è una stupidata.
Un telaio da pista con geometrie da pista (o da strada) è pensato per essere usato con attacchi lunghi e manubri da pista 8 o da strada), non attacchi da BMX e risers; il mio telaio ideale dopo attente misure è un 61x58 centro centro, con attacco da 130mm, mettere su un telaio di queste dimensioni, con queste proporzioni uno stem da 60mm o addirittura più corto, non ha alcun senso e sinceramente mi stupisce continuare a vedere fissati che comprano bici con geometrie da pista e magari forcella filettata da 1" per poi impazzire a cercare un attacco a gambo sotto i 90mm e montarci dentro un manubrio da MTB da 25.4 quando è stato creato per un diametro 26mm.
Intendiamoci, potete comprare la bici che volete e montarla come vi pare, se poi state pacioccando sulla vostra prima conversione, provate di tutto, ma se avete intenzione di comprare una fissa specificatamente per tricks/polo/salti e avete intenzione di montarla come una BMX, compratela con geometrie e materiali atti allo scopo, altrimenti prendetene una da pista montateci un manubrio da pista e state lontani dagli skatepark e i campi da polo.
martedì, ottobre 27, 2009
Bici rubata a Mestre
Ieri pomeriggio hanno rubato la bici di Lorenzo in centro di Mestre(VE), la foto è vecchiotta e la bici ora ha il manubrio più corto.
Colgo l'occasione per ricordare che i furti vanno denunciati sempre e subito alle forze dell'ordine, è l'unico modo per dimostrare che la bici è stata rubata.
lunedì, ottobre 26, 2009
A Reason to bike
A Reason to Bike from Brighter Planet on Vimeo.
Sono incappato per caso in questo video che esprime quello che penso io sull'utilizzo della bici in città.
Spesso si cerca di convincere la gente ad utilizzare le bici con delle motivazioni "alte": perchè inquina meno, è meglio per il futuro del mondo, o cose di questo genere, verissime per carità, ma il vero motivo per usare la bici è perchè è divertente.
mercoledì, ottobre 21, 2009
Sul montaggio dell'Xtracycle
Il montaggio dell'Xtracycle si divide in 3 fasi.
Per prima cosa avendo una bici completa su cui montare il kit bisogna rimuovere tutto quello che c'è dietro ovvero ruota, freno e cambio, ovviamente se partite da un telaio nudo questa operazione non serve.
Il montaggio del kit sul telaio non è difficile, bisogna solo raccapezzarsi un po' tra viti e vitine varie in dotazione; tra: sballare il kit, leggere le istruzioni e montare tutto quanto, ci si mette un'oretta prendendosela very easy, di cui la maggior parte del tempo serve per capire esattamente cosa fare e come farlo, per il resto sono veramente solo 3 viti da stringere.
Dopodichè si tratta di allungare la catena, rimontare ruota, freni, cambio, relativi cavi e guaine e ritarare il tutto; nel kit sono presenti: un pezzo di catena da 6-7-8 velocità, 2 cavi (per freno e cambio) e 2 pezzi di guaina da aggiungere alle guaine già presenti sulla bici di partenza (se avete montato l'Xtracycle su un telaio nudo come nel mio caso vi serve della guaina in più) e un Avid Rollamajig da montare sul cambio per facilitare la cambiata visto la difficoltà del cavo extralong e la curva che è costretto a fare.
Se non avete mai montato una bici la cosa più difficile è ... tarare il cambio :-).
lunedì, ottobre 19, 2009
mercoledì, ottobre 14, 2009
Freni e cambio
martedì, ottobre 13, 2009
L'ignIoranza 2
Che va bene volere una fissa a tutti i costi, così come è logico, potendo scegliere, preferire una bici esteticamente bella; se devo montare un telaio da zero e trovo le manopole dello stesso colore dei cerchi sicuramente ci stanno meglio che produrre una assurda accozzaglia di colori diversi, magari evito di mettere il reggisella silver col manubrio nero, però sopra ogni cosa la bici deve FUNZIONARE bene, il telaio deve essere della misura adeguata, il manubrio deve essere quello che trovo più comodo e l'attacco della lunghezza adeguata, altrimenti non ha senso, il collarino reggisella coordinato con i cerchi che contrastano il colore del telaio viene DOPO!
sabato, ottobre 10, 2009
I nottambuli del bike polo
martedì, ottobre 06, 2009
Motorini e bici
Venerdì scorso ho preso la bootleg montata con l'xtracycle, mi sono un po' impantanato col montaggio perchè non avevo le guaine per il filo del cambio e mi mancavano dei pezzettini per i Vbrakes (è una cargo per cui ci vogliono le marce e i freni, ma di questo parliamo un'altra volta).
Tant'è con la bici montata temporaneamente singlespeed e col solo cantilever anteriore sono andato a prendere mio figlio all'asilo e siamo andati insieme da Cyclecenter, lì con l'esperta mano di Ovidiu abbiamo finito di montare tutto quanto e dopo un paio d'ore siamo tornati a casa, giusti giusti per cena, Giacomo si è divertito come un pazzo a sistemare una bici che in qualche maniera considera "sua".
Da casa mia/asilo fino da Ovidiu è quasi tutta pista ciclabile, tranne un paio di attraversamenti in cui la pista "sparisce" e ti devi comportare come un qualunque altro veicolo.
Al semaforo ero affiancato ad uno scooter e ho pensato, ma su un motorino un bimbo piccolo non lo puoi portare perchè il seggiolino non lo monti e devi aspettare che il pupo sia abbastanza grande per aggrapparsi al guidatore, sperando che durante il viaggio non si addormenti, altrimenti lo perdi per strada ... e infatti Giacomo al ritorno si è bellamente addormentato :-)
Su uno scooter non ci porti grandi bagagli, ok, magari c'è il bauletto, ma al massimo ci porti una borsina, di sicuro non lo usi per fare spesa, e come qualunque altro veicolo a 2 ruote senza tettuccio se piove ti bagni.
Insomma a parte che cìè un motore che ti permette di non faticare paradossalmente ci sono più svantaggi ad usare un motociclo che un ciclo, almeno in città dove tanto veloce non ci puoi andare.
Allora perchè cazzo il motorino/motociclo/scooter è un veicolo degno di considerazione e la bici rimane un giocattolo che nessuno sano di mente userebbe per spostarsi in città??
venerdì, ottobre 02, 2009
Carrellini portabimbi
mercoledì, settembre 30, 2009
Interbike 2009
Dall'Interbike di Las Vegas qualche succosa novità, innanzitutto Profile, mitica ditta di prodotti BMX, ha lanciato spiders e corone splined compatibili con le loro guarniture da biemme; le normali corone di questo tipo sono fissate con un solo bullone per cui sulla fissa prima o dopo si smontano, in questo modo il problema è risolto; poi fisse da tricks in quantità industriali, straps stile Hold Fast di ogni genere presentate da diverse aziende e la solita fiera di componenti colorati.
Foto su:
http://www.flickr.com/photos/41832519@N07/sets/72157622336370005/
http://www.flickr.com/photos/markcosio/sets/72157622463413872/
http://www.flickr.com/photos/huggerindustries/sets/72157622303862905/
http://www.flickr.com/photos/jctdesign/sets/72157622328435931/
http://www.flickr.com/photos/22838436@N07/sets/72157622311575141/
http://www.flickr.com/photos/ellyblue/sets/72157622315203885/
http://www.flickr.com/photos/ellyblue/sets/72157622323782975/
http://www.flickr.com/photos/bikerumor/sets/72157622303581599/
http://www.flickr.com/photos/loosenutswheels/sets/72157622319576557/
lunedì, settembre 28, 2009
EICMA considerazioni finali
Che c'era a Padova? trovate un po' di foto qui:
http://www.flickr.com/photos/ontherode/sets/72157622418666816/
http://www.flickr.com/photos/abitudinicreative/sets/72157622295544829/
http://www.flickr.com/photos/34072799@N02/sets/72157622445121034/
http://www.flickr.com/photos/crackedboy/sets/72157622286536587/
non ci vuole un genio a capire quanto sarebbe stato bello vedere tutte le bici dell'EICMA e quelle dell'Expobici nello stesso posto, vabbè siamo in itaGlia.
Il mercato è dinamico e i prodotti sono ormai tanti, a volte troppi se pensiamo a quanti telai ci sono in commercio, altre pochi se per contare tutte le guarniture decenti a prezzo umano bastano le dita di una sola mano, spesso "sbagliati" calcolato che l'appassionato di fissa difficilmente si accontenta di un prodotto "chiavi in mano", ma vuole qualcosa di molto personalizzato e particolare.
Alla fine vincerà la selezione naturale, sopravviveranno 3-4 grandi marchi con soluzioni di bici complete montate decentemente a prezzi accettabili e altrettanti piccoli combattivi per la clientela più esigente, gli altri, tutti quelli che hanno messo una fissa a catalogo tanto perchè forse magari la si vende, probabilmente tra un paio d'anni la toglieranno, staremo a vedere.
giovedì, settembre 24, 2009
EICMA report parte 3
mercoledì, settembre 23, 2009
EICMA report parte 2
Le fisse più appariscenti del salone erano allo stand Nobrainbikes.
NoBrainbikes è un marchio di Celle Ligure, a 2 passi da Savona, che ha deciso di spingere la fissa ... e che fissa.
Così, a sensazione, la Shizzle verde e arancio da tricks è stata la bici più fotografata della fiera, penso che con quei colori l'abbiano notata tutti, un bel progetto, cattivo, coi rinforzi dove servono e gigantesco spazio per barspinnare.
La forca è fatta come la Geekhouse, a tubi saldati, bellissima, anche se purtroppo saldare una forca del genere è come saldare mezzo telaio e fa lievitare non poco il prezzo finale, probabilmente a breve produrranno una forcella più semplice e più economica.
Carino anche il modello più pistaiolo, ok è un telaio asiatico, che era esposto uguale-uguale anche in altri stand con colori e nomi diversi (SAB, Guerciotti, Bottecchia), ma qui c'è la possibilità di scegliere il colore (che è normale se si esce dal giro delle grandi aziende) o di farlo anodizzato con scritte personalizzate laserate, che è decisamente più particolare.
Le bici erano montare con cerchi Velocity B43, componenti anodizzati e la pista con "dildo bars" ovvero quei pornomanubrietti con le estremita arrotondata, disponibili in diversi colori e per tutti gli attacchi (25.4mm, 26mm e oversize) sempre anodizzati.
A breve Nobrain dovrebbe iniziare a vendere i telai e i componenti online.
In una fiera dove il fintovintage imperversava: uno stand con qualcosa di diverso (e comunque un telaio con congiunzioni cromate appeso al muro ce lo avevano pure loro).
lunedì, settembre 21, 2009
EICMA 2009 report parte 1
giovedì, settembre 17, 2009
EICMA Milano 2009
Come ho già scritto, l'EICMA sarà una fiera a metà, anche meno, molti marchi saranno a Padova, molti altri non ci saranno neppure.
Tra le due fiere, guardando gli espositori si può dire che Milano è più orientate verso la corsa e Padova verso la MTB, per cui volendo visitarne solo una, la prima dovrebbe essere per noi fissati la più interessante delle due.
Che ci sarà da vedere a Milano? Campagnolo, Colnago, Bianchi, Deda, Miche, De Rosa, Olmo, Vittoria; vi segnalo anche un marchio nuovo nel mondo della fissa: Nobrainbikes che presenterà un bel po' di cosette interessanti.
Consiglio da Charlie: "vorrei darvi una dritta. se venite in fiera a Rho in macchina , potete usare un semplice escamotage. potete parcheggiare gratis, dico GRATIS a Pero, che è il paesino prima, e prendere la metro per una fermata al costo di euro 1,20.bella per tutti"
mercoledì, settembre 16, 2009
Peugeot Bike Polo
Dopo Ford, Mercedes, Smart un'altra auto (vabbè, auto, una cosa a motore su 4 ruote) usa la fissa per le sua pubblicità, solo che mentre fino ad ora la bici era una fugace apparizione ora il protagonista dello spot è una partita di bike polo, la cosa che mi stupisce di più è come il polo venga rappresentato come uno sport normale che ogni telespettatore che si sorbisce la pubblicità in tv conosce e apprezza.
La fissa è definitivamente passata da un'attività di nicchia ad uno sport commerciale?
Attendiamo con ansia il momento in cui una partita di polo andrà in prima serata su RAI 1.
martedì, settembre 15, 2009
Nicchia e mainstream
lunedì, settembre 07, 2009
Eurobike 2009
L'anno scorso si erano viste tante fisse e MTB singlespeed, quest'anno di fisse ce ne sono tante, la più bella forse è la De Rosa Scattofisso (che fantasia); penso di non sbagliare affermando che ormai TUTTI i fabbricanti italiani hanno uno o più modelli di fissa sia essa più da velodromo, da città o vintage.
Quello che mi ha stupito è vedere su flickr così tante bici da città di ogni tipo, da quelle da passeggio alle cargo più o meno estreme, segno che la bici stà sempre più diventando un mezzo di trasporto e non solo un attrezzo sportivo.
Un po' di foto le trovate qui:
http://www.flickr.com/photos/anabananasplit/sets/72157622210384504/
http://www.flickr.com/photos/jjatssdotnl/sets/72157622242808720/
http://www.flickr.com/photos/stefanhahn/sets/72157622144955935/
http://www.flickr.com/photos/baronvonwillig/sets/72157622145580757/
http://www.flickr.com/photos/therideprojekt/sets/72157622140204871/
http://www.flickr.com/photos/henryinamsterdam/sets/72157622133908745/
http://www.flickr.com/photos/fixedgearlondon/sets/72157622142062883/
venerdì, settembre 04, 2009
Arrivato l'Xtracycle
Il prodotto fa una strana impressione, sembra piuttosto "scarno", i pezzi sono semplicemente messi all'interno di uno scatolone di cartone, senza particolari protezioni, peccato perchè lo snapdeck in legno si è leggermente scheggiato.
martedì, settembre 01, 2009
venerdì, agosto 28, 2009
1200 Dollari
Bellissimo, vero?
Wonka gira su un prototipo Gorilla fatto a mano, in teoria non in commercio, ma su forum USA si parlava di prezzi intorno ai 1200 euro per il solo telaio.
Ecco, il telaio "anima d'acciaio" da 1200 dollari, la cui forca originale era già durata ben poco, presto sostituita da una DMR da dirt jump, ora sta messo così:
ce nè già uno nuovo, con un bel rinforzo sulla zona sterzo, vediamo quanto dura ...
giovedì, agosto 27, 2009
Come volevasi dimostrare ..
lunedì, agosto 24, 2009
Fiera della bici 2009
Proprio l'anno scorso a Padova si è tenuta la prima edizione di Expobici, più piccolina, prezzi contenuti, tutto sommato un successo.
Quest'anno la Fiera di Milano ha cambiato registro, di nuovo a settembre, prezzi molto più bassi sia per esporre che per entrare per combattere la concorrenza di Padova.
Quest'anno ci saranno 2, dico 2, fiere della bici in Italia una a Milano e l'altra a Padova e, udite, udite, negli stessi identici giorni, dal 18-19 al 21 settembre!
Giocoforza le aziende, salvo pochissime eccezioni, esporranno solo ad una fiera, molti grandi big esteri, ma anche colossi italiani come Cinelli, Selle San Marco e Selle Italia (che non risultano sulle liste degli espositori), non esporranno proprio in Italia.
Molti andranno solo all'Eurobike di Friedrichshafen, l'unica fiera europea degna di questo nome, non a caso il sito della fiera Eurobike quest'anno è anche in italiano.
Oltretutto l'Eurobike si terrà quest'anno dal 2 al 5 settembre, quindi potrete vedervi tutte le novità in rete comodamente seduti davanti al pc a partire dall'inizio del mese, cosa facilitata dal fatto che tutta l'area fieristica è servita da rete wireless (questo è essere avanti!).
Nell'era di internet, piaccia o non piaccia, le persone preferiscono stare davanti ad un monitor piuttosto che spostarsi, se si spostano ci deve essere un valido motivo, una fiera con pochi espositori e poca "trippa per gatti" sarà disertata dai più.
Risultato: ben pochi appassionati andranno a entrambe le fiere italiane, quelli che andranno, visiteranno solo una delle due, quella più comoda, in cui sarà però esposto ben poco, non certo per colpa degli espositori, ma degli organizzatori.
Alla fine nella "guerretta" tra Milano e Padova, vince internet e Friedrichshafen e perdono gli appassionati e le aziende italiane.
mercoledì, agosto 19, 2009
Prototipo
La fissa urbana è nata col recupero di vecchie bici da pista o con conversioni su telai degli anni '80, tutta roba in acciaio con tubi stretti, congiunzioni, serie sterzo da 1" e attacchi manubrio a gambo.
Forse per questo molti fissati sono legati a questi standard e le aziende cavalcano questa moda riproducendo materiale "d'epoca" vedi Cinelli con la Supercorsa, la Unicanitor, Selle San Marco con le Regal e Concor, ora anche Selle Italia con la Turbo, un po' tutti i produttori grandi a piccoli di telai, bici e componenti producono modelli "Vintage".
Riproporre cose vecchie è un successo sicuro, non si può sbagliare e soprattutto è facile, in giro in Italia è pieno di telaisti che facevano telai in acciaio 30 anni fa e, se sono ancora in attività, non hanno problemi a rifarli uguali uguali.
Quello che è difficile è fare qualcosa di non convenzionale.
Non è facile trovare un telaista che faccia un telaio da pista, con tubi e rinforzi da MTB, con battura 120mm da pista, ma con un carro corto dove ci stiano gomme da 30-35c, anche solo trovare qualcuno che faccia una forcella unicrown da 1 e 1/8" con rake e altezza giusti è un bel casino.
E' difficile perchè è una cosa che non vuole nessuno, perchè vuoi mettere il fascino del "vintage"?
E poi si può fare un telaio similvintage da freestyle che barspinni, si certo checcivuole basta fare le forca un po' più lunga e con meno rake e il gioco è fatto, costruire un carroarmato, la bici definitivaper usi "pesanti" è molto più difficile.
E' da più di un anno che voglio fare un telaio "senza compromessi" con le mie geometrie e le mie specifiche ...
martedì, agosto 11, 2009
Cargo e Xtracycle Kit
The Original Longtail Xtracycle from Xtracycle on Vimeo.
Sono affascinato dalle biciclette da carico, non ne ho ancora comprata una per 2 motivi: le bici belle, veramente da carico costano un botto e non sono sicuro che siano così utilizzabili in una grande città come Torino.
Il vantaggio principale della bici nel traffico è che è piccola e leggera, per cui non ha problemi a muoversi in mezzo alle macchine, nei parchi, nelle strette ciclabili cittadine e anche sui marciapiedi.
Prendi un triciclo Christiania scopri di aver speso più di 2000 euro per un cassone che pesa più di 30Kg, largo quasi come un'automobile che rischia di rimanere bloccato nel traffico esattamente come un'automobile.
Mi sono fatto alcune idee sulla bici cargo ideale per una grande città.
Innanzitutto deve avere solo 2 ruote (quindi niente tricicli e quadricicli), deve essere accettabilmente leggera in modo da poterla sollevare e relativamente compatta per potersi muovere agevolmente nello stretto (il che mette fuori gioco tutti i carrellini).
Tutte queste considerazioni su peso e dimensioni valgono pedalando nel traffico, ma anche semplicemente per il parcheggio, mentre con una bici normale posso salire sul marciapiede e legarla al primo palo che trovo, con un triciclo mi tocca cercare uno spazio abbastanza grande dove metterlo, cosa che a seconda delle situazioni può rivelarsi un problema non indifferente.
Un'ottima soluzione potrebbe una bici come quella che usano i postini delle Poste italiane con portapacchi enormi davanti e dietro, ma a questo punto si può ottenere qualcosa di molto simile semplicemente dotando una qualunque bici di appositi partapacchi.
Rimangono 2 possibilità di bici seriamente da carico a 2 ruote, un frontloader come il Bullitt o un longtail come il kit Xtracycle.
Il Bullitt è bellissimo, è lungo, ma il peso è accettabile, anche se non leggerissimo, sui 24Kg nudo, sempre meno dei 35 kg circa di un Long John o un Bakfiets, purtroppo costa la "bellezza" di 1800 euro il modello base più 200 euro di spedizione dalla Danimarca, a cui andrebbero aggiunti altre 200 e rotti euro per il cassone anteriore; un po' impegnativo per una bici mai vista dal vivo.
Dei miei amici che l'hanno provata a Copenhagen dicono che è bellissima e comodissima ... sulle ciclabili danesi, a Torino potrebbe risultare un po' ingestibile.
Il Kit Xtracyle esiste da un bel po' di anni, ha molto successo negli USA, perchè è molto flessibile e permette di riciclare facilmente una vecchia bici, è vero, non costa pochissimo (sui 450 euro il kit base), ma se permette di usare meno l'automobile i soldini si recuperano rapidamente.
Il vantaggio principale dell'Xtra è che la bici rimane una bici "normale", il Kit accessoriato pesa meno di 5Kg, a meno di non montarlo su una bici in ghisa è impossibile sforare i 20Kg di peso totale.
L'Xtracycle è alla fine la soluzione migliore? Ve lo dico quando mi arriva.
venerdì, agosto 07, 2009
Regole d'oro per il fissato moderno (parte prima)
martedì, agosto 04, 2009
Tutti pazzi per il polo
Bike Polo scene from "What Happens in Vegas" from Ken Stanek on Vimeo.
A quanto pare il polo sta veramente prendendo piede in Italia, ormai si inizia a giocare un po' dappertutto.Sinceramente non pensavo che il polo piacesse così tanto, ma in effetti se ci si pensa un attimo non è difficile capire il perchè di questo successo.
In un paese dove il calcio piaccia o non piaccia è lo sport più diffuso, qualunque attività che comporti 2 squadre, una palla e 2porte dove segnare dei goals è nel DNA di ogni itaGliano medio, aggiungiamo che sempre il solito itaGliano medio adora guardare lo sport più che praticarlo, e il polo è anche divertente da vedere, e il gioco è fatto.
Le alleycat son fighe, ma non si possono organizzare ogni weekend, in più sono illegali e pericolose, e per il pubblico c'è ben poco da guardare.
I tricks sono divertenti, ma evidentente non piacciono più di tanto; d'altra parte passare interi pomeriggi a provare e riprovare le stesse manovre può essere piuttosto smaronante.
Il polo è bello perchè chiunque, con qualunque bici, può giocare e divertirsi da subito: è estate e trovare una pista da pattinaggio o semplicemente una striscia di asfalto libera non è difficile, basta costruire un po' di mazze (che poi fatta la prima partire con una produzione di massa è un attimo) e trovare una pallina da hockey.
E se non giochi perchè non sai, non hai la bici adatta puoi sempre passare a bere una birra e farti 2 chiacchiere.
D'altra parte ci gioca (anche se sull'erba) anche Cameron Diaz in "Notte Brava a Las Vegas" ("What Happens in Vegas").
giovedì, luglio 30, 2009
Problematic feat. Dj Gammy feat. 10CENTO
"The Problematic Mixtape II" - Video Preview. from Alberto Chimenti Dezani on Vimeo.
A settembre poi facciamo una clinic di trackstand che quelle mani contro i muri non si possono vedere, per il momento scaricatevi il mixtape da ascoltare in spiaggia.
http://pmaticblog.blogspot.com/2009/07/problematic-mixtape-2-out-now.html
lunedì, luglio 27, 2009
martedì, luglio 21, 2009
Polo helmet cam
Vedere le partite di polo su Youtube o Vimeo non rende quello che veramente è il bike polo.
Se non avete ancora giocato e volete veramente farvi un'idea, ho scovato quello bellissimo video girato in parte con telecamera sul casco girato in occasione del North Side Bike polo Invitational 2009.
Dopo il minuto 4:56 diventa un po' inutile, ma quello che c'è prima è, secondo me, uno dei migliori filmati di polo in circolazione.
lunedì, luglio 20, 2009
Charge Lazy Susan
venerdì, luglio 17, 2009
Fixè
Cream è la mia rivista di BMX preferita, anzi no, è la mia rivista di bici preferita; non si perdono in test fasulli di nuovi prodotti, le bici passano quasi in secondo piano rispetto alle persone che le pedalano, da ogni foto, ogni parola traspare prima di tutto la passione e l'amore per la BMX in ogni sua forma.
Tempo fa avevano fatto un articolo sulla fissa, ora si sono superati e hanno pubblicato un numero speciale tutto dedicato alle nostre biciclette preferite.
Se riuscite a trovarlo io vi consiglio di comprarlo.
giovedì, luglio 16, 2009
Fissa e pista
martedì, luglio 14, 2009
Anima d'acciaio
Anima D'Acciaio Trailer Ver5.1 from Cinecycle on Vimeo.
La tradizione si sposa col freestyle, un telaio creato con cura ed attenzione per uno scopo ben preciso, perchè fare una cosa bella e che funziona è meraviglioso.