lunedì, settembre 21, 2009

EICMA 2009 report parte 1


Nel minireport dell'Eurobike ho scritto che la bici più bella delle fiera, almeno stando alle foto su flickr, era la De Rosa Scattofisso, domenica l'ho vista all'EICMA.
La Scattofisso era una delle poche bici montate bene, con componenti seri, pecca la forcella in carbonio verniciato, la STESSA forcella di Vigorelli, Mystic e metà delle bici in circolazione, prezzo 1800 euro solo il telaio, chiedo informazioni e parlo con un tipo simpatico e disponibile che non si altera minimamente quando gli dico che costa troppo, la forcella è economica e che il nome "scattofisso" è scontato; anzi senza problemi mi da ragione, si la forcella è economica, ma in acciaio veniva a pesare troppo; mi fa vedere i forcellini e mi fa notare una serie di dettagli, poi parliamo del NAHBS (la mostra dei telaisti nordamericani) e mi dice che il telaio è più un esercizio di saldature sui quei forcellini che un vero prodotto da vendere, poi mi fa: "questo telaio lo abbiamo fatto anche in titanio, abbiamo preferito non esporlo, vieni che ti faccio vedere" e mi porta nel ripostiglio dove toglie dal pluriball un telaio immacolato in titanio, bellissimo e fottutamente leggero, mi descrive le differenze costruttive, parliamo ancora un po' di fisse e poi ci salutiamo con una stretta di mano, sarei rimasto li tutto il giorno.
A contraltare per la serie "ditte blasonate" la Colnago Super, bici completa da 1200 euro, carino il telaio, nulla di che, ma il montaggio è uguale a quello del Langster da 500, anche peggio, i cerchi sembran quelli generici da citybike, anche qui decido di dire la mia "bella, ma è montata supereconomica", la risposta spocchiosa è "ma lei compra il telaio o i componenti?", "se è disponibile a catalogo SOLO la bici completa mi tocca comprare anche il montaggio, altrimenti aveva più senso vendere il solo telaio", "si forse, vedremo, l'abbiamo montata come sfida, e mi fa vedere una bici completa da corsa con peso inferiore ai 5kg, vede quella è un'altra sfida le bici si possono montare come si vuole", cosa c'entra? niente, vabbè lasciamo perdere che me ne vado.
Da De Rosa mi sono sentito a casa, 2 appassionati che parlano di bici, da Colnago evidentemente dovevo inchinarmi, apprezzare la magnificenza dei telai e non proferir parola, siccome non è quello il mio normale approccio evidentemente non sono stato gradito.
Prima della fiera mi piaceva Colnago e conoscevo poco De Rosa, ora la mia opinione è molto cambiata.
Nota: per tutti gli appassionati di telai da Keirin made in Japan ricordo che il sig. Nagasawa ha imparato a saldare in Italia da De Rosa.

6 commenti:

  1. domanda: ma il prototipo di cui parlavi un po' di post fa, è leshizzle di nobrainbikes? (cioè la foto è la stessa.. mi chiedevo se avessi contribuito al progetto ecc ecc..)
    tommy

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  2. Mi sembra importante che una azienda sappia comunicare bene e che sappia dare il giusto peso all'evento fiera come momento di contatto con il pubblico. Allo stesso modo però non darei così tanta importanza a dei piccoli episodi che ti sono capitati personalmente. Certo, per te conta l'esperienza che hai vissuto e se comprare una certa bici ti evoca la faccia di uno standista antipatico, di sicuro non la comprerai.
    MA credo che un ciclista esperto o uno che parte per comprare bici sopra i 1000 euri in ogni caso non possa fare le sue scelte sul grado di antipatia dello standista dellEICMA come riportato da un blog.

    Anche perchè non c'è nessuna garanzia sul fatto che gli autori dei blog non siano interessati in qualche modo.

    molti dubbi rimangono: de rosa venderà realmente quella bici? chi la comprerà a quel prezzo? abbiamo provato e confrontato i due telai?

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  3. Carina la De Rosa, ma quel rapporto 52/16 va bene solo in pista!

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  4. Tommy: il prototipo è lo Shizzle
    Ce: non erano semplici standisti, poi se vuoi fare della polemica tanto per farla, bici ce ne sono tante, blogs, anche, nessuno ti obbliga a comprare questo o quel modello e neppure a leggere

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  5. Chiedo scusa,
    nonostante ciascuno abbia le sue idee continuo a leggere con piacere il tuo blog, in particolare post come il recente "nicchia e mainstream" che mi è sembrato molto equilibrato. Quello che intendevo dire è che sia Colnago che De rosa sono due marchi che hanno fatto la storia del ciclismo. Non credo che si possa dire che de rosa "è meglio" in base all'atteggiamento dei suoi rappresentanti alla fiera.
    Ogni telaio è una creatura a sè e ogni bici idem, nati dallo studio e dal lavoro di diverse persone che magari non sono presenti all'evento.
    Inoltre nel valutare un prodotto bisogna sempre chiedersi quale sia lo scopo di chi lo ha creato, per approssimare potremmo dire il "target" e sappiamo bene che non ci sono solo tre fasce (bassa media alta) ma ci sono infinite possibilità (collezionista, atleta olimpionico,messenger ecc) quello che va bene ad uno non è detto vada bene all'altro anche a parità di prezzo e senza per questo essere meglio o peggio.
    non siete daccordo?

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  6. La fissa è un mercato nuovo, che si deve ancora definire con precisione, oltretutto la maggior parte dei fissati non rientra nei canoni standard a cui l'industria ciclistica è abituata.
    Ascoltare i commenti di un appassionato può essere molto utile per un'azienda, qualcuno ha voglia di ascoltare, qualcun'altro preferisce viaggiare sulla sua strada.
    Ci sono operatori del settore che hanno ancora voglia di imparare, altri pensano di sapere tutto, la differenza sta tutta qui, poi i pprodotti e il relativo loro piazzamento sul mercato arriva dopo.
    Putroppo non ho chiesto i nomi delle persone con cui ho parlato ma da quanto ho capito il cognome di entrambe corrispondeva con quello dell'azienda.

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