Con i saldi estivi ho deciso di comprarmi un nuovo paio di scarpe da running polivalenti, qualcosa che andasse bene per correre dietro a Roberto in bici e per gli avvicinamenti alle falesie da arrampicata.
Mi sono fatto la lista della spesa: ammortizzate che peso 80 Kg, con adeguato supporto dell'arco plantare che i miei piedi lo richiedono, suola tassellata, ma non troppo, per utilizzo sia in sterrato che su asfalto.Dopo aver girato un po' di negozi ho comprato un paio di Salomon, anche se non ero troppo convinto.
Mi sono messo un po' a leggere in rete e ho scoperto che c'è tutto un movimento che sostiene che tutti i gadgets (ammortizzatori, supporti, plantari, etc) delle scarpe da running sono una totale presa in giro; non solo non riducono gli infortuni legati alla pratica della corsa, ma ne aumenterebbero il numero.
Interessante, ci vedo dei collegamenti con l'utilizzo della fissa essenziale in un mondo dove tutti i pezzi a partire dalla ruota libera sono considerati indispensabili.
In pratica il sistema migliore di camminare e di correre sarebbe di farlo a piedi nudi, senza scarpe, ok è un po' estremo per un utilizzo quotidiano, in alternativa si dovrebbero usare calzature minimali, il più semplici possibile, soprattutto con la suola piatta, senza quel tacco che raggiunge altezze vertiginose su alcune calzature femminili, ma che non scherza neppure su scarpe da uomo classiche o proprio da corsa.
Sarà che sono alto 1 e 88 e quindi non sento la necessità di sembrare più alto, ma mi sono sempre chiesto perchè mai bisognerebbe usare scarpe col tacco nella vita di tutti i giorni.
Comunque ho riportato in negozio le Salomon superaccessoriate e mi sono preso un paio di Vibram Fivefingers, vi farò sapere.
adesso ti faccio incazzare Aldone: le vibram five fingers stanno a scarpe tradizionali di pari qualità come la fissa sta alla bici da strada, un prezzo sproporzionatissimo... ;)
RispondiEliminaSinceramente il prezzo delle 5f mi è sempre sembrato veramente eccessivo, scontate del 30% diventa accettabile.
RispondiEliminaTutto calcolato, materiali, cuciture (che con le 5 dita sono un casino da eseguire), progetto e tutto come prezzo lo ritengo allineato a una qualunque altra scarpa sportiva di buon livello.
tutto giusto Aldo, ma.... una donna con scarpe con il tacco di una certa eleganza è una vera donna... nojaltri possiamo restare a vita con le converse ;)
RispondiEliminasu di un numero di "internazionale" di qualche mese fa è stato pubblicato un articolo molto esauriente sulla "moda" della scarpe da footing, come dove e perchè è nata, e i problemi che un certo tipo di calzatura può portare a carico dell'apparato muscolotendineo.
RispondiEliminain quest'articolo si parla anche della "corsa a piedi nudi" e di come questo diverso approccio alla corsa stia diventando un fenomeno abbastanza seguito.
vengono anche riportati esempi legati alla storia sportiva dell'uomo, che sottolineano la validità di questa pratica.
....approvo a pieno l'idea!
Ciao Aldo,
RispondiEliminaVolevo chiederti come ti trovi con le 5finegers...corro a un paio d'anni, non posso dire di essere un esperto ma non sono alle prime armi, i miei 70 minuti di corsa me li faccio ma recentemete trovo le scarpe insopportabili, mi appesantiscono il piede, e provo una morsa ad entrambi i polpacci. Dal momento che quando esco in bici, dai 10 a 40 km in fissa, non ho alcun fastidio muscolare e dato il dolore simultaneo ai polpacci lo imputo alle mie mizuno che amplificano ogni variazione del terreno. Perquesto volevo passare a delle scarpe "meno scarpe".
Premessa: a me correre a piedi non piace per niente.
RispondiEliminaSituazione: ho passato e dovrò passare alcune settimane all'estero per lavoro e l'unica cosa che posso fare è correre.
La prima volta che ho provato a correre con le 5F prima dell'estate, praticamente non ho camminato decentemente per 5 giorni per il dolore.
Devi capire che correre con scarpe minimaliste è TOTALMENTE diverso da come corri ora e ti conviene leggere tutto quello che c'è in rete sull'argomento e fare esercizi specifici prima di iniziare.
Detto questo ora corro con le 5F e personalmente mi ci trovo benissimo.
Grazie Aldo, proverò a stare una settimana a riposo dalla corsa e vediamo come va. Casomai mi converto alle five fingers.
RispondiEliminaPorto felicemente le 5F da diversi anni. Le uso principalmente nel tempo libero e per trekking poco per correre. I primi passi sono stati "dolorosi" ma la sensazione dei piedi scalzi non ha prezzo.
RispondiEliminaQuesto è un giudizio da tecnico.
RispondiEliminaL'evoluzione del piede umano è stata data dal suo contato con il terreno e dai conseguenti input ricevuti dalla pelle della pianta e dalla posizione delle articolazioni.
L'uso di scarpe è ancora troppo recente per essere assimilato dal nostro corpo che, ricordiamoci, è tuttora in evoluzione.
Se osserviamo le scarpe da pista, incluso quelle da mezzofondo ( 5000 mt. in su), sono tutte rasoterra in quanto la spinta e l'ammortizzazione, così come a piedi nudi, è eseguita sul mesopiede-avampiede, in modo da sfruttare l'elasticità del "polpaccio" (gastrocnemio).
Per anni, fino agli anni 80 si è corso "rasoterra o con piccolissimi rialzi sul tallone. (5-7mm)
A partire dagli '80 le case di produzione iniziarono a "sovrastrutturare" le scarpe, il che permise anche a chi aveva problemi posturali o podologici, di mascherare per un certo tempo la questione, salvo poi incorrere in infortuni.
L'ammortizzazione del tallone ha così iniziato ad alterare la stessa tecnica di corsa, portando i nuovi podisti ad approfittare del cuscinetto per atterrare sul tallone.
s si prova a correre a piedi nudi, in modo automatico , il cervello richiama lo schema della corsa sull'avampiede.
A questo punto: se si sono sempre usate scarpe con sostegno, si dovrà iniziare a liberarsene in modo graduale, onde evitare problemi di mancato adattamento delle articolazioni e dei muscoli.
Personalmente gareggio con scarpe piatte e faccio esercizi di tecnica con five fingers o scalzo , ma solo su terreno protetto e sicuro.