Mancano le piste ciclabili, bisognarebbe fare delle piste ciclabili così la gente userebbe di più la bicicletta, il PROBLEMA è che prima di tutto bisognerebbe fare delle piste ciclabili a misura di bicicletta.
L'assurdità del momento sono le piste ciclopedonali, dove convivono biciclette e pedoni ... cosa?
La bici è un mezzo di trasporto che permette velocià ben superiori a quelle che si raggiungono a piedi, una bici è veloce, se si potesse andare al massimo alla velocità di un normale pedone non avrebbe alcun senso usarla!
Una bici non spinta al limite raggiunge facilmente velocità intorno ai 15-20 km/h con uno sforzo pari a quello di una normale camminata che raggiunge in media i 5 km/h.
Spingendo un po' di più sui pedali non è difficile con la bici giusta e un ciclista allenato superare i 30 km/h (6 volte superiore al camminatore!).
Far convivere sulla stessa strada un ciclista a 30 km/h e un pedone a 5 km/h è come mettere lo stesso ciclista a pedalare in autostrada con auto che frecciano a 130 km/h!!
Ha senso?
Ovviamente no, ma andate a dirlo ai nostri amministratori, saranno felici di rispondervi che in qualità di ciclisti non capite nulla.
Ha ancora meno senso dal momento che, se la pista ciclopedonale è presente, dovete usarla, non potete pedalare in strada sarebbe contro il codice della strada, quindi in definitiva, per il ciclista urbano, la pista ciclopedonale sarebbe meglio che non ci fosse.
Ma questo i nostri amministratori non lo capiranno mai.
Parole sante...
RispondiEliminaIl guaio è che Torino vuole (?) diventare una SmartCity (??) e quindi bisogna aumentare il numero di chilometri di piste ciclabili.
Purtroppo però si guarda la quantità e non la qualità...
Tutto corretto tranne una cosa:
RispondiElimina5Km/h x 6 = 30Km/h
30Km/h x 6 = 180Km/h
Quindi sarebbe come se una bici andasse su un'autostrada tedesca.
O comunque su una italiana, tanto è inutile mentire, dicendo che venga rispettato il limite di velocità.
Per far fare la passeggiatina domenicale alle famiglie coi bimbi che vanno giusto a 5 km/h ha senso. Per la mobilità di tutti i giorni è una stronzata e lo sa chiunque abbia preso anche solo una volta in vita sua la bicicletta.
RispondiEliminaNon vorrei fare la bastian contraria, ma secondo me il problema non sono le piste ciclopedonali, ma una questione di educazione.
RispondiEliminaQua le piste ciclopedonali sono praticamente dappertutto (il che vuol dire: marciapiede con una riga in mezzo, da un lato i pedoni, dall'altro i ciclisti) e funzionano bene. Semplicemente ognuno sta dal suo lato e in caso la parte in "torto" si sposta al sopraggiungere dell'altra, senza rompere i coglioni. Il che vuol dire in pratica che nessuno si lamenta se, giustamente, dai una scampanellata (o chiedi permesso)
In Italia invece se scampanelli sulla pista ciclabile, ti mandano a fare in culo..!
ma smettiamola con questo discorso dell'educazione del ciclista, le piste ciclabili devono essere solo per bici, altrimenti non hanno senso. Il ciclista non può convivere con il pedone e con l'auto. La bici è una valida alternativa a qualsiasi altro mezzo (auto, bus, metrò).
RispondiEliminaIl problema sono gli amministratori degli enti locali, vanno eletti dai cittadini e non dai partiti. votare per credere
A quando un bel "censimento" delle piste della città? Io avevo iniziato..
RispondiEliminaMa il problema di fondo è il CdS che vuole le bici solo sulla pista ciclabile quando questa è presente.
Ma in molti casi io non la percorro perchè stretta, perchè invasa da auto, perchè presenta incroci pericolosi.. quindi vado su strada dove le auto mi vedono.
Perchè dovrei essere multato? Perchè sarei di impaccio alle auto?
Ahhh ecco a cosa servono le piste, a dare la strada in mano ai motori e basta!