lunedì, gennaio 09, 2012
Bici e crisi
Sono dell'idea che l'incremento delle persone che usano la bici per spostarsi in Torino non abbia nulla a che fare con gli sforzi (pochi) dell'amministrazione comunale, ma piuttosto col folle prezzo dei parcheggi a pagamento e le telecamere nella ZTL ambientale.
Ora ci si mette pure la benzina insieme agli aumenti delle tariffe dei mezzi pubblici.
Forse è veramente arrivato il momento di prendere coscienza che la crisi c'è: ci sono meno soldi, la vita è diventata più cara e non è una questione che si risolverà in poche settimane e quindi arrivato il momento di cambiare almeno un po'il nostro modo di vivere.
Con tutto che aumenta indiscriminatamente, alla fine l'unica cosa che non costa è l'utilizzo della bici, sempre più gente inizia a fare due conti e scopre che l'auto in città costa troppo.
La bici in questi ultimi anni è diventata sempre più semplice da usare, anche se poche e male, di ciclabili se ne costruiscono, in molte città c'è il bike sharing (e con mio grande stupore funziona anche), la quantità di accessori disponibili per facilitare l'esistenza il ciclista urbano è in continuo aumento e con la fissa pedalare è anche diventato di moda.
Per molti versi siamo ancora nel medioevo della ciclabilità urbana, ma la direzione è quella giusta nonostante sia dettata più da una mera necessità di sopravvivenza urbana che non da motivazioni più elevate.
POCHI SONO QUELLI CHE RIESCONO AD INTRAVEDERE LE EVOLUZIONI PRIMA CHE ESSE ACCADANO E AD ANTICIPARLE.
RispondiEliminaCHI USA LA BICI ORA, NON SOLO PER NECESSITA', HA CAPITO PRIMA DEGLI ALTRI CHE LA SCELTA PRIMA O POI DIVERRÀ NECESSARIA PER MOLTI ALTRI (TUTTI?).
A QUEL PUNTO SARA' PIU' AVANTI NELL'EVOLUZIONE E NON SOCCOMBERÀ.
Pare sia successo così, da milioni di anni...
Ottime osservazioni, andatele a spiegare ai "poveretti" che abitano in centro a Milano, la nuova AREA C, che in questi giorni stanno facendo i matti per non pagare gli ingressi.
RispondiEliminaIo abito a Milano da 8 anni e non mi è mai capitato di dover andare in centro in macchina durante il giorno (in realtà nemmeno la sera....) però a quanto pare sono un caso quasi isolato.
http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/12/20/news/quattro_auto_su_dieci_nei_bastioni_dopo_un_solo_chilometro_di_tragitto-26898718/index.html?ref=search
Ogni cambiamento comporta una fase di transizione in cui il malumore popolare acceca la visione dei possibili miglioramenti futuri.
I politici in questione, sapranno prendersi la responsabilità di veder abbassare la loro popolarità?
Ma la vita non è cara, non può esserlo in natura, siamo noi che pensiamo sempre ai soldi perchè pensiamo sempre a cosa comprare di nuovo e anche perchè siamo obbligati a comprare, ad esempio una casa al posto di una bella grotta o capanna autoriscaldata!
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