venerdì, settembre 02, 2011
Quello che non c'è
Una delle regole fondamentali delle riparazioni è: "quello che non c'è non si può rompere" e ci aggiungo: non costa, non pesa e non richiede manutenzione periodica.
Ogni tanto, come la stragrande maggioranza degli appassionati di bici sogno ad occhi aperti e penso al mio prossimo mezzo.
Ogni tanto mi intrippo di una bici non fissa, ma con cambio e freni, l'ultimo colpo di fulmine è la Salsa Fargo, una bici mezza MTB 29er e mezza trekking col manubrio similcorsa, una bici che non saprei onestamente come usare, ma che trovo estremamente interessante.
Forcellini orizzontali, quindi ci vuole il cambio, e i freni a disco, ci sono solo gli attacchi per quelli, quindi niente caliper recuperati nell'immondizia, ok, trasmissione da MTB ma coi comandi da strada, anzi tanto per essere veramente originali meglio usare i manettini da crono montati alle estremità del manubrio che puoi ci vuole proprio il suo un dropbar da offroad, insomma tutto da comprare nuovo, tutta roba strana a partire dai freni Avid BB7 road che sono gli unici che possono essere comandati dalle leve da corsa.
Alla fine tra telaio che già non costa pochissimo e pezzi vari (che già che prendi nuovo prendi roba figa e poi non ci vuoi mettere i portapacchi Tubus da spedizione?)ne viene fuori una cifra non indifferente.
Poi vado in cantina prendo la mia fissa senza freni, con la vernice saltata, fatta con pezzi di recupero e decido che, almeno per il momento, una bici "leccata" col cambio, i freni e tutti i pezzi nuovi ne faccio a meno, perchè quello che non c'è non è che serve per forza.
....sarà che siamo sempre in cerca di qualcosa che ci manca......
RispondiElimina....e che credo non si possa comprare!