mercoledì, febbraio 09, 2011

Torino Zona 30


Ultimamente a Torino si fa un gran parlare di zone 30, in pratica si tratta di prendere delle aree della citta e imporre un limite di velocità massimo agli autoveicoli di 30 Km all'ora, lo scopo è quello di rendere la zona più sicura e vivibile.
A Torino c'è attualmente una sola zona 30 sita all'interno della circoscrizione 2, nell'area compresa tra corso Sebastopoli, Via Guido Reni, Corso Siracusa e Corso Orbassano, si tratta di un'area piuttosto piccola di circa 25 isolati.
Per trasformarla in zona 30 sono stati spesi un bel po' di soldini, hanno tolto un paio di semafori, fatto una rotonda, messo qualche fiorellino, soprattutto creato dei "varchi" sui confini della zona (che non sono altro che semplici restringimenti della carreggiata).
Io vivo ai margini della nella zona 30, fino a qualche mese fa su un lato, ora che ho traslocato sull'altro e i miei genitori anche, per cui percorro la zona quasi quotidianamente e posso dire senza alcuno dubbio: "che non serve ad un emerito cazzo!".
Per come è fatta l'area interessata le auto già prima non avevano la possibilità di andare particolarmente veloci e, anche col nuovo limite, ma senza sistemi di controllo, l'idiota che viaggiava sopra i 50Km/h continua ad essere libero di farlo.
Il traffico non è diminuito, anzi, i varchi creano una maggiore attesa ai semafori perchè invece di esserci 2 auto affiancate ora ce ne sta una sola, i genitori che portavano i bimbi in auto fino alle scuole all'interno della zona continuano a farlo.
A parte i cartelli col limite di 30 Km/h non c'è alcuna barriera o disincentivo all'utilizzo dell'auto.
La bici è incentivata in zona ormai da diversi anni, molto prima delle zona 30 con qualche stretta ciclabile dipinta alla meno peggio utilizzando parte del marciapiede, col risultano che i pedoni ci camminano tranquillamente sopra, ma la rete è talmente ridotta da non permette neppure l'attraversamento completo della zona, che poi, io dico se c'è veramente il limite e le auto vanno piano le ciclabili SI TOLGONO e si permette finalmente di usare la bici in strada che è il suo posto.
Come troppo spesso succede in questo paese (con la "p" minuscola) un'idea di per se ottima, viene applicata in modo tale che alla fine il risultato è prossimo allo zero.

5 commenti:

  1. Concordo pienamente con la tua ultima affermazione: "idea molto interessante ma applicata veramente male!" Mi pare che manchi un raccordo fra chi solleva il propblema e chi attua le "migliorie" un pó come se fossero calate d'alto senza capire bene le problematiche e le necessitá di una determinata zona.

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  2. Questa è la classica soluzione di facciata per indossare gli abiti dell'amministratore illuminato o per spendere fondi destinati ai miglioramenti ed infrastrutture. Una vera volontà o capacità di affrontare problemi, in Italia, parlando con gli amministratori, non ho mai avuto l'impressione di trovarla.
    "Share the road", a Londra ed in altre città del mondo, potrebbe essere la vera soluzione. La più attuabile, a portata di mano, forse anche la più efficace. Niente piste ciclabili, buona segnaletica orizzontale, (qualche corsia, bikebox, segnali d'allerta). Pensare e realizzare la strada per tutti.

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  3. Sono d'accordo un po' su tutto. L'unica cosa che posso dire a favore di ste zone 30 è che se le statistiche che portano i loro promotori sono vere (e cioè che nelle città con zone 30 gli incidenti effettivamente diminuiscono) allora, anche se non risolvono il problema nella sua interezza, danno comunque un minimo di contributo. Cioè, un paio di feriti / morti in meno all'anno nonostante tutto sono un risultato positivo.

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  4. Bike Boulevards !!

    http://issuu.com/aarline/docs/4sbb-draft_1

    http://handmaderansomnotes.wordpress.com/2009/10/16/4th-street-bicycle-boulevard-drawings-august-2009/

    Sembra ormai chiaro che come non basta fare una striscia di vernice su un marciapiede per ottenere una ciclabile, così' non è sufficiente qualche cartello con limite di velocità e poco altro per fare una zona 30km/h.
    Inoltre attenzione! è poi l'utilizzo quotidiano e permanente (di una "popolazione statisticamente significativa") che rende qualsiasi tracciato realmente ciclabile. Utilizziamo e presidiamo qualsiasi percorso potenzialmente ciclabile!

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  5. I dati sembrano parlare chiaro:
    http://www.zone30torino.it/wp-content/uploads/2010/03/LaStampaTo2010-03-01p56.jpg
    0 feriti gravi (quindi presumo anche 0 morti) da quando è stata introdotta la ZONA 30.
    E' un esperimento che probabilmente verrà esteso in altre aree.
    Ovviamente di strunz che sgasano sempre ne è pieno e non possiamo farci nulla, ma in generale sembra si giri meglio!
    Ciao

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