venerdì, maggio 16, 2008

Il negozio di Lance Armstrong


Lance Armstrong, il più volte campione del Tour de France ha aperto un negozio di bici nella sua città: Austin, Texas.
La cosa sarebbe abbastanza normale e sinceramente non degna di nota, ovvio che finito il passato da sportivo qualcosa deve pur fare e ovviamente solo il suo nome è già una enorme pubblicità.
Quello che è veramente interessante è che il negozio, nonostante sia una specie di museo delle vittorie di Lance al Tour, non è rivolto a ciclisti corsaioli e stradisti vari, è dedicato esclusivamente ai "commuters" ovvero quelli che usano la bici per andare al lavoro e spostarsi in città!
Intendiamoci, non è che il signor Armstrong adesso voglia salvare il mondo dal traffico e dall'inquinamento, se l'orientamento del negozio è quello è perchè ha capito che quello del commuting in bicicletta è un settore in forte espansione e ci sono dei bei soldini da fare; quello che non capisco è come in Italia invece gli "addetti ai lavori" (quelli seri) : produttori, importatori, distributori e negozianti continuino a considerarlo un settore di serie B rifiutando di investirci e di guadagnarci sopra.

1 commento:

  1. Anonimo3:02 PM

    Effettivamente è una bella idea.
    E sono d'accordo: il settore commuter in città viene poco cgato dai negozianti italiani.
    E' il solito discorso della pigrizia italiana.
    Personamente sono sia commuter che corsaiolo (ho 4 biciclette: una singlespeed urbana, una con seggiolino per puepetto e due da corsa, una alluminio, una carbonio), e c'ho messo anni a trovare la bici giusta per la città. Il lugo più difficile in assoluto per capire come pedalare.
    I negozianti ne risentono. non sanno bene che mateirali proorre.
    Poi, ogni città ha le sue bici: A Berlino ci sono bici da città robuste e poche fisse, a Londra tutti fissa, a Parigi ci sono citybike simili alle nostre ma viste da vicine diverse e più funzionali.
    La bici da città italiana invece non esiste.
    Per bici da città intendo la bici a portata di tutti, non la fissa o la bici da corsa. Inendo una bici essenziale, ma facile da usare, equipaggiata per poter seggiolini per i bambini e adatta al pavè e altro. Le citybike che ci vengono proposte sono invece quanto di più inutile ci sia. Pesanti, piene di orpelli e in realtà molto poco robuste. In sostanza molto poco "city".

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