martedì, maggio 27, 2008

Come nasce un telaio - Maschera e geometrie


Per saldare un telaio a mano è utile una maschera, ovvero un tavolo apposta su cui si appoggiano i tubi in modo da saldarli più agevolmente.
Gli artisti del telaio non usano la maschera, vanno a mano libera, però a questi livelli si tratta più di opere d'arte che di semplici biciclette e come tali vanno trattate e ... pagate.
Per gli esseri umani che han bisogno di valido prodotto artigianale, la maschera va più che bene e ci permette di chiacchierare un po' di dimensioni e geometrie.
Un telaio è contraddistinto principalmente dalle dimensioni del tubo verticale e del tubo orizzontale, il primo è la taglia e si calcola sulla lunghezza della gamba del ciclista, il secondo è determinato dalla lunghezza del tronco e delle braccia.
Poi ci sono gli angoli del tubo sterzo e del tubo sella.
A seconda dell'angolo del tubo sterzo la bici girerà più o meno rapidamente e avrà maggiore o minore difficoltà a superare gli ostacoli, mentre l'inclinazione del tubo sella consentirà una posizione e una pedalata più comoda o più aggressiva.
Altri dati importanti sono:
L'altezza del movimento centrale, se il movimento è basso risulta basso anche il baricentro e la bici è stabile , ma se è troppo basso, specie su una fissa, i pedali toccano terra durante la pedalata.
La lunghezza del carro posteriore (dal movimento all'asse della ruota): lungo = stabile, corto = scattante e nervoso, occhio che più si riduce e meno c'è spazio per la ruota per cui non si possono montare gomme grosse.
La lunghezza totale della bici come per il carro: lungo = stabile, corto = gira velocemente.
Lette così in maniera molto semplificata sembra un po' tutto la stessa cosa, in realtà il "gioco" è riuscire ad amalgamare tutti i dati per ottenere una geometria perfetta per il ciclista e lo scopo prefissato.
Tutto questo è tanto per avere un'idea di cos'è una geometria, quali sono i parametri fondamentali e a che cosa servono e per chiarire ancora una volta che i telai non sono tutti uguali e che anche variazioni minime di un grado o un centimetro possono fare la differenza.

6 commenti:

  1. bei post, bravo Aldo :)

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  2. Anonimo8:42 AM

    nessuno costruisce telai senza la dimo!

    come faresti a mettere i tubi nel posto giusto con la corretta angolazione?

    ae

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  3. pare che Pegoretti non usi la maschera

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  4. Anonimo9:11 AM

    Aldone non è che stai imparando l'arte della costruzione di telai per poi farli da te? Nel caso io mi prenoto per il telaio numero 1!

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  5. Non ho intenzione di mettermi a costruire telai ... almeno per il momento :-)

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  6. Anonimo8:47 AM

    ho qualche dubbio sui saldobrasati...ma per tutti gli altri li "punta" su una dima.
    ti assicuro.

    ae

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