giovedì, novembre 02, 2006

Ops, ho distrutto la pedivella!


Sulla mia Bottecchia ho montato delle pedivelle Campagnolo da strada molto "vintage" da 170mm apparentemente nuove, il vantaggio è che il girobulloni è lo stesso delle vecchie corona da pista per cui sono riuscito a mettere una Gipiemme da 46 denti per catena da 1/8".
L'altra sera sono uscito in bici per una birretta, vedo il semaforo rosso e blocco i pedali per skiddare, CRACK, la bici rallenta, ma poi riprende la sua corsa come con una ruota libera, tocco i freni anche se ormai ero praticamente fermo e guardo che è successo.
ORRORE, ho STRAPPATO i bracci della pedivella!!4 bracci su 5 sono strappati con le viti perfettamente avvitate, sul quinto la vite è saltata, il foro della corona è danneggiato e il braccio è ancora intero.
A quanto pare le pedivelle sono (erano) un modello leggero, probabilmente avevano un difetto strutturale causato da una non perfetta foratura dei bracci, difetto aumentato dall'età delle stesse (l'alluminio invecchia anche se non è usato).
Risultato: Va bene usare materiale obsoleto e di recupero, ma bisogna fare mooolta attenzione specie se la bici è usata in modo "pesante".

Have fun!

2 commenti:

  1. Anonimo7:42 AM

    Orrore! Colui che non ha voluto mettere i freni sulla fissa di prova, ammette di averli sulla propria fissa, come è possibile?
    Ciao Mork, da Roma.

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  2. Molto semplice, ritengo che la zona manubrio sia in assoluto la più "personale", ho preferito non montare le leve sulla test per lasciare all'utente la possibilità di scegliere la sua configurazione ideale.

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