http://lastampa.it/2012/12/27/scienza/ambiente/e-torino-la-citta-piu-eco-mobile-d-italia-G55RBTrfZpkVy7dfOm7eSJ/pagina.html
"Se Torino è la più "eco-mobile" d'Italia,la vostra città in quale situazione si trova? vi sparano appena uscite di casa e le strade sono tutte sterrate??" - di AndBike su Fixedforum
http://www.fixedforum.it/forum/topic/36056-e-torino-la-citta-piu-eco-mobile-d%E2%80%99italia/
Non avrei saputo scrivere frase più azzeccata.
venerdì, dicembre 28, 2012
venerdì, dicembre 21, 2012
Sono Contento
Posso dirlo?
Vedevo tanta gente in bici questa estate e mi
chiedevo, ma quando inizierà a fare freddo tutti questi ciclisti continueranno
a pedalare?
Complice il riscaldamento globale, il clima
impazzito, da settembre a oggi a Torino ci saranno stati più o meno 5 giorni di
pioggia, e le temperature sono decisamente più alte rispetto alla norma
stagionale, ieri a mezzogiorno c’erano 12° (!), vedo con piacere che di
ciclisti in giro ce ne sono tanti, sempre di più.
Segno che qualcosa sta cambiando, sarà anche
la crisi ed il prezzo della benzina, saranno tante cose, ma oggi, finalmente la
bicicletta inizia ad essere considerata un normale mezzo di trasporto.
Due cose non funzionano ancora.
Le amministrazioni pubbliche fanno tante
parole, ma nella realtà ben poco per aiutare seriamente l’uso della bicicletta,
e fino a che non vedremo i politici senza giacca e cravatta, sappiamo che loro,
la bici, non la usano.
I ciclisti, da parte loro, continuano a
considerare la bici un mezzo di locomozione “non serio” e continuano a non
usare le luci e a non comportarsi come dovrebbero.
Un ciclista senza luci dopo le 17 è totalmente
invisibile ad automobilista, la vostra vita vale un po’ di più di qualche
decina di euro spesa in lucette!
PS oltretutto il mondo oggi non è finito, il
che è una cosa positiva
giovedì, dicembre 13, 2012
Maserati Quattroporte
Stai pedalando sulla pista ciclabile del lungomare (a occhio direi della costa azzurra francese) e all’improvviso
trovi un coglione che ha parcheggiato la sua nuova Maserati Quattroporte a metà
tra la zona pedonale e la ciclabile.
La cosa più intelligente che puoi fare è
estrarre il tuo bel Kryptonite Mini dalla cintura e sfondare il finestrino
dell’auto in segno di disprezzo.
Istigazione e delinquere? non direi, la vera
istigazione a delinquere è il parcheggio da decerebrato.
Peggio ancora se si tratta di una foto
pubblicitaria per il lancio della “prestigiosa” nuova Maserati Quattroporte.
Ripensandoci meglio …
Se la foto ha come sfondo una zona
pedonale/ciclabile con tanto di bicicletta di passaggio è perché lo sanno anche
loro che una macchina bloccata nel traffico è una merda, fermo in tangenziale
nell’ora di punta anche il mezzo più figo dell’universo è stressante, molto meglio
un piacevole sfondo tranquillo e sereno, poco importa se non è il contesto
giusto, è l’unico modo per venderla.
lunedì, dicembre 10, 2012
Stoked On Fixed Bike Free Issue 11
E' da un bel po' che non scrivo di bici fighe, alleycat, eventi, etc.
Il fatto che io non scriva non vuol dire che non mi piacciano più, quindi oggi vi posto una bella rivista patinata che parla di bici e nell'ultimo numero ci sono anche servizi sui tutti gli eventoni dell'ultimo BFF milanese.
La cosa più bella è che è gratis e ve lo potete sfogliare comodi comodi sul vostro pc.
Enjoy.
domenica, dicembre 09, 2012
Asch Experiment
Perché tutti i fissati italiani usano bici da pista con ruote strette, quando una bici con geometrie più rilassate e ruote più larghe sarebbe più efficace in città?
Perché in Italia nessuno usa bici “da tedesco” per spostarsi in ambiente urbano?
E perché i tedeschi usano tutti bici “da tedesco” quando esistono soluzioni più leggere ed egualmente efficaci?
Ovvero, perché tutti noi in fondo tendiamo ad usare quello che usano tutti (o, in alternativa, quello che non usa nessuno, a prescindere, per il gusto di fare gli alternativi).
Asch spiega questo fenomeno con un interessante esperimento.
Ad un gruppo di persone vengono presentati 2 fogli, su uno c’è una linea sola, sul secondo 3, la domanda a cui devono rispondere i presenti è molto semplice: quale delle tre linee del secondo foglio è lunga esattamente come quella del primo?
C’è un trucco: nel gruppo tutti tranne uno sono complici e sono d’accordo per dare la risposta sbagliata.
Il risultato è che l’unico povero soggetto dell’esperimento, pur conoscendo la risposta giusta, nella maggior parte dei casi, indica la stessa linea sbagliata che hanno scelto tutti gli altri.
La necessità di uniformarsi al gruppo è più importante della verità.
Se la maggior parte delle persone che ci vivono intorno usa l’automobile è più difficile usare la bicicletta.
Se la maggior parte delle persone che ci vivono intorno usa un particolare tipo di bicicletta è difficile usarne uno diverso.
Se tutti quelli che usano la bici girano senza luci è più difficile addobbarsi stile albero di Natale.
E così via …
L’esperimento diventa ancora più divertente se nel gruppo dei complici si inserisce un buffa personaggio dotato di spessi occhiali modello fondo di bottiglia che dichiara di non vederci troppo bene, e che ovviamente, indica la linea della lunghezza corretta.
In questo caso il soggetto è ancora più portato a seguire il gruppo poiché, evidentemente, una persona del genere non è considerata in grado di dare la risposta giusta.
Quindi: pensate con la vostra testa!
martedì, dicembre 04, 2012
Tutto molto relativo
Ogni giorno vado al lavoro in bici.
Attualmente con temperatura di poco superiore
agli zero gradi, ho normali scarpe da ginnastica, jeans, maglietta tecnica e
giacca (guscio semitecnico The North Face); completano guanti pesanti e passamontagna.
Tutto calcolato sono vestito piuttosto poco,
ma quando arrivo in ufficio la maglietta è comunque bagnata di sudore.
Poi in ufficio mi metto un bel maglione
altrimenti ho freddo.
Se poi in pausa pranzo esco coi colleghi mi
tocca mettermi qualcosa di più pesante perché la giacchetta che uso al mattino
in bici è troppo leggera e si gela.
Morale, di tutta la giornata lavorativa, il
momento in cui sono vestito meno e ho più caldo è quando pedalo al mattino.
Il bello è che tutto il mondo, dai colleghi ai
vicini di casa, sono convinti che io prenda tantissimo freddo a andare al
lavoro in bicicletta e si domandano come io faccia; quando, il realtà è
esattamente il contrario.