mercoledì, aprile 27, 2011

Triple Rush Episodio 1





Ok, vi siete comprati la fissa da messenger e la usate senza freni come fanno i corrieri a NY, vi siete anche presi la sacca a tracolla sempre da messenger che fa molto figo, ma non avete la minima idea di cosa vuol dire pedalare per vivere nelle strade della grande mela.
Bene ora potete colmare le vostre lacune, con gli episodi del documentario Triple Rush, solo i primi 3 perchè la serie faceva pochi ascolti, che tristezza.
Quindi prendetevi 45 minuti di tranquillità e gustatevi lo spettacolo.
PS: non rompete il cazzo per chiedere se c'è la versione in italiano perchè non c'è, imparatevi l'inglese che è utile e vi servirà per chiacchierare coi colleghi ai prossimi campionati del mondi di bike messenger.

martedì, aprile 26, 2011

Portare un catenone


Se avete una bici coi tubi grossi, volete legarla ovunque e non solo agli smilzi pali dei cartelli stradali, preferite lucchettare telaio e ruota anteriore, la pesantissima catenona, è una valida soluzione.
Per non occupare tutta capienza della borsa, fa molto "New York Messenger" portarla legata in vita.
Da portare è comoda, ma diventa piuttosto rischiosa in caso di incidente, se la chiudete utilizzando il lucchetto in dotazione come nella foto; infatti, a meno di non trovare la chiave, diventa impossibile per le squadre di soccorso togliervela di dosso.
Molto meglio utilizzare per chiuderla un moschettone da alpinismo, così avete anche l'indubbio vantaggio di poter regolare con facilità la misura totale della catena in modo da adattarla al vostro fisico ed ai vestiti che portate (al contrario della catena che si vede in foto, con la Kryptonite NY chain non si riescono a bloccare col lucchetto in dotazione le maglie intermedie)

martedì, aprile 19, 2011

Private Alleycat Milano

Teaser *Private Alleycat* from FIRST FLOOR UNDER on Vimeo.

Ormai le alleycat si sprecano, se ne fanno forse fin troppe, MA ho l'impressione che se anche avete deciso di farne una sola quest'anno, dovete essere il 30 a Milano per la Private Alleycat.

lunedì, aprile 18, 2011

Fired!


Ho pensato molto se scrivere questo post oppure no.
In tutti questi anni di blog non ho mai scritto qualcosa veramente su di me, il blog parla di bici e basta e così deve restare, in questi anni ho avuto un sacco di casini, anche seri e non ne ho mai parlato, principalmente perchè se hai qualcuno in ospedale, il supporto dei lettori del blog non può farlo guarire prima; perchè angosciarvi con i miei problemi.
Ma oggi la situazione è un po' diversa e magari, forse, tra le migliaia di lettori c'è qualcuno che può darmi una mano, quindi perchè no?
Tre mesi fa ho l'azienda per cui lavoravo da circa 12 anni mi ha licenziato, per cessata mansione; con tutto il parlare di tutela dei lavoratori, scopri da un giorno all'altro che possono decidere che quello che fai lo si fa altrove e lasciarti a casa; una legge degli anni '60 li autorizza a farlo, più o meno; il mondo ti cade addosso, specie con bimbi piccoli da mantenere, scopri nel frattempo un sacco di cose, parli con avvocati, sindacati, fai code di ore a sportelli vari, ti incazzi, ma c'è talmente tanta roba da fare che non hai neppure tempo di pensare troppo.
Comunque dopo 3 mesi la situazione non è così male, alla fine tramite avvocati, sono riuscito a ottenere una congrua buona uscita e ho un sacco di tempo per andare in bici, giocare coi miei figli e ovviamente cercarmi una nuova occupazione.
Ho già fatto un paio di colloqui, ma sinceramente i lavori proposti facevano un po' cagare, purtroppo il settore in cui ho sempre lavorato, assistenza tecnica su strumentazione biomedicale, funziona, ma è piuttosto ristretto e non c'è molta richiesta su Torino.
Mi hanno consigliato di dire a tutti quelli che conosco che sto cercando lavoro, non si sa mai.
Quindi se qualcuno sta cercando un valente tecnico elettronico quarantenne, sportivo, ottimo inglese e francese, blogger con la passione della bici, la mia mail la conoscete.

giovedì, aprile 14, 2011

Gozzilla Party Torino


Giovedì 21 aprile a partire dalle 20:00 alle Cantine VB, via delle Rosine 1, Torino; party di presentazione delle scarpe DZR organizzato da Maximiglio e Promosport con tanto di trackstand contest ... TRACKSTAND CONTEST??? ma esistono ancora? e io che brucio i rossi per evitare il surplace :-)
Vabbè aspettatemi che dopo aver messo a nanna i pupi arrivo anch'io

mercoledì, aprile 13, 2011

Incontri torinesi


Due giorni fa il condomino pensionato del quinto piano, mi vede in bici e mi chiede perchè non ci sono i freni, rispondo che è una fissa e lui: "ah, come quelle da pista, e come va?"
Oggi passo velocemente dal mercato della zona a comprare una cosa al volo, entro nella via del mercato in bici, mi blocco davanti ad uno dei banchi di ortofrutta e il tipo sui 60 anni mi chiede che tipo di bici è, rimango un po' stranito, gli dico che è una fissa senza freni e lui: "quindi si frena con le gambe".
Evidentemente ormai TUTTI sanno cos'è una fissa e tutti la usano; respect alla tipa di circa 16 anni che oggi pomeriggio è passata tutta tranquilla su una conversione verde attraverso i giardini di corso Tazzoli, dimostrando che per girare in fissa non è necessario vestirsi e atteggiarsi "da fissato".

martedì, aprile 12, 2011

Come portare un U lock


Se usate la bici in città vi serve ovviamente un lucchetto, il sistema più semplice per trasportarlo è dentro la borsa, ma non sempre è pratico e/o comodo.
Lo svantaggio principale è che bisogna ravanare nella borsa ogni volta che ci si ferma, il vantaggio è che in caso di caduta difficilmente ci si potrà far male, come invece potrebbe accadere se portate ferraglia in vita.
Una delle soluzioni più comode per un U lock è un portalucchetto da cintura come quello della Fabric Horse, che ormai uso da un sacco di tempo.
Accoppiato ad un Kriptonite Mini è una delle soluzioni migliori: relativamente economico, piccolo, comodo e leggero, ti dimentichi di averlo addosso, è abbastanza sicuro; unica pecca: viste le ridotte dimensioni dell'arco a volte diventa problematico trovare il palo giusto.

venerdì, aprile 08, 2011

Sul casco


Recentemente mi capita spesso di vedere fissati in giro per Torino, solo oggi, però ne ho visto, finalmente, uno col casco!
Il casco in bici è una cosa estremamente utile, magari se ne stà li sulla vostra capoccia per degli anni senza fare nulla, ma un bel giorno può capitare che vi salvi la zucca, che, seppur vuota, una sola ne avete e converrebbe tenersela stretta e in un pezzo unico.
E' vero il casco a volte è un po' una palla, ma se ci fate l'abitudine e lo scegliete comodo, non vi accorgete neppure di averlo addosso.
Chiaramente costa un po', ma neppure troppo, e sono soldi ben spesi.
E ricordatevi che un casco rotto si butta e se ne compra uno nuovo, rompersi la testa è peggio.

lunedì, aprile 04, 2011

Bullitt Cargo Surfing

TCB BULLITT CARGO SURFING from Storts on Vimeo.


Ok, lo ammetto, è una stupidata, ma non potevo non postare un video che mette insieme surf/skate e bici da carico.

domenica, aprile 03, 2011

Fissa e Contropedale


A me in contropedale NON piace, non ci vedo particolari vantaggi rispetto ad un normale freno a pattino, anzi solo maggiori difficoltà di azionamento, ma se a qualcuno piace non ho nulla da dire; arrivo persino a comprendere ed accettare che qualche pivello, assolutamente digiuno di argomenti ciclistici, possa confondere il fisso col contropedale.
Quello che non capisco e mi fa incazzare e che qualcuno dica o scriva cosa tipo: "partire inizialmente con un mozzo posteriore a contropedale e successivamente, dopo aver maturato un certo tipo di esperienza, passare ad un mozzo fisso"
Che è un po' come dire: "vorrei imparare a fare snowboard, ma prima faccio un corso di sci, così imparo meglio"; e perchè?
L'unico vantaggio di imparare a fare snowboard sapendo già sciare (o viceversa) è che sai come è fatta la neve e come funziona una stazione sciistica, per il resto sono 2 cose completamente diverse, un po' come contropedale e fisso.
Un mozzo a contropedale è un mozzo con ruota libera, quindi potete smettere di pedalare senza difficoltà, con un particolare freno al suo interno che invece di usare delle leve sul manubrio si aziona facilmente dando un colpo di pedale all'indietro.
Un mozzo fisso è un sistema che lega solidamente la corona anteriore al pignone, non si può smettere di pedalare, l'azione richiesta per arrestare il movimento della ruota posteriore richiede forza e tecnica.
A parte che sono mozzi da bicicletta non hanno praticamente nulla in comune.
Quindi se volete una fissa fatevi una fissa, se invece preferite il contropedale, per favore non mettetelo su un telaio da pista, fatevi un bel "beach cruiser", che è nato per il "coaster brake".